Giornata mondiale di azione per il clima e global strike: le iniziative di Legambiente e Wwf (VIDEO)

Il Cigno Verde presenta il suo PNRR. Rossella Muroni: i giovani sono da ringraziare per quel che fanno

[19 Marzo 2021]

Oggi, con  lo sciopero globale per il clima e la giornata mondiale di azione climatica, i ragazzi tornano a far sentire la propria voce al grido di transizione ecologica: now or never. Un appello raccolto anche da Legambiente che si mobilita in tutta Italia insieme ai Fridays For Future e ai suoi giovani volontari con iniziative digitali come “#UnmuteClimateChange – il primo sciopero fatto completamente in Dad” e presidi territoriali organizzati nel pieno rispetto delle misure anticovid come quelli in programma a Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Udine, Brescia, Bagheria, Pisa dove davanti al comune saranno organizzate delle performance artistiche, Firenze dove farà tappa la campagna Clean Cities, Ancona dove gli studenti attaccheranno striscioni con lo slogan “ChangeClimateChange – Eni Enemy of the Planet”. In Basilicata, si terrà invece lo Youth Climate Meeting, un incontro online che vedrà confrontarsi giovani attivisti da tutta la regione sul tema della decarbonizzazione e del volontariato e che vedrà la partecipazione del presidente di Legambiente Stefano Ciafani.

Partecipare a #UnmuteClimateChange – il primo sciopero fatto completamente in Dad.  è semplice: basta cambiare il proprio nome in “UnmuteClimateChange”, restare in muto per tutta la lezione, fare una foto allo schermo e condividerla poi su Instagram e Facebook taggando Legambiente e la propria associazione, con gli hashtag #NoMoreEmptyPromises #UnmuteClimateChange. Un gesto simbolico per denunciare l’immobilismo delle istituzioni ma anche per promuovere dei momenti di confronto e di partecipazione da parte di studenti e insegnanti sul tema dell’emergenza climatica.

Il Wwf YOUng,sostiene i ragazzi e le ragazze e partecipa alla manifestazione in presenza, che si terrà alle 15,00 in Piazza del Popolo a Roma, e a diverse iniziative dove, a seconda delle aree territoriali e alle relative norme di prevenzione Covid-19 è previsto che  nel corso della giornata, si alternino azioni fisiche (dove possibile e nel rispetto delle norme per la tutela della salute) e iniziative digitali con un ricco programma di interventi sui canali Fridays For Future Italia, sui quali sarà anche possibile seguire la diretta dalle piazze. E’ prevista infine un’azione online in tutta Italia: una videochiamata su Zoom con musica, discorsi e un enorme Social Bombing alle ore 18.30 .

I giovani del Wwf chiedono di rispettare gli Accordi di Parigi e limitare il riscaldamento globale a 1,5° C rispetto al periodo preindustriale e dicono che «Per farlo è necessario azzerare le emissioni di CO2 ben prima del 2050 ed accelerare il percorso di decarbonizzazione, investendo in energie 100% rinnovabili, nonché nel risparmio e nell’efficienza energetica».

Nell’aprile 2020, Wwf YOUng insieme aFridays For Future Italia ed altre associazioni, hanno lanciato la campagna “Ritorno al Futuro”, volta a spingere il governo italiano ad agire contro la crisi ambientale e mettere in pratica il principio di giustizia climatica,  raccogliendo una serie di proposte concrete, sostenute da esperti e scienziati, per intraprendere la Transizione Ecologica, inclusiva e di sistema, unica via per assicurare un futuro sostenibile e vivibile. I giovani del Wwf sottolineano che «La scienza parla chiaro: siamo di fronte a una crisi climatica senza precedenti e abbiamo un pugno di anni per invertire la rotta L’impatto del cambiamento climatico è ormai avvertito dalle comunità a livello globale e il nostro eccessivo sfruttamento delle risorse naturali sta spingendo la natura verso un terribile declino. Gli eventi catastrofici susseguitisi nel 2020 e agli inizi dell’anno corrente – dagli incendi in Australia, alle alluvioni, al gelo polare in Texas-ne sono la prova».

