In Russia il Wwf è diventato indesiderabile. Vietata ogni attività dell’ong ambientalista

Il Wwf accusato di aver operato contro gli interessi economici russi con la scusa del cambiamento climatico e della difesa della biodiversità

[22 Giugno 2023]

Il 21 giugno, il procuratore generale della Federazione Russa ha dichiarato «indesiderabile il World Wide Fund for Nature (Wwf), noto anche come World Wildlife Fund». Come spiega la stampa vicina al regime di Vladimir Putin, Mosca ha accusato il Wwf, una ONG internazionale che ha la sua sede centrale in Svizzera, di «Lavorare per conto degli Stati Uniti contro gli interessi economici e di sicurezza della Russia, specialmente nell’Artico». L’ufficio del procuratore generale ha affermato che «Il Wwf ha utilizzato le attività ambientali ed educative come copertura per l’attuazione di progetti che pongono minacce alla sicurezza nella sfera economica».

Essere dichiarati indesiderabili rappresenta la chiusura immediata di tutti gli uffici e le attività del Wwf in Russia e se non lo farà verrà multato e i suoi attivisti e volontari verranno arrestati. La prima organizzazione ad essere designata “ibdesiderabile” è stata nel 2’15 la National Endowment for Democracy (NED), finanziata dal Congresso degli Stati Uniti, nel 2015. Greenpeace Russia è stata dichiarata sgradita a maggio, dopo essere stata accusata di aver tramato per destabilizzare il governo di Vladimir Putin per sostituirlo «con mezzi anticostituzionali».

Il Panda Russo è stato così praticamente sciolto perché «Con il pretesto di preservare l’ambiente, il Wwf sta svolgendo attività volte a impedire l’attuazione delle politiche [della Russia] per lo sviluppo industriale e l’esplorazione delle risorse naturali nei territori artici, sviluppando e legittimando restrizioni che potrebbero servire come una base per trasferire la rotta del Mare del Nord nella zona economica esclusiva degli Stati Uniti».

E’, tragicamente, la stessa accusa che la destra europea e statunitense (ma  anche i regimi autoritari e le dittature di mezzo mondo)  rivolgono agli ambientalisti: quella di non voler permettere lo sviluppo economico della nazione con la “scusa” del cambiamento globale e della tutela della biodiversità e degli habitat, la Russia di Putin pone in particolare l’accento sul presunto ostacolo che le attività del Wwf rappresentano per «Le grandi imprese impegnate nel settore energetico, nell’industria petrolifera e del gas e anche nell’estrazione di giacimenti minerari e metalli preziosi». In particolare, l’Ufficio del procuratore generale della Federazione Russa  si è opposto «All’uso da parte del Wwf dei punteggi ESG (Environmental/Social/Governance) per valutare le società russe, che si basano esclusivamente su standard e criteri soggettivi sviluppati dal Wwf». Forse il Wwf Russia avrebbe dovuto utilizzare gli standar statali russi che hanno permesso di trasformare intere regioni in disastri ambientali, chimici e nucleari…

Il Wwf è stato anche accusato di aver «Fornito materiale e altro supporto a diverse ONG russe che sono state incluse nel registro degli agenti stranieri, come “Friends of the Baltic” e “Sakhalin Environmental Watch”».

Il ministero della giustizia russo aveva già dichiarato il Wwf “agente straniero” nel marzo di quest’anno e l’ONG ambientalista aveva risposto che «Il Wwf Russia è un’organizzazione ambientale apolitica nazionale russa con oltre 1.500.000 sostenitori in tutto il Paese. Riteniamo ingiustificata la decisione di inserire il Fondo nell’elenco organizzazioni-agenti stranieri e ne chiederemo il controllo giurisdizionale. Il Wwf Russia continuerà a proteggere le specie animali rare e a preservare la natura della Russia, adempiendo ai propri obblighi. La missione della Fondazione è preservare la diversità biologica in armonia tra uomo e natura». Ora questa missione non potrà essere attuata nella Federazione Russa, il più grande Paese del mondo.

Il Wwf ricorda che «Il Fund lavora a beneficio della natura russa dal 1994. L’organo di governo supremo del nostro Fund, il Consiglio, è composto da cittadini della Federazione Russa. Anche tutti i dipendenti del Fund sono cittadini russi». Fino a ieri, il Wwf Russia impiegava più di 130 specialisti per a protezione della natura, tra i quali molti ricercatori noti, a diversi dei quali la Federazione Russa aveva concesso onorificenze e riconoscimenti.

L’associazione ambientalista dichiarata indesiderabile ricorda ancora che «In 28 anni, il Fund ha realizzato più di 1.500 progetti sul campo. Con il sostegno del Wwf  Russia, sono stati creati e ampliati oltre 145 territori naturali federali e regionali appositamente protetti con una superficie totale di 72 milioni di ettari. I bisonti europei sono stati restituiti allo stato selvatico: oggi più di 1.800 animali di razza pura pascolano liberamente nelle foreste della parte europea della Russia. I primi leopardi sono stati rimessi in libertà nel Caucaso russo: insieme ai nostri partner è in corso di attuazione un programma per ripristinare la popolazione del leopardo persiano. E’ stata creata una rete di “pattuglie degli orsi” per preservare gli orsi polari e prevenire conflitti tra gli esseri umani e un raro predatore. Questo lavoro sarebbe stato impossibile senza il supporto fornito dai nostri sostenitori. Oggi ce ne sono più di 1.500.000 in tutta la Russia. Siamo profondamente grati a queste persone».

Ma tutto questo è stato cancellato e i progetti ambientali in corso curati dal Wwf o in Russia non si sa che fine faranno e i progressi fatti con lavori durati decenni rischiano di essere annullati.