Uova esca con GPS per combattere il commercio illegale di tartarughe marine (VIDEO)

Tracciata la rotta dei bracconieri di uova di tartarughe marine in Costa Rica

[7 Ottobre 2020]

Lo studio “Using GPS enabled decoy turtle eggs to track illegal trade”, pubblicato su Current Biology da un team di ricercatori britannici del Durrell Institute of Conservation and Ecology (DICE) dell’università del Kent e del Centro de Rescate de Especies Marinas Amenazadas e di Paso Pacifico del Costa Rica ha certificato che funziona un nuovo e originale metodo per raccogliere prove sul commercio illegale di tartarughe marine inserendo finte uova di tartaruga  stampate in 3D e con un dispositivo GPS nei nidi vulnerabili alla raccolta illegale.

I ricercatori dell’ONG Paso Pacifico spiegano che «Su molte spiagge dell’America centrale, i bracconieri distruggono più del 90%  dei nidi di tartaruga marina per vendere le uova al commercio illegale di animali selvatici. Le uova vengono introdotte di contrabbando nelle città dove vengono consumate come prelibatezze nei ristoranti e nei bar. Questo crimine contro la fauna selvatica è devastante per le tartarughe marine in via di estinzione». I bracconieri di uova riescono facilmente ad aggirare i controlli delle autorità locali e si sa poco sui canali che usano per contrabbandare specie in via di estinzione.

Per tracciare le rotte del bracconaggio e contribuire a fermare il commercio illegale di animali selvatici, Paso Pacífico ha sviluppato InvestEGGator: un dispositivo di localizzazione GPS-GSM che imita l’aspetto e la sensazione tattile delle vere uova di tartaruga marina. Kim Williams-Guillén, il principale scienziato dell’ONG, ha sviluppato i prototipi iniziali con la sua stampante 3D e il suo software e l’esperta in effetti speciali Lauren Wilde si è unita agli ambientalisti per dipingere le uova stampate in modo che fossero quasi indistinguibili dalle vere uova di tartaruga marina.

Quelli di Paso Pacifico spiegano che «Quando vengono inseriti in veri nidi di tartarughe marine, gli InvestEGGator non possono essere scoperti dai bracconieri e forniscono in tempo reale le mappe delle rotte del contrabbando. Forti di queste informazioni, intendiamo collaborare con le autorità per smantellare il traffico di uova, sia a livello nazionale che internazionale».

Gli InvestEGGator  vengono attualmente utilizzati in diverse località dell’America centrale e Paso Pacific e i suoi partner stanno continuando a perfezionare il processo di progettazione e produzione in modo da poter rendere questa tecnologia disponibile per un utilizzo diffuso da parte di altre ONG, agenzie governative e ricercatori.

Il nuovo studio puntava proprio a scoprire le rotte commerciali delle uova di tartaruga di mare trafficate in Costa Rica e ha scoperto che è possibile rintracciare le uova scavate illegalmente dalle spiagge fino ad arrivare al consumatore finale, identificando un’intera catena commerciale lunga 137 chilometri. .

Lo studio sul campo del team condotto da Helen Pheasey, David Roberts e  Richard Griffiths del DICE. puntava proprio a testare l’efficacia delle uova esca InvestEGGator ideate e progettate grazie al finanziamento dell’ United States agency for international development (Usaid) Wildlife Crime Tech Challenge e ad assicurarsi che non danneggiassero gli embrioni di tartaruga in incubazione.

Le uova esca stampate in 3D sono state collocate in 101 nidi di tartaruga in 4 spiagge in Costa Rica e un quarto delle uova finte sono state prelevate illegalmente dai nidi, consentendo ai ricercatori di rintracciare le uova di cinque scavi illegali in due nidi di tartaruga verde e tre nidi di tartaruga bastarda olivacea, scoprendo che la maggior parte delle uova rubate è stata commerciata in un raggio di più di 137 chilometri.

La Pheasey conclude: «Sapere che un’elevata percentuale di uova rimane nell’area locale ci aiuta a indirizzare i nostri sforzi di conservazione. Ora possiamo concentrare i nostri sforzi sulla sensibilizzazione delle comunità locali e indirizzare le forze dell’ordine su questo problema locale. Significa anche che sappiamo dove sono i consumatori, il che ci aiuta a concentrare le campagne di riduzione della domanda. Sarebbe bello vedere più progetti di tartarughe marine utilizzare questi decoys sulle loro spiagge di nidificazione. Questi lavori potrebbero far luce sulle differenze nel commercio delle uova di tartaruga nei diversi Paesi».

Videogallery

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