Perché proteggere la natura? Il ruolo delle infrastrutture verdi
[2 Dicembre 2013]
Signore e signori, è un grande piacere essere qui in occasione della seconda Dinaric Arc Parks Conference. Permettetemi di iniziare riconoscendo l’importante contributo della Dinaric Arc Initiative allo sviluppo e all’attuazione della politica della natura nella regione. E’ notevole quanto siete riusciti a raggiungere nel corso degli ultimi 8 anni, e in particolare dopo l’evento “Big Win”, nel 2008, compresa l’istituzione di nuove aree protette e l’ampliamento di quelle esistenti. Potete essere molto fieri del vostro lavoro. Gli obiettivi impostati nell’iniziativa hanno chiaramente fornito un quadro efficace per aiutare a costruire il Dinaric Arc network delle le aree protette.
Quindi, probabilmente non ho bisogno di dirvi che la protezione della natura porta benefici a molti livelli: economico, sociale, culturale e personale. So che lo sapete come lo so io.
Ma cosa pensano persone – semplici cittadini che non sono scienziati o ambientalisti – sulla natura e le ragioni per cui dobbiamo proteggerla?
Nell’Unione europea effettuiamo periodicamente indagini per scoprire quello che pensa realmente la gente. Secondo l’ultima indagine Eurobarometro su questo tema, che è stata appena pubblicato il mese scorso:
· Nove cittadini Ue su dieci concordano che è importante arrestare la perdita della biodiversità perché il nostro benessere e la nostra qualità della vita dipendono dalla natura e dalla biodiversità.
· Più di otto cittadini dell’Ue su dieci convengono che è importante, perché la biodiversità è indispensabile per la produzione di beni come cibo, carburante e medicine.
· Tre quarti dei cittadini europei concordano sul fatto che la biodiversità è importante e che l’Europa sarebbe economicamente più povera a causa della perdita di biodiversità.
Così, sembra che l’importanza di unire natura e sviluppo locale sia abbastanza chiara alla maggior parte delle persone.
Nella UE, gli Stati membri sono insieme riusciti a proteggere un quinto del territorio dell’Ue nell’ambito della rete Natura 2000, che contiene gli ecosistemi ad elevata biodiversità. La rete comprende attualmente oltre 26.000 siti terrestri e marini, diventando così la più grande rete coordinata di aree di alto valore di biodiversità in tutto il mondo.
Questo network offre molto di più che una protezione per le specie e gli habitat. Conserva come beni innumerevoli altre specie pregiate e gli ecosistemi in buona salute. Come tale, svolge un ruolo importante nella salvaguardia del nostro capitale naturale vivente, dal quale dipendiamo tutti. Natura 2000 può creare significative opportunità di svago e turismo, e relativi posti di lavoro, contribuendo a garantire mezzi di sussistenza sostenibili per le persone che vivono dentro e intorno alle aree.
I benefici finanziari derivanti da Natura 2000 sono stimati nell’ordine di 200-300 miliardi di euro all’anno, mentre i costi legati alla gestione ed alla protezione di questa importante risorsa sono stimati a circa 5,8 miliardi di euro all’anno. Inoltre, i visitatori dei siti Natura 2000 generano benefici ricreativi per un importo compreso tra 5 e 9 miliardi di euro all’anno. Pertanto, investire in aree protette ha senso anche dal punto di vista economico.
Ma non dobbiamo dimenticare che la natura è ovunque, non solo nelle aree protette. Dobbiamo pensare a modi per incoraggiare gli investimenti anche nella biodiversità “ordinaria”. In questo modo, non solo potremo meglio preservare il nostro patrimonio naturale, ma saremo anche in grado di utilizzare la natura come una risposta alle altre sfide. Questa è l’idea alla base della strategia delle infrastrutture verdi che la Commissione europea ha adottato nel maggio di quest’anno.
Ci si può chiedere che cosa è esattamente un’infrastruttura verde. Un buon esempio potrebbe essere una sana pianura alluvionale non frammentata: mentre una diga fornisce solo la prevenzione delle inondazioni, una pianura alluvionale sana fornisce la filtrazione dell’acqua e la manutenzione delle acque potabili. Assorbe le sostanze inquinanti e migliora la qualità del nostro approvvigionamento di acqua dolce. Inoltre stocca il carbonio e fornisce habitat naturali interconnessi e tutto questo offrendo opportunità di svago. L’infrastruttura verde può anche aiutare gli altri settori ad adattarsi ai cambiamenti climatici, e contribuisce agli sforzi di mitigazione migliorando gli stock di carbonio ed i bilanci dei gas serra.
In aggiunta a tutto questo, le infrastrutture verdi portano anche importanti vantaggi economici, che possono essere visti sempre di più in tutta Europa. Queste soluzioni basate sulla natura sono spesso più convenienti, più resilienti e portano benefici a più lungo termine rispetto alle infrastrutture pesanti artificiali. Se riusciamo ad aumentare gli investimenti nelle infrastrutture verdi, allora possiamo stimolare l’innovazione ed indirizzare le opportunità di mercato, sbloccando una crescita più sostenibile e creando nuove opportunità di lavoro.
Già circa 4,4 milioni di posti di lavoro nell’Ue, e più di 400 miliardi di euro i fatturato annuo, dipendono direttamente dal mantenimento degli ecosistemi sani, una percentuale significativa delle quali è situata all’interno di Natura 2000.
E ‘chiaro che investire in natura – sia nelle aree protette o no – è un investimento sicuro e ancora di più dati gli attuali vincoli economici, quando abbiamo bisogno più che mai di investire i nostri soldi saggiamente.
Attraverso la Dinaric Arc Initiative, è possibile aiutare a preparare i Paesi partner a sviluppare ed espandere ulteriormente la rete Natura 2000 e promuovere e rafforzare il valore delle infrastrutture verdi offerte da questa parte d’Europa. Ciò contribuirà a costruire la resilienza nei vostri paesi e in tutta Europa. Vi incoraggio vivamente a continuare a perseguire questi obiettivi.
Sulla strada per l’adesione all’Ue, è possibile beneficiare delle opportunità di crescita e di posti di lavoro che possono provenire dagli sforzi dell’Europa per la nostra green economy e a dall’investire nell’efficienza delle risorse, così come dall’innovazione che è stimolata dagli elevati standard ambientali dell’Ue. Lavorando insieme per proteggere la natura come una risorsa preziosa comune, è possibile aumentare l’efficienza e l’impatto delle vostre azioni. Investire nel capitale naturale, soprattutto in paesi come i vostri, che hanno una ricca biodiversità, sosterrà molte opportunità per lo sviluppo sostenibile in futuro.
di Janez Potočnik, commissario europeo per l’Ambiente*
*Intervento alla Dinaric Arc Parks Conference – Montenegro, 2 dicembre 2013