Del cambiamento climatico e delle possibili soluzioni se ne parla poco anche nei libri di biologia

Dal 1970 a oggi, la copertura del cambiamento climatico nei libri di testo universitari non ha tenuto il passo con il problema

[23 Dicembre 2022]

Secondo lo studio “Coverage of climate change in introductory biology textbooks, 1970–2019”, pubblicato su  PLoS ONE da Rabiya Arif Ansari e Jennifer Landin della North Carolina State University, «La copertura del cambiamento climatico nei libri di testo di biologia universitaria si è notevolmente ampliata durante gli anni ’90, ma i cambiamenti recenti sono stati minori e sottolineano gli impatti del cambiamento climatico piuttosto che concentrarsi sulle soluzioni».

Il cambiamento climatico è una minaccia enorme per la società umana e per gli ecosistemi del nostro pianeta, ma da un sondaggio Gallup del 2021 emerge che solo il 43% degli statunitensi lo vede come una seria minaccia durante la propria vita. Ansari e Landin sono convinte che i libri di testo scientifici possono servire come documenti storici che mostrano come il cambiamento climatico è stato insegnato nelle classi e, per confermarlo, hanno analizzato 57 libri di testo universitari di biologia per vedere come è cambiata la copertura del cambiamento climatico dal 1970 al 2019. La loro analisi ha dimostrato che «La copertura del cambiamento climatico si è continuamente ampliata, con il maggiore aumento che si è verificato negli anni ’90. Col passare del tempo, però, i passaggi dedicati al cambiamento climatico nei libri si sono ridotti, passando dal 15% all’ultimo 2,5% delle pagine. La copertura è passata anche da una descrizione dell’effetto serra a concentrarsi sugli effetti del cambiamento climatico, in particolare sullo spostamento degli ecosistemi in risposta al cambiamento climatico».

Lo studio ha anche dimostrato che «La percentuale del testo dedicata a soluzioni attuabili al cambiamento climatico ha raggiunto il picco negli anni ’90 con oltre il 15%, ma poi è diminuita negli ultimi decenni fino a solo il 3%». Quando le ricercatrici hanno esaminato le immagini dei libri universitari di biologia , hanno visto che i libri di testo presentavano solo grafici delle temperature globali e dei livelli di anidride carbonica prima del 2000. ,

Ansari e Landin evidenziano che «La quantità di copertura, il posizionamento all’interno del libro e la proporzione del testo dedicato alle soluzioni indicano che la copertura del cambiamento climatico nei libri di testo di biologia non ha tenuto il passo con la gravità o la portata del problema». Ed esortano autori, editori ed educatori ad affrontare l’argomento prima nei corsi di biologia e propongono che gli educatori «Accoppino intenzionalmente la copertura degli effetti del cambiamento climatico con le potenziali soluzioni», sperando che «Questi cambiamenti consentano agli studenti di interagire meglio con il tema del cambiamento climatico, poiché accettino e si adattino al riscaldamento globale».

Le autrici dello studio concludono: «Siamo rimaste scioccate dal fatto che i passaggi dei libri di testo che affrontano il cambiamento climatico siano rimasti così brevi, anche negli ultimi decenni, e che la copertura delle soluzioni sia in realtà diminuita. Le informazioni in questi libri di testo hanno istruito generazioni; il contenuto minimo sul cambiamento climatico riflette quanto poco sia stato valutato l’argomento».