Fit for Future platform: i Paesi Ue devono adottare obiettivi nazionali di neutralità climatica
Austria e Wwf chiedevano un impegno più avanzato. Italia senza ancora obiettivi nazionali
[2 Gennaio 2023]
La Fit for Future platform (F4F), un gruppo di esperti di alto livello che aiuta la Commissione europea nel lavoro per semplificare le leggi dell’Ue e ridurre i relativi costi superflui, ha pubblicato le sue raccomandazioni per rendere le leggi dell’Ue più a prova di futuro ed efficaci. Tra queste raccomandazioni, l’organo consultivo, composto da Paesi dell’Ue e stakeholders, chiede agli Stati membri di «Fissare un obiettivo di neutralità climatica a livello nazionale per l’intera economia» e di rivedere il loro regolamento sulla governance. Il parere è stato adottato da quasi tutti gli Stati membri dell’Ue, dal Comitato delle regioni, dal Comitato economico e sociale europeo (CESE) e da una varietà di soggetti interessati quali piccole imprese, sindacati e organizzazioni dei consumatori.
Il Wwf European Office, che è stato un relatore del parere, accoglie con favore la raccomandazione e ricorda che «Ai sensi della legge sul clima dell’Ue, i paesi Ue devono raggiungere collettivamente la neutralità climatica (ovvero un equilibrio tra emissioni e assorbimenti da parte dei pozzi di assorbimento del carbonio) al più tardi entro il 2050. Ma le norme dell’UE non prescrivono un obiettivo netto zero per i singoli paesi, il che significa che alcuni Stati membri dovrebbero ridurre le emissioni più rapidamente per bilanciare le emissioni dei paesi Ue con i risultati peggiori. Un obiettivo nazionale di neutralità climatica per ciascun paese dell’Ue fornirebbe visibilità e pianificazione e consentirebbe alla Commissione europea di verificare se l’obiettivo collettivo di neutralità climatica è sulla buona strada».
Attualmente, 14 paesi dell’Ue (l’Italia non è tra questi e solo qualche giorno fa ha riaperto l’iter di approvazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici – Pnacc) hanno già adottato un obiettivo di neutralità climatica giuridicamente vincolante entro il 2050 o prima. L’Austria (che non ha ancora un obiettivo nazionale per la carbon neutrality ma lo sta preparando) ha espresso opinioni dissenzienti sul parere, perché voleva che si andasse ancora più avanti e ha chiesto a tutti i Paesi dell’Ue di raggiungere la neutralità climatica al più tardi entro il 2050. Il Wwf sostiene la posizione austriaca, ma la F4F ha optato per una formulazione diversa che ha consentito di riscuotere un consenso quasi unanime.
Inoltre, il parere ha ritenuto che il regolamento sulla governance dell’Unione dell’energia e dell’azione per il clima (il “regolamento sulla governance”) debba essere rivisto «Al termine dei negoziati del trilogo sul pacchetto Fit for 55». In particolare, questo atto legislativo richiede ai Paesi Ue di produrre un piano nazionale per l’energia e il clima (PNEC) decennale e una strategia di decarbonizzazione a lungo termine trentennale.