Mare: le 6 priorità per Joe Biden

Come la nuova amministrazione Usa può aiutare il nostro oceano

[21 Gennaio 2021]

Da quando il presidente eletto Biden è stato eletto lo scorso novembre, lui e il suo team hanno condiviso ciò che vogliono realizzare nei loro primi 100 giorni di governo. Non è un segreto che abbiano molto da fare, compresa la gestione della pandemia di Covid-19, l’organizzazione di un’efficace distribuzione di vaccini, la gestione delle relazioni internazionali, investire nell’equità razziale e nel tentativo di unificare un paese spaccato.

Nel mezzo di qualsiasi transizione politica, è facile che le questioni ambientali vengano messe da parte in nome di questioni più “urgenti”. Noi, insieme a molte altre ONG ambientali e singoli sostenitori, ci impegniamo a garantire che il nostro pianeta sia una priorità dal momento in cui Biden è entrato nello Studio Ovale.

Fortunatamente, la nuova Amministrazione ci ha dato segnali promettenti che l’azione ambientale è in cima alla sua lista di cose da fare. Ecco 6 cose a cui dare la priorità nelle prossime settimane e mesi:

Guidare il mondo per eliminare l’inquinamento da carbonio

Sotto l’amministrazione Trump, gli Stati Uniti si sono ritirati dall’accordo di Parigi, un patto internazionale rivoluzionario per affrontare la crisi climatica. Questa è stata una mossa pericolosa e devastante per il nostro oceano e per tutti noi. Gli effetti del cambiamento climatico sul nostro oceano sono già profondi e sappiamo che il tempo stringe per un’azione significativa che eviti alcuni dei peggiori impatti. Per fortuna, l’amministrazione Biden ha dichiarato di rientrare nell’accordo di Parigi come priorità del “1° Giorno” e siamo grati di avere un Presidente che mette il clima in prima linea. Inoltre, abbiamo grandi aspettative che l’amministrazione Biden guiderà attivamente il mondo per eliminare l’inquinamento da carbonio. Durante la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021 a novembre, incoraggiamo l’Amministrazione a sostenere le soluzioni climatiche basate sull’oceano, che sono spesso trascurate, e a rappresentare gli Stati Uniti come leader climatici globali.

Annullare le rottamazioni del NEPA

Nel 2020, l’amministrazione Trump ha annullato le regole che implementano il National Environmental Policy Act (NEPA), una legge ambientale fondamentale che richiede alle agenzie governative di tenere in considerazione le conseguenze ambientali quando analizzano le principali azioni federali e coinvolgono l’opinione pubblica nel prendere tali decisioni. Le rottamazioni hanno limitato le opportunità di contributo dell’opinione pubblica, hanno ridotto il numero di progetti che sarebbero stati sottoposti a una revisione ambientale e hanno accantonato  le considerazioni sui cambiamenti climatici durante lo sviluppo e l’attuazione dei progetti. L’amministrazione Biden deve rafforzare immediatamente il NEPA, ripristinando le osservazioni dell’opinione pubblica e delle comunità e richiedendo che i progetti federali siano valutati a fondo, compreso il loro impatto sul clima.

Ripristinare la Northern Bering Sea Climate Resilience Area

Nel 2016, in risposta alle richieste delle tribù e delle organizzazioni tribali del Mare di Bering settentrionale, il presidente Obama ha istituito la Northern Bering Sea Climate Resilience Area per dare alle tribù un ruolo significativo nella gestione dello Stretto di Bering e del Mare di Bering settentrionale e per proteggerne uno dei luoghi ambientalmente e culturalmente più significativi del nostro pianeta. L’amministrazione Trump ha prontamente annullato questo progresso revocando la designazione dell’area di resilienza, nonché altri regolamenti che impedivano la trivellazione offshore nell’Artico. L’amministrazione Biden dovrebbe rendere prioritario il ripristino della Northern Bering Sea Climate Resilience Area per garantire che le tribù della regione abbiano voce in capitolo nella gestione dell’ecosistema che hanno gestito per decine di migliaia di anni. Questo è particolarmente importante ora, perché l’Artico si sta riscaldando rapidamente e in quei mari le minacce derivanti dall’aumento dell’attività industriale come petrolio e gas, la navigazione e la pesca commerciale sono in aumento.

Ripristinare ed espandere le protezioni dell’habitat marino

Sotto l’amministrazione Obama, abbiamo fatto passi da gigante nella protezione del nostro oceano con l’estensione del Papahanaumokuakea Marine National Monument e la creazione del Northeast Canyons and Seamounts Marine National Monument, che è il primo monumento dell’Atlantico degli Stati Uniti. Il presidente Trump nel 2020 ha emesso un proclama per aprire il monumento atlantico alla pesca industriale, il che minerebbe gli obiettivi del monumento. Estendere le protezioni di un’habitat critico per la fauna selvatica a rischio può proteggere alcuni dei nostri ecosistemi marini più preziosi e, se progettato per questo, può anche contribuire alle soluzioni per i cambiamenti climatici.

Dare priorità alla scienza climatica in tutte le agenzie federali

L’amministrazione Trump ha reso le cose difficili alla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), sia proponendo milioni di dollari di tagli al budget Noaa, sia contraddicendo la scienza prodotta dall’Agenzia. Più recentemente, ha sostituito eminenti scienziati con climate change skeptics. Come una delle sue prime azioni come presidente, Biden dovrebbe far ricoprire questi ruoli di leadership della Noaa da persone che si dedicano all’utilizzo di soluzioni basate sulla scienza per agire sul clima e conservare e gestire i sistemi costieri e marini. Prima avremo persone concentrate sul clima in quei ruoli, prima potremo attuare politiche essenziali per proteggere le nostre comunità oceaniche e costiere dagli effetti del cambiamento climatico.

Prevenire nuove trivellazioni offshore di petrolio e gas

L’espansione della trivellazione offshore va contro ciò che vogliamo per il futuro del nostro Paese e per le future generazioni di americani. E l’indebolimento delle regole progettate per prevenire catastrofiche fuoriuscite di petrolio è pericoloso e miope. L’amministrazione Trump ha ripetutamente spinto per rischiose trivellazioni offshore di petrolio e gas, proponendo un programma nazionale che consentirebbe la trivellazione offshore praticamente al largo dell’intera costa degli Stati Uniti e ha indebolito le regole chiave progettate per migliorare la sicurezza delle trivellazioni offshore. Anche nei suoi giorni di declino, stava ancora spingendo per annullare le normative progettate per proteggere l’Oceano Artico. Ci aspettiamo che l’Amministrazione Biden riconosca gli effetti dannosi della trivellazione offshore, non aprendo nuove aree alla trivellazione e mantenendo importanti regole di sicurezza e gestione in atto.

 

Non vediamo l’ora di lavorare con l’Amministrazione Biden e il Congresso, aiutandoli a mantenere le loro promesse di proteggere il nostro oceano e le comunità costiere e il clima. Li spingeremo all’azione in ogni fase del percorso, insieme a attivi sostenitori dell’oceano come voi.

di Janis Searles Jones

CEO di Ocean Conservancy