Rogers: «Questo dimostra davvero la tenacia degli esseri viventi»

Incredibile scoperta: c’è vita sotto 3.700 metri di ghiaccio, in Antartide

Si ipotizza anche la presenza di pesci sotto la calotta glaciale, nel lago Vostok

[9 Luglio 2013]

Sepolto sotto il ghiaccio antartico da 15 milioni di anni il lago Vostok, il più grande e più profondo lago sub-glaciale della terra, è uno degli ambienti più estremi del nostro pianeta. Un team di scienziati russi nel 2012 ha trivellato la calotta glaciale per raggiungerlo,  con la speranza di trovare forme di vita nelle sue acque fredde, ma i russi potrebbero essere stati preceduti dagli americani. Infatti PlosOne pubblica la ricerca Subglacial Lake Vostok (Antarctica) Accretion Ice Contains a Diverse Set of Sequences from Aquatic, Marine and Sediment-Inhabiting Bacteria and Eukarya di un team del Department of biological sciences della Bowling Green State University dell’Ohio che spiegano  «Dei  quasi 400 laghi subglaciali che sono stati trovati in Antartide, almeno alcuni dei quali sono collegati da fiumi e torrenti subglaciali».

La calotta di ghiaccio di circa 4 km  che ricopre il lago  Vostok  si muove ad una velocità di 3 m all’anno, quindi l’acqua si congela nella parte “in uscita” del lago, permettendo di raccogliere dati con una rappresentazione lineare e temporale del  contenuto della superficie del lago.

Gli scienziati statunitensi dicono che «Presso il sito di trivellazione Vostok 5G ice core drill, sul lato opposto del lago (relativo al sito di ingresso del ghiacciaio), il ghiaccio meteorico è di 3.538 m di spessore, e il ghiaccio di accrescimento è più di 231 m di spessore. In quel luogo, il ghiacciaio è passato sopra una depressione nei pressi di una penisola/crinale, e poi sulla parte meridionale dea principale bacino lacustre. Ghiaccio che è “maturato” in prossimità della depressione ha concentrazioni relativamente alte di ioni, carbonio organico, biomassa e inclusioni minerali (definite  ” type I” – or type 1 – accretion ice)  Sopra la maggior parte del lago, l’accrescimento del ghiaccio contiene molto meno inclusioni minerali, oltre a minori concentrazioni di ioni, carbonio organico, e biomassa. Questo ghiaccio relativamente chiaro ghiaccio è conosciuto come “type II” (or type 2) accretion ice».

Diversi studi hanno descritto le componenti biotiche e abiotiche della carote di ghiaccio estratte dal lago di Vostok  e le concentrazioni medie di cellulari nel ghiaccio accrescimento variava da <1 a diverse centinaia di cellule per ml, i ricercatori spiegano che «Nella maggior parte degli studi, le più alte concentrazioni di cellule e più alte diversità di sequenza sono stati riportati nell’accumulo di ghiaccio all’interno o in prossimità della depressione nell’angolo sud-ovest del lago, in prossimità del punto di ingresso del ghiacciaio. Inoltre, noi ed altri abbiamo dimostrato che le concentrazioni di cellule totali e di cellule vitali erano più elevate nel ghiaccio in accrescimento che nel ghiaccio meteorico superiore. Negli stessi studi, abbiamo coltivato, sequenziato (regioni rDna) e identificato 18 batteri isolati unici e 31 funghi isolati unici dallo stesso  accrescimento del Vostok  in sezioni fondamentali del lago di ghiaccio. Tutti erano filogeneticamente più vicini alla specie acquatiche dei sedimenti lacustri/marini che a quelli degli ambienti freddi, polari e/o del mare profondo». La conclusione a cui è arrivata il team della Bowling Green State University  è che «L’elaborazione dei risultati suggerisce che gli organismi vivono e si riproducono nel lago Vostok».

I nuovi dati genetici  provengono da carote di ghiaccio estratte negli anni ’90 e suggeriscono che il lago Vostok ospiti una comunità di organismi, che potrebbe addirittura  comprendere anche dei pesci in grado di vivere in acque gelate, nere come la  pece e con una fortissima pressione esercitata dalla calotta glaciale che o lo sovrasta per quasi 4 km. L’acqua di questo ambiente alieno potrebbe anche contenere livelli estremamente elevati di ossigeno, il che la renderebbe tossica, per questi diversi ricercatori credono che il Vostok sia sterile, l’unico corpo idrico sulla Terra privo di vita.

Ma in due campioni Scott Rogers ed il suo team hanno trovato 3.507 sequenze di geni, delle quali 1.623 abbinate a sequenze di organismi conosciuti. Di queste sequenze il 94%  proviene  da batteri, ma il 6% da organismi più complessi, come i funghi, crostacei e molluschi. Ma c’è di più, alcuni dei batteri appartengono a specie che normalmente vivono all’interno di animali più grandi come i pesci. Una precedente ricerca  (Ecology of Subglacial Lake Vostok (Antarctica), Based on Metagenomic/Metatranscriptomic Analyses of Accretion Ice) dello stesso team, pubblicata a marzo su Biology, era arrivata a conclusioni simili e  tutto suggerisce che l’inarrivabile lago ghiacciato ospiti un  ricco ecosistema “alieno”.

«Abbiamo trovato molto di più complessità di quanto pensasse chiunque – evidenzia  Rogers – E questo dimostra davvero la tenacia della vita e come gli organismi possono sopravvivere in luoghi dove una ventina di anni fa pensavamo che nulla potesse sopravvivere».

Il problema è che il Dna potrebbe essere stato contaminato durante il processo di perforazione e potrebbe quindi non essere davvero rappresentativo del lago Vostok. Infatti, le vecchie carote di ghiaccio sono state estratte per  raccogliere dati sul clima del passato, non per trovare forme di vita, così le attrezzature di perforazione non erano state sterilizzate. Martin Sierget, dell’università di Bristol fa notare che «La contaminazione sarà sempre un problema con le carote del  Vostok, a meno che non si sia in grado di verificare i loro risultati in un altro sistema subglaciale, oppure praticando un altro foro. Il dibattito sul ghiaccio in accrescimento continuerà fino a quando non otterremo misure dirette e campioni di acqua e sedimenti del lago subglaciale, prelevati in condizioni sperimentali pulite»

In verità gli esperti che si occupano dei laghi sepolti sotto i ghiacci dell’Antartide non sono molto sorpresi. David Pearce, un microbiologo dell’università britannica della Northumbria che lavora ad un progetto di trivellazione del lago Ellsworth in Antartide, dice che questi dati sul Vostok «Si vanno ad aggiunge alla nostra comprensione delle potenzialità del sistema, ma non più di questo, e probabilmente non rappresenta un significativo passo in avanti».

Comunque, se tutto va bene, con le ricerche del team russo, dati più recenti da carote più “pulite” saranno disponibili a breve. Dopo essere stato spediti in Russia, questi campioni saranno analizzati nei prossimi mesi alla ricerca di segni di vita. Le prime voci che circolano sul progetto rivelano che nel lago Vostok, nonostante le condizioni estreme, ci sarebbe davvero vita. Quando le trivelle della spedizione russa hanno riportato l’acqua del lago gelata in superficie, quel ghiaccio conteneva una specie non identificata di batterio che sembra proprio venire dal lago più freddo ed oscuro del nostro pianeta.