Una ricerca nel Negev: «Sono senza paura, i più duri pipistrelli della natura»

I piccoli pipistrelli del deserto immuni al veleno degli scorpioni

[25 Febbraio 2015]

L’orecchione di Hemprich (Otonycteris hemprichii) è un piccolo pipistrello, lungo al massimo  13,5 centimetri e con orecchi di ben 4,2 cm, vive nelle aree deserti che vanno dal Marocco fino all’India occidentale. Questo chirottero della famiglia dei Vespertilionidi, che è l’unica specie del genere Otonycteris, in Israele è presente nel Negev, dove viene chiamato pipistrello del deserto dalle lunghe orecchie.

Che questo mammifero alato fosse particolarmente resistente lo si era capito, visto che in Pakistan riesce a sopravvivere fino a 2.400 metri di altezza e che tutto l’areale di oltre 20.000 km2 che occupa è spesso caratterizzato da condizioni proibitive, ma ora i ricercatori della Ben Gurion University (BGU) del Negev hanno fatto una scoperta sorprendente gli orecchioni di Hemprich per sopravvivere contano su prede che sono mortali per molti  altri animali e pericolose anche per l’uomo: mangiano  coleotteri e lepidotteri, ma sembrano prediligere gli scorpioni.

Quando gli scienziati israeliani si sono resi conto che i pipistrelli mangiavano questi aracnidi velenosi è venuta loro spontanea una domanda: «Come mai gli Otonycteris hemprichii non vengono punti?

Inizialmente il team della BGU pensava che i pipistrelli potessero aver imparato a prendere gli scorpioni per la coda, ma sno rimasti molto sorpresi quando, quasi subito,  hanno capito che in realtà gli orecchioni di Hemprich non si curavano affatto di scansare i contrattacchi velenosi delle loro pericolose prede e che mangiavano solo scorpioni vivi, spesso consumandoli tranquillamente appesi a testa in giù nei loro posatoi, senza scartare il pungiglione e la ghiandola velenifera. .

Inoltre, durante la ricerca sul campo Carmi Korine, del Department of Desert Ecology della BGU, si è resa conto che per predare gli scorpioni i pipistrelli non li attaccano da una certa angolazione che potrebbe permettere loro di schivare il pungiglione, anzi sembra proprio che vengano punti spesso dagli scorpioni. Questo ha portato gli scienziati a porsi altre due domande: se i pipistrelli fossero  immuni solo alla puntura di un tipo di scorpione e se si fossero specializzati in una varietà di aracnidi pungenti. Koine ha la risposta: «Abbiamo scoperto che non sono esigenti, sono generalisti, mangiano una vasta gamma di scorpioni, tra cui il più letale de i tutti in Israele: lo scorpione giallo. Li predano davvero allegramente».

Il team della Ben Gurion University del Negev non sa ancora perché pipistrelli così piccoli possano subire senza problemi ripetute punture velenose, ma sottolineano che la loro abitudine di mangiare scorpioni è solo uno dei modi che questi mammiferi volanti hanno sviluppato per sopravvivere in territori dove le condizioni sono durissime.

Secondo il team della BGU, «I piccoli pipistrelli del deserto israeliano sono senza paura e possono  benissimo essere definiti “i più duri pipistrelli della natura”».