Xylella: prevenire è meglio che eradicare gli ulivi. Domani #buonepraticheday
In campo le buone pratiche agricole per contrastare la diffusione della Xylella
[15 Aprile 2015]
Legambiente raccoglie il messaggio contenuto nella lettera inviata nei giorni scorsi dal ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina alle associazioni agricole ed ambientaliste sull’emergenza Xylella e lo invita ad «Inserire le fitopatie fra le cause per le quali poter dichiarare lo stato di calamità, considerata l’influenza già in corso dei cambiamenti climatici sull’agricoltura».
Gli ambientalisti ricordano al ministro che «L’agricoltura ha già iniziato a subire l’influenza dei cambiamenti climatici e gli agricoltori si ritroveranno a ridefinire le proprie strategie di produzione e gli investimenti in un contesto di crescente incertezza. Tra gli effetti dei cambiamenti climatici ci sono già: minore disponibilità idrica e maggior rischio di siccità e di ondate di calore; maggiori rischi di precipitazioni improvvise e concentrate; riduzione del periodo vegetativo delle colture e rese inferiori alle attuali; erosione dei suoli e perdita di biodiversità, nonché minor disponibilità di aree ottimali per la coltivazione. Eventi climatici estremi – come alluvioni e siccità – e la modifica degli habitat rendono le colture più vulnerabili a parassiti e funghi».
Secondo Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale del Cigno Verde, e Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, «Prevenire è meglio che eradicare! In questo momento serve un’azione tempestiva e sincronizzata finalizzata a ridurre al massimo la presenza delle larve dell’insetto vettore, cosiddetta sputacchina. Ecco perché, insieme ad altre associazioni, abbiamo promosso il #buonepraticheday, un’iniziativa finalizzata a rilanciare e ad anticipare le buone pratiche agricole, a partire dalla sarchiatura del terreno e dalle potature, per ottenere l’abbattimento della popolazione dell’insetto vettore giovane che in questo periodo si trova sulle erbe spontanee»
Il #buonepraticheday prevede due tipi di iniziative: 100 trattori X 100 Comuni. Tutte le aziende aderenti all’iniziativa dovranno dedicare una giornata lavorativa gratuita su tutte le aree private dei propri concittadini che non hanno i mezzi tecnici ed economici per ottemperare agli obblighi del piano di contenmimento del Co.Di.Ro; Sindaci in campo, per le aree pubbliche gli organizzatori chiedono ai Sindaci di rendersi protagonisti organizzando una giornata di operazioni di sfalcio delle erbe infestanti, coinvolgendo anche i cittadini e le aziende volontarie, munite di attrezzature proprie.