L'area verrà sorvegliata dai satelliti
Pitcairn diventa la più grande area marina protetta del mondo (Video e Fotogallery)
Dall'ammutinamento del Bounty alla salvaguardia della natura
[19 Marzo 2015]
Pew Charitable Trusts e National Geographic Society si sono complimentate con il governo della Gran Bretagna che ha istituito la più grande riserva marina “non frazionata” del mondo intorno al remoto arcipelago delle Pitcairn, un territorio d’oltremare britannico nell’Oceano Pacifico meridionale.
L’area marina protetta si estende su 834.334 Km2 – quasi tre volte l’Italia e circa 3 volte e mezzo la superficie del Regno Unito – e ospita almeno 1.249 specie di mammiferi marini, uccelli marini e pesci, proteggendo così uno degli Habitat oceanici più incontaminati del pianeta. Pitcairn si trova a circa 689 chilometri da Mangareva nella Polinesia Francese e 1.920 km dall’isola di Pasqua, un territorio cileno.
Nel 2013, Pew, National Geographic ed il Pitcairn Island Council, l’organo elettivo che amministra l’arcipelago, avevano presentato la richiesta di creare una riserva marina per proteggere queste acque spettacolari. Ora Matt Rand, direttore del Global Ocean Legacy, un progetto della Pew e dei suoi partner che sostiene l’istituzione di grandi parchi marini del mondo, dice che «Con questa istituzione, il Regno Unito alza la barra per la tutela del nostro mare e stabilisce un nuovo standard che gli altri dovranno seguire. Il Regno Unito amministra oltre 6 milioni di chilometri quadrati di oceano: la quinta più grande area marina di qualsiasi Paese. Attraverso questa designazione, i cittadini britannici stanno svolgendo un ruolo fondamentale nel garantire la salute dei nostri mari. La Pitcairn Islands Marine Reserve costruirà un rifugio di mare intatto per proteggere e conservare la ricchezza della vita marina».
La Pitcairn Islands Marine Reserve comprende il 99% della zona economica esclusiva di Pitcairn, ed al suo interno sono vietate la pesca industriale e l’estrazione di petrolio, gas, e minerali, ma è consentita la pesca di sostentamento tradizionale degli isolani, la riserva inizia a 12 miglia nautiche da Pitcairn Island e si estende fino a 200 miglia marine dall’arcipelago composto da quattro isole: Pitcairn, Henderson, Eno, e Ducie. Solo Pitcairn è abitata. La maggior parte della sua minuscola popolazione di 50/60 abitanti discende degli ammutinati che si impadronirono della British Royal Navy HMS Bounty sul finire del XVIII secolo, un episodio diventato famoso grazie al film “Gli ammutinati del Bounty” del 1962 con Marlon Brando.
Secondo Enric Sala, National Geographic Explorer-in-Residence e a capo del progetto Pristine Seas project, con questa iniziativa «Il primo ministro Cameron proteggerà il vero bounty delle isole Pitcairn: la molteplicità della vita marina unica nei mari incontaminati circostanti. Una nostra prima esplorazione scientifica del territorio ha rivelato specie del tutto nuove e l’abbondanza di predatori come gli squali. E’ stato come un viaggio in un nuovo mondo pieno di tesori nascosti e sconosciuti, un mondo che ora sarà conservato per le generazioni a venire». Infatti, nel marzo 2012 un’indagine scientifica sull’ambiente marino Pitcairn, condotta dal progetto Pristine Seas di National Geographic in collaborazione con Pew, ha rivelato un ecosistema eccezionale che comprende il vegetale marino conosciuto che vive più in profondità: una specie di alghe coralline incrostanti trovata a 382 metri sotto il livello del mare. La riserva proteggerà il 40-Mile Reef, la barriera corallina più profonda e meglio sviluppata conosciuto al mondo. All’interno di queste acque si trovano complesse comunità di coralli duri e molli che ospitano centinaia di specie di pesci, tra cui due che non si trovano in nessun altro luogo sulla Terra: il pesce scoiattolo (Sargocentron diadema) e il pesce farfalla molti-spine (Hemitaurichthys multispinosus). La Pitcairn Islands Marine Reserve comprende almeno 69 montagne sottomarine e 327 secche, che sono habitat importanti per molti predatori, pesci e invertebrati e luoghi essenziali per l’alimentazione e la riproduzione. Inoltre, nell’arcipelago nidificano molte specie di uccelli, come il petrello di Henderson (Pterodroma atrata) in via di estinzione, la cui unica area di nidificazione conosciuta al mondo è Henderson Island.
In una dichiarazione il Pitcairn Island Council assicura: «Il popolo di Pitcairn è estremamente entusiasta della designazione della più grande riserva marina del mondo nelle nostre vaste e incontaminate acque delle Isole Pitcairn, comprese Ducie, Oeno, e isole Henderson. Siamo orgogliosi di aver sviluppato e portato avanti questo lavoro in collaborazione con Pew e National Geographic, per proteggere queste acque spettacolari che chiamiamo casa per le generazioni a venire».
L’istituzione della gigantesca Pitcairn Islands Marine Reserve fa parte di un crescente movimento internazionale per salvaguardare luoghi importanti in mare che, soprattutto negli ultimi 9 anni, ha portato alla protezione di più di 6,5 milioni di Km2. Nell’aprile 2010, il governo britannico ha istituito – nonostante l’ostilità di Mauritius che rivendica la sovranità su quelle sole e sul quel mare – la Chagos Marine Reserve nell’Oceano Indiano, che fino ad ora era la più grande Area marina protetta “continua” del mondo. Nel settembre 2014, il presidente Usa Barack Obama ha ampliato notevolmente il Pacific Remote Islands National Marine Monument, istituito dal precedente presidente George W. Bush nel Pacifico centro-meridionale. Nonostante questo, poco più dell’1% del mare del mondo è completamente protetto.
In concomitanza con l’istituzione della Pitcairn Islands Marine Reserve, la Bertarelli Foundation ha annunciato un impegno di cinque anni per sostenere la sorveglianza del mare protetto all’interno del Project Eyes on the Seas del Pew, utilizzando la Virtual Watch Room, un sistema di monitoraggio satellitare frutto di una collaborazione tra Pew e la Satellite Applications Catapult, attraverso il quale per le forze dell’ordine britanniche sarà possibile rilevare in tempo reale le attività di pesca illegale dall’altra parte del mondo. La sorveglianza e la repressione sarà assicurata anche da mezzi navali per i quali il governo britannico ha già assicurato la copertura in bilancio. Si tratta della prima volta che un governo istituisce una riserva marina con già a disposizione la tecnologia per la sorveglianza e di una zona protetta così vasta. Ernesto Bertarelli, patron della Bertarelli Foundation, ha detto che «Sono i progressi nella tecnologia di tracciamento a permetterci di monitorare il mare come mai prima e di fare riserve marine veramente attuabili; queste soluzioni, insieme all’impegno dei singoli governi, stanno portando cambiamenti nel modo in cui proteggiamo l’ambiente marino».