Rossella Muroni, capogruppo alla Camera di FacciamoEco, ha sottolineato: «I Fridays for Future tornano in piazza con un nuovo sciopero globale per difendere il clima. È particolarmente importante che lo facciano anche in questo momento, in cui tutti parlano di transizione ecologica, perché se davvero vogliamo realizzare questa trasformazione abbiamo bisogno ora di misure radicali e coerenti. Come, ad esempio, il taglio dei sussidi fossili e la decisione di investire i fondi pubblici, compresi quelli che arriveranno dall’Europa, sulle fonti rinnovabili. I giovani sono riusciti a riempire le piazze per l’ambiente. Per questo li ringrazio e mi auguro continuino a fare pressione per essere ascoltati dalla politica. Perché la transizione ecologica ha bisogno anche di partecipazione e le risorse con cui stiamo costruendo il futuro le prendiamo in prestito proprio dalle nuove generazioni».

In questa giornata di mobilitazione per il clima, Legambiente torna a chiedere a gran voce al Governo «Un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e un Piano Nazionale Integrato Energia e Clima più ambiziosi, in linea con gli obiettivi globali dell’Accordo di Parigi e con quelli europei di riduzione delle emissioni climalteranti.  Servono azioni concrete e riforme propedeutiche alla transizione ecologica per non sprecare le risorse europee».

In particolare, il Cigno Verde ritiene necessario partire da 5 riforme: «Semplificare e velocizzare l’iter autorizzativo dei progetti per la transizione ecologica, accrescere le competenze della pubblica amministrazione con nuove professionalità e un vasto programma di formazione, ridurre i conflitti territoriali con nuovi strumenti per la partecipazione dei cittadini e istituzioni locali a partire da una legge sul dibattito pubblico, potenziare i controlli pubblici del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, avviare una riforma fiscale che preveda il graduale abbandono dei sussidi alle fonti fossili».

Azioni e riforme che sono al centro del PNRR redatto da Legambiente (sintetizzate nel video che pubblichiamo), un Recovery Plan ambientalista centrato sulla lotta alla crisi climatica che riguarda trasversalmente le 23 priorità nazionali di intervento.

Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, conclude: «E’ ora di dare delle risposte concrete ai tanti giovani che protestano per il clima abbandonando le false promesse. Le risorse che l’Europa ha messo a disposizione con il Next Generation EU  rappresentano un’occasione importante per ridisegnare l’Italia al 2030 e renderla davvero un Paese innovativo, moderno e sostenibile dando alle future generazioni un futuro migliore ed equo. Il nostro auspicio è che il PNRR venga rafforzato in alcune sue parti prendendo come modello il piano da noi redatto frutto di un lavoro collettivo e presentato al premier Mario Draghi durante le consultazioni. Un piano che oltre a spiegare quali sono le opere prioritarie da realizzare, indica quali sono le riforme trasversali da mettere in campo per accelerare la transizione ecologica. Allo stesso tempo sarà importante rendere più ambiziosi gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima per fare in modo che anche l’Italia contribuisca a quel meno 55% di emissioni climalteranti che l’Europa si è imposta entro il 2030. E approvare una riforma fiscale che annulli entro pochi anni i 19 miliardi di euro di sussidi ambientalmente dannosi regalati ogni anno a carbone, gas e petrolio trasformandoli in incentivi per la riconversione di impianti e mezzi, partendo da agricoltura e autotrasporto. Senza dimenticare che è fondamentale scongiurare fake news e greenwashing e contrastare i nemici del clima, cioè quelle aziende e infrastrutture la cui attività contribuisce in maniera drammatica alla crisi climatica e all’inquinamento locale».

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