Le scimmiette pacifiste che cambiano linguaggio per evitare la “guerra” con un’altra specie
Il richiamo della specie più rara è diventa la "lingua franca" nei territori condivisi dai tamarini calvi e dalla mani rosse
[1 Giugno 2021]
Lo studio “Convergent character displacement in sympatric tamarin calls (Saguinus spp.)”, pubblicato recentemente su Behavioral Ecology and Sociobiology da un team di ricercatori guidato dall’Instituto Nacional de Pesquisas da Amazônia (INPA) ha scoperto che delle piccole scimmie usano “l’accento” di un’altra specie quando entrano nel suo territorio, sia per capirsi meglio l’un l’altra che per evitare potenziali conflitti.
Si tratta del primo studio a mostrare una convergenza asimmetrica dei richiami nei primati, «Il che significa – spiegano i ricercatori – che una specie sceglie di adottare i modelli di richiamo di un’altra specie per comunicare».
Uno degli autori dello studio, Jacob Dunn del Department of cognitive biology e del Behavioural ecology research group dell’Anglia Ruskin University (ARU), ha studiato il comportamento di 15 gruppi di tamarini calvi o pezzati (Saguinus bicolor) e di tamarini dalle mani rosse (Saguinus midas) nell’Amazzonia brasiliana. I tamarini dalle mani rosse, noti anche come tamarini di Mida, vivono in tutta la regione nord-orientale dell’Amazzonia sono una specie resistente che può adattarsi e sopravvivere vicino ai villaggi e ai margini della foresta. I tamarini calvi sono in grave pericolo di estinzione e hanno uno degli areali dei primati più piccoli al mondo, che si estende in gran parte nei dintorni di Manaus.
Nella fitta foresta amazzonica, i tamarini usano richiami acuti per avvisare gli altri primati della loro presenza e per scoraggiarli dall’avvicinarsi troppo. I tamarini dalle mani rosse hanno una maggiore flessibilità vocale, utilizzando sia richiami territoriali prolungati che cinguettii ai trilli per comunicare, mentre i tamarini calvi usano lunghi richiami simili a fischi. I ricercatori hanno scoperto che quando gruppi di tamarini dalle mani rosse entrano nel territorio condiviso con i tamarini calvi, i tamarini dalle rosse adottano i richiami prolungati utilizzati dai tamarini calvi.
I tamarini dalle mani rosse hanno una maggiore flessibilità vocale e usano i richiami più spesso dei tamarini calvi, e gli scienziati ritengono che «Potrebbero alterare i loro richiami per evitare dispute territoriali sulle risorse».
In un’intervista a The Guardian Dunn ha ipotizzato che i tamarini dalle mani rosse «Potrebbero aver bisogno di dire “tomahto” invece di “tomayto”: questo è il tipo di sfumatura nell’accento in modo che possano davvero capirsi. E così stanno in qualche modo giocando entro i limiti … possono rendere la chiamata più lunga o leggermente più alta o più bassa, o un po’ più dura o un po’ più tonale. Possono in qualche modo cambiare un po’ il rumore, ma essenzialmente stanno ancora dicendo le stesse “parole”».
La principale autrice dello studio, Tainara Sobroza, del Grupo de Pesquisa de Mamíferos Amazônicos dell’INPA e del Projeto Sauim-de-Coleira dell’Universidade Federal Do Amazonas, sottolinea che «Quando i gruppi di tamarini si spostano rapidamente nella foresta amazzonica matura, a volte può essere difficile distinguere le specie, ma durante la nostra ricerca siamo rimasti sorpresi nello scoprire che emettono anche gli stessi suoni nelle aree della foresta in cui convivono. Abbiamo scoperto che solo i tamarini dalle mani rosse cambiano i loro versi in quelli dei tamarini calvi e questo accade solo nei luoghi in cui si trovano insieme. Il motivo per cui i loro versi convergono in questo modo non è certo, ma è forse per aiutarli nell’identificazione quando si difende il territorio o si compete per le risorse».
Dunn, che lavora anche al Department of archaeology & anthropology dell’università di Cambridge, conclude: «Sappiamo da tempo che quando specie strettamente correlate si sovrappongono nelle loro aree geografiche, è probabile che vedremo modelli evolutivi interessanti. Un famoso esempio sono i fringuelli delle Galapagos, studiati da Darwin, i cui becchi si sono evoluti per specializzarsi su diversi alimenti delle isole per evitare la concorrenza. In alcuni casi, piuttosto che divergere per diventare più diverse l’una dall’altra, alcune specie strettamente correlate convergono per mostrare tratti simili. Il nostro studio è il primo a mostrare una convergenza asimmetrica dei richiami nei primati, con il richiamo di una specie che diventa la “lingua franca” nei territori condivisi. Poiché queste specie di tamarini si basano su risorse simili, è probabile che cambiare i loro “’accenti” in questo modo aiuti questi piccoli primati a identificarsi più facilmente in una fitta foresta e potenzialmente a evitare conflitti».