Disastri interconnessi. E il legame comune è l’attività umana (VIDEO)
Come l’ondata di caldo nell’artico, il freddo estremo in Texas e la scomparsa del pesce spatola cinese sono legati fra loro
[9 Settembre 2021]
Come dimostrato dal 6th Assessment Report dell’IPCC, gli eventi estremi, come siccità, incendi e inondazioni, si stanno sempre più combinando tra loro, probabilmente come conseguenza dell’influenza umana. Ora il nuovo rapporto “Interconnected Disaster Risks” pubblicato dall’United Nations University Institute for Environment and Human Security (UNU-EHS) e che esamina 10 diversi disastri avvenuti nel 2020 e nel 2021, rileva che, «Anche se si sono verificati in luoghi molto diversi e inizialmente non sembrano avere molto in comune, sono, di fatto, interconnessi e l’attività umana è il filo conduttore».
All’UNU-EHS evidenziano che «Visto attraverso la lente dell’interconnessione, questo nuovo rapporto mostra in dettaglio come non solo i disastri climatici, ma i disastri causati dall’uomo in generale si basano sugli impatti del passato e aprono la strada a disastri futuri».
La frequenza di eventi meteorologici gravi, epidemie e disastri causati dall’uomo è in aumento a livello globale e sta diventando sempre più difficile tenere il passo con i cambiamenti e gli impatti corrispondenti. Nel 2020/2021, il mondo ha assistito a una serie di disastri da record, il rapporto ne esamina 10: I dieci disastri trattati nel rapporto sono: 1. Gli incendi in Amazzonia: alimentati dall’appetito globale; 2. Ondata di caldo artica: una spirale verso un disastro climatico; 3. Esplosione di Beirut: quando la comunità globale abbandona una nave; 4. Alluvioni del Vietnam centrale: quando essere preparati non basta più; 5. Estinzione del pesce spatola cinese: Il pesce che è sopravvissuto all’estinzione dei dinosauri ma non l’umanità; 6. Pandemia Covid-19: come una pandemia ci sta mostrando il valore della biodiversità; 7. Cyclone Amphan: quando un ciclone e una pandemia si combinano; 8. Infestazione di locuste del deserto: come i rischi gestibili sfuggono al controllo; 9. Sbiancamento della Grande Barriera Corallina: perdere più di una meraviglia naturale; 9. Ondata di freddo in Texas: una catastrofe evitabile? che stanno accadendo in questo momento sia quelli che accadranno in futuro.
La principale autrice del rapporto, la scienziata senior dell’UNU-EHS Zita Sebesvari, ricorda che «Quando le persone vedono i disastri nelle news, spesso sembrano lontani. Ma anche i disastri che si verificano a migliaia di chilometri di distanza sono spesso collegati tra loro e possono avere conseguenze per le persone che vivono in luoghi lontani».
Un esempio di questo sono la recente ondata di caldo nell’Artico e l’ondata di freddo in Texas. Nel 2020, l’Artico ha registrato la seconda temperatura dell’aria più alta e la seconda più bassa quantità di ghiaccio marino mai registrata. L’aumento della temperatura nell’Artico destabilizza il vortice polare, una massa rotante di aria fredda sopra il Polo Nord, consentendo all’aria più fredda di spostarsi verso sud nel Nord America. Quindi, i cambiamenti nella temperatura dell’Artico influenzano le località lontane dall’Artico e probabilmente hanno anche contribuito alle temperature sotto lo zero in Texas, uno Stato abituato al clima caldo tutto l’anno e dove, quando la rete elettrica si è letteralmente congelata, circa 4 milioni di persone sono rimaste senza elettricità e 210 sono morte.
I disastri si verificano spesso anche contemporaneamente e si aggravano a vicenda, come è successo con la pandemia di Covid-19 e con il ciclone Amphan nella regione di confine tra India e Bangladesh, un’area dove quasi il 50% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e dove la pandemia di Covid-19 e i successivi lockdown hanno lasciato molte persone senza reddito, compresi i lavoratori migranti che sono stati costretti a tornare nelle loro aree di origine e sono stati ospitati nei rifugi anti-ciclone durante la quarantena. Quando poi ciclone Amphan ha colpito la regione, molte persone, preoccupate per il distanziamento sociale, l’igiene e la privacy, hanno evitato di andare nei rifugi e hanno resistito alla tempesta in luoghi non sicuri. A sua volta, in seguito il super ciclone ha peggiorato le condizioni per poter rispondere alla pandemia, perché ha distrutto i centri sanitari e in alcune aree i casi di Covid-19 sono fortemente aumentati.
Il nuovo rapporto sottolinea che «Spesso, i disastri derivano dalle stesse cause profonde, il che significa che sono interconnessi dagli stessi fattori sottostanti che creano le condizioni per il verificarsi di questi disastri apparentemente non correlati» e identifica tre cause profonde che hanno avuto un ruolo determinante nella maggior parte degli eventi analizzati: emissioni di gas serra di origine antropica, insufficiente gestione del rischio di catastrofi e sottovalutazione dei costi e dei benefici ambientali nel processo decisionale. «Le emissioni di gas serra indotte dall’uomo sono state una delle ragioni per cui il Texas ha sperimentato le temperature gelide, ma contribuiscono anche alla formazione di supercicloni come Amphan, ad esempio, un disastro completamente diverso in una parte completamente diversa del mondo – fanno notare all’UNU-EHS – Ma i disastri non sono solo collegati tra loro, sono anche collegati a noi come individui. Il tasso record di deforestazione e di incendi in Amazzonia è in parte dovuto all’elevata domanda globale di carne: sono necessari terreni agricoli per coltivare la soia, che viene utilizzata come mangime per il pollame. Questo significa che alcune delle cause profonde dei disastri sono di fatto influenzate dalle azioni di persone lontane dal luogo in cui si verifica l’evento stesso».
Secondo un altro autore, Jack O’Connor, «Quello che possiamo imparare da questo rapporto è che i disastri che vediamo accadere in tutto il mondo sono molto più interconnessi di quanto possiamo immaginare e sono anche collegati al comportamento individuale. Le nostre azioni hanno conseguenze per tutti noi. Ma la buona notizia è che se i problemi sono collegati, lo sono anche le soluzioni».
E il rapporto mostra soluzioni sia a livello sociale che individuale e spiega come un’azione, come la riduzione delle nostre emissioni di gas serra, può influenzare molti diversi tipi di catastrofi: può prevenire un ulteriore aumento della frequenza e della gravità dei pericoli e proteggere la biodiversità e gli ecosistemi.