Crisi climatica e ambientale: «Solo fogli di via, multe e sorveglianza speciale contro chi chiede soluzioni»
"In difesa di" rifiuta l’idea che criminalizzazione, repressione e intimidazione siano le risposte giuste a un’ansia che monta
[9 Gennaio 2023]
Un gruppo di associazioni e ONG che fanno parte della rete “In difesa di” (Amnesty International Italia, A Sud, COSPE, Greenpeace Italia, Giuristi democratici, Terranuova, Un Ponte Per, Yaku) evidenziano che «Mentre il pianeta è sconvolto dalla crisi climatica e ambientale, dal crescere delle disuguaglianze e delle discriminazioni che ne conseguono, non sorprende che le nuove generazioni – su cui grava più di ogni altre il peso del disastro incombente – protestino oggi in forme sempre più eclatanti. La risposta a queste proteste si basa sull’applicazione di misure sempre più spesso intimidatorie e repressive».
“In difesa di” denuncia che «Dopo i fogli di via e le multe, comminati ad attivisti e attiviste, adesso si è arrivati anche alla sorveglianza speciale di un attivista di Ultima Generazione, Simone Ficicchia: proposta dalla Questura di Pavia, verrà discussa in Tribunale il prossimo 10 gennaio. Tale misura, disciplinata dal cosiddetto “codice antimafia” (Decreto Legislativo n.159 del 2011) contro chi rappresenta una minaccia per l’incolumità pubblica, è completamente ingiustificata ed è espressione della crescente criminalizzazione nei confronti dell’attivismo ambientale».
Le associazioni e ONG «Rifiutano l’idea che criminalizzazione, repressione e intimidazione siano le risposte giuste a un’ansia che monta. Chi continua a proporre in Italia come altrove soluzioni fasulle, come ad esempio nuove infrastrutture per importare e consumare sempre più combustibili fossili, ha tutto l’interesse a non affrontare davvero problemi sempre più urgenti e a zittire coloro che sollecitano soluzioni urgenti ed efficaci».