Invocazione alla compassione: la filosofia spirituale buddista contro il commercio di uccelli canori in Vietnam
I monaci buddisti con Traffic contro il commercio illegale di avifauna e perché le foreste non diventino silenziose
[10 Giugno 2021]
In Vietnam le popolazioni di uccelli canori selvatici sono minacciate dal commercio illegale, ma una partnership unica tra Traffic e la Vietnam Central Buddhist Association (VCBA) è al lavoro per contrastare questo insostenibile commercio di avifauna puntando direttamente ai fedeli che frequentano i templi buddisti.
Sarah Ferguson, direttrice di Traffic Vietnam denuncia una situazione ormai così fuori controllo da essere diventata paradossale: «La domanda di uccelli canori come animali da compagnia o per la competizione ha raggiunto un livello tale che le foreste del Vietnam stanno diventando silenziose. Le persone sono sempre più abituate a vedere gli uccelli nelle gabbie che sugli alberi».
In un’indagine durata solo tre giorni, Traffic ha registrato 8.047 uccelli di 115 specie diverse in vendita nella capitale Hanoi e a Ho Chi Minh City e denuncia che «Il 90% di queste specie non riceve alcuna protezione dalla legislazione vietnamita, aprendo la strada a una potenziale crisi della conservazione».
Il nuovo rapporto “Calling for compassion: countering Vietnam’s songbird demand with Buddhist philosophy” di Traffic, ha rilevato che la maggior parte dei proprietari di uccelli li tiene in cattività esclusivamente come animali domestici, mentre l’altro 30% dei proprietari partecipa alle competizioni e al commercio di uccelli. La specie più popolare, il Bulbul dai mustacchi rossi (Pycnonotus jocosus), viene spesso utilizzata nelle gare di canto, mentre specie come il garrulo canoro (Garrulax canorus) sono più diffuse nelle gare di combattimento tra uccelli. Entrambe le specie sono elencate nella Lista Rossa Iucn e per il Bulbul dai mustacchi rossi è documentato un forte declino della popolazione.
Traffic spiega che «Le gare possono variare per dimensioni e ricompense; le competizioni più grandi che esibiscono circa 600 uccelli assegnano ricompense monetarie fino a decine di milioni di VND o altri premi come biciclette, TV, moto, gabbie per uccelli, trofei e certificati. I proprietari che partecipano alle competizioni preferiscono utilizzare uccelli selvatici poiché il loro canto è percepito come superiore a quello degli uccelli allevati in cattività». Secondo la Vietnam Birding Association, «La percentuale di uccelli maturi catturati in natura potrebbe essere ancora più alta perché è improbabile che il bulbul dai mustacchi rossi e il garrulo canoro si riproducano in cattività».
Il Vietnam comunista è un Paese prevalentemente buddista, dove i monaci sono molto rispettati e spesso attirano grandi folle. Dopo una precedente campagna sulla necessità di un cambiamento socio-comportamentale per combattere il consumo di corno di rinoceronte, Sarah Ferguson sapeva che «La virtù buddista della compassione verso tutti gli esseri senzienti fa della Central Buddhist Administration un’alleata naturale nel nostro lavoro per conservare gli uccelli canori selvatici».
In questa campagna di sensibilizzazione, Traffic è aiutata dal venerabile Thich Thanh Huan, abate della Pagoda di Phap Van, a motivare la comunità buddista a proteggere le specie vulnerabili scoraggiandola a mettere in gabbia gli uccelli canori. L’Abate si batte per la libertà degli uccelli. «Anche se non capiamo la loro lingua, il desiderio di libertà e il desiderio di vivere in pace è ciò a cui aspira tutta la vita. La gabbia, anche se è grande, bella e costosa, non sostituisce la vasta foresta con gli alberi verdi e lo spazio libero che è l’habitat naturale degli uccelli».
Dopo aver ascoltato regolarmente i discorsi sul dharma del Venerabile Thich Thanh Huan, il 60% degli allevatori di uccelli non voleva più acquistare uccelli canori perché vogliono ’evitare il karma negativo per aver tenuto prigionieri gli uccelli e in molti hanno detto che avrebbero consigliato agli altri di non collezionare uccelli canori perché fare cose buone aiuta a portare fortuna e ad avere fortuna.
Ma in Vietnam la cattura e il commercio di uccelli canori forniscono mezzi di sussistenza a molte persone e sono una tradizione profondamente radicata in tutto il Paese, dove infatti le gare per uccelli sembrano in aumento.
I messaggi per un cambiamento dei comportamenti lanciati da questo progetto sono rafforzati dalla saggezza e dalla portata della filosofia sociale e spirituale buddista. La VCBA, la più grande organizzazione buddista del Vietnam, sta organizzando più eventi per coinvolgere direttamente i fedeli e suggerisce attività alternative per i proprietari di uccelli canori, come visitare i parchi nazionali o le aree protette per osservare gli uccelli in natura. L’abate Thich Thanh Huan ha anche scritto un diario sulla cattura di uccelli canori, che la VCBA ha condiviso sui siti web di diverse pagode e club di proprietari di uccelli canori.
Traffic punta a rafforzare la sua partnership con la VCBA «Per migliorare i messaggi di cambiamento del comportamento e ridurre questo commercio insostenibile, per aiutare a riportare il canto degli uccelli selvatici nelle foreste del Paese».