Le orche residenti meridionali non mangiano abbastanza e rischiano l’estinzione
Sono in deficit energetico dal 2018: colpa del cambiamento climatico e del calo dei salmoni Chinook
[28 Giugno 2022]
Secondo lo studio “Requirements and availability of prey for northeastern pacific southern resident killer whales”, pubblicato su PLOS ONE da un team di ricercatori canadesi dell’università della British Columbia, di Raincoast Conservation Foundation e dell’Ocean Wise Research Institute, la popolazione di orche (Orcinus orca) residenti meridionali in via di estinzione non ha abbastanza da mangiare e non lo ha più dal 2018: «Gli animali hanno avuto un deficit energetico, in media durante la primavera, l’estate e l’autunno, per 6 degli ultimi 40 anni, il che significa che l’energia che ottengono dal cibo è inferiore a quella che spendono. 3 di questi 6 anni sono avvenuti negli anni più recenti dello studio, dal 2018 al 2020. La differenza media di energia è di 28.716 calorie, ovvero circa il 17% dell’energia giornaliera richiesta per un’orca adulta media».
La principale autrice dello studio, Fanny Couture dell’Institute for the Oceans and Fisheries dell’UBC (IOF) e dell’Ocean Wise Research Institute, spiega che «Con la popolazione residente meridionale a un livello così basso, c’è un senso di urgenza in questo tipo di ricerca. Sia le orche che il salmone Chinook, la principale preda della residente meridionale, sono specie importanti e iconiche per la costa occidentale del Canada. Studiare cosa sta succedendo alla popolazione può aiutare a offrire soluzioni, sia per le residenti meridionali che potenzialmente per altre popolazioni di orche in futuro».
Nell’ottobre 2021 la popolazione do orche residenti meridionali, che si nutre principalmente di salmone Chinook, contava 73 individui, rispetto alla popolazione residente settentrionale in aumento di circa 300 esemplari. Gli studi avevano già ipotizzato che la crescita della popolazione residente meridionale potrebbe essere ostacolata dalla mancanza di cibo .
I ricercatori hanno analizzato come i cambiamenti nell’abbondanza, nell’età e nella dimensione delle popolazioni di salmoni Chinook, coho e chum che le residenti meridionali predano nel Mare di Salish e sulla costa occidentale dell’isola di Vancouver hanno influenzato il consumo alimentare quotidiano delle orche, dal 1970 al 2020, per tre stagioni all’anno. Il modello utilizzato nello studio non includeva l’inverno, poiché non è chiaro dove si vadano le orche residenti meridionali durante questa stagione.
I ricercatori hanno utilizzato il calo stimato dell’abbondanza e delle dimensioni del salmone Chinook per dimostrare che una minore disponibilità di questi pesci ha probabilmente portato a deficit energetici nelle orche. Un altro autore dello studio, Villy Christensen che insegna all’IOF, sottolinea che «Gli anni in cui le residenti meridionali erano in deficit energetico sono anche anni in cui altri studi riportano un tasso di crescita della popolazione più basso e tassi di mortalità più elevati per le orche».
Ricerche precedenti hanno mostrato correlazioni tra l’abbondanza di salmone Chinook e il tasso di sopravvivenza e fertilità delle residenti meridionali e la Couture fa notare che «Il calo dell’abbondanza di salmone Chinook potrebbe essere attribuito a molti fattori, inclusi gli effetti del cambiamento climatico, una maggiore suscettibilità alle malattie e la predazione da parte di altri animali».
Il modello utilizzato nello studio prevedeva anche che le orche residenti meridionali avrebbero consumato più salmone chum rispetto a Chinook durante gli anni in cui i Chinook erano a livelli più bassi, dimostrando che gli animali potrebbero passare ad altre specie di salmone quando l’abbondanza delle loro prede primarie diminuisce.
L’autore senior, Carl Walters, professore emerito all’IOF, ricorda che «La pesca commerciale del salmone Chinook in Canada è stata ridotta alla fine degli anni ’90 in seguito alle osservazioni di un’abbondanza in calo. Quei cali sono continuati nonostante le forti riduzioni della pesca e un candidato molto probabile per causarli è il massiccio aumento dell’abbondanza di leoni marini di Steller dalla metà degli anni ’80; quei leoni marini ora consumano più pesce di tutta la pesca commerciale della British Columbia per tutte le specie, messe insieme».
Ma Christensen evidenzia che la terribile situazione di fame in cui si trovano le ultime orche residenti meridionali «Potrebbe richiedere una riduzione delle catture di salmoni Chinook più grandi, che sono predittori del fatto che le residenti meridionali siano a corto di energia. Questo potrebbe includere la promozione di tecniche di pesca che aumentino la sopravvivenza dei pesci più grandi».
La Couture conclude: «Altri fattori che potrebbero influenzare la disponibilità di prede per le residenti meridionali includono l’inquinamento acustico sottomarino delle barche che potrebbe influenzare il foraggiamento. Questa potrebbe essere un’area per la ricerca futura. I ricercatori potrebbero anche applicare il loro modello alla popolazione residente settentrionale per determinare se anche loro hanno un deficit energetico».