La grande maggioranza dei cittadini italiani ed europei a favore di vaccinazione e Green Pass

Gli italiani sono preoccupati per il cambiamento climatico e sono europeisti pro Next Generation

Per europei e italiani i fondi per la ripresa dovrebbero andare solo ai Paesi che rispettano lo Stato di diritto

[10 Settembre 2021]

Secondo il sondaggio Flash Eurobarometro ” State of the European Union”, condotto on line per il Parlamento europeo da Ipsos European Public Affairs dal 17 al 25 agosto 2021 con 26.459 intervistati di più di 15 anni, in tutti  27 Stati membri dell’Ue, rispondendo alla domanda su quali dovrebbero essere le priorità politiche del Parlamento europeo (scelta multipla), gli intervistati mettono al primo posto le azioni contro il cambiamento climatico, sostenute dal 43% dei cittadini europei. Ulteriori priorità (che corrispondono alle priorità del Parlamento per la ripresa post-pandemia) sono le misure per combattere la povertà e l’esclusione sociale (32%), il sostegno all’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro, nonché la lotta al terrorismo (entrambe al 31%). La salute pubblica, la migrazione e l’asilo sono in quarta posizione al 27% ciascuno.

Anche per gli italiani la lotta contro il cambiamento climatico dovrebbe essere in testa alla lista delle priorità dell’agenda politica del Parlamento europeo, con l’appoggio del 48% degli intervistati, seguita dalle misure a supporto dell’economia e per la creazione di posti di lavoro, 41%, quelle per combattere povertà ed esclusione sociale, 33%, e quindi migrazione e asilo, al 30%, e salute pubblica, 29%.

L’81% degli intervistati ha detto che «L’’Ue dovrebbe fornire fondi agli Stati membri solo a condizione che i rispettivi governi applichino lo Stato di diritto e i principi democratici». Una percentuale che sale addirittura all’84% in Italia, anche se i leader dei due partiti della destra sovranista in testa ai sondaggi elettorali (Fratelli d’Italia e Lega ex Nord) appoggiano dichiaratamente i regimi che europei e italiani chiedono di punire per le loro politiche illiberali. . L’Ue dovrebbe fornire fondi solo agli Stati membri che rispettano lo stato di diritto e i valori democratici.

Il  presidente del Parlamento europeo,  David Sassoli ha commentato: «Il Parlamento europeo è stato chiaro sul fatto che i fondi per la ripresa dell’Ue non dovrebbero andare a governi che non rispettano i valori democratici fondamentali o non difendono lo Stato di diritto. Questo sondaggio conferma che la stragrande maggioranza dei cittadini dell’Ue è d’accordo. Se indebolisci costantemente i valori dell’Ue, non dovresti aspettarti fondi dell’Ue».

Secondo il sondaggio, il 53% dei cittadini concorda pienamente sulla necessità di un controllo efficace su come vengano spesi i fondi del Next Generation EU, con un ulteriore 32% tendenzialmente d’accordo. Solo l’8% degli intervistati non condivide questa opinione. In Italia, la percentuale di chi è pienamente d’accordo su controllo efficace è ancora più alta. Il 59%, mentre cala al 27% per i tendenzialmente d’accordo, mentre quella di chi è contrario è del 6%. Questa è una posizione condivisa dal Parlamento europeo, che attualmente sta valutando i piani nazionali di ripresa con la Commissione per garantire che questi fondi siano utilizzati in linea con gli obiettivi di una società europea più verde, più digitale e resiliente.

Inoltre, l’opinione pubblica sostiene chiaramente la posizione assunta di recente dal Parlamento europeo nel dibattito sulla necessità di condizionalità, controllo e trasparenza nella gestione dei fondi per la ripresa.

I risultati dell’indagine mostrano un livello uniformemente elevato di sostegno a questa posizione in tutti gli Stati membri dell’UE con relativamente poche variazioni. Il rispetto dello Stato di diritto è una delle principali preoccupazioni del Parlamento europeo.

I cittadini Ue valutano positivamente le premesse del Recovery Plan da 800 miliardi di euro: il 60% degli europei e il 67% degli italiani ritengono che «I progetti sviluppati nell’ambito di Next Generation EU aiuteranno il loro Paese a superare il danno economico e sociale causato dalla pandemia di coronavirus». Inoltre, il 59% degli europei ed il 69% degli italiani afferma che il programma aiuterà il proprio Paese a prepararsi meglio alle sfide future. Il sondaggio mostra anche che il 53% dei cittadini europei e di quelli italiani ha un’immagine molto o abbastanza positiva dell’Ue, con, invece, rispettivamente il 19% ed il 21% che ne ha una abbastanza o molto negativa.

Però, i risultati del sondaggio suggeriscono preoccupazione in una serie di Paesi dell’Ue su come i governi nazionali utilizzeranno effettivamente questi fondi addizionali. Mentre in media il 45% dei cittadini Ue ha fiducia nei propri governi nazionali, il 41% degli intervistati esprime dubbi, mostrando differenze significative nei livelli di fiducia in tutta l’Ue. Una sfiducia che nell’Italia del governo Draghi di quasi unità nazionale cala al 37%, mentre il il 47% è fiducioso nella gestione dei fondi da parte del governo.

Tanto per fare un dispiacere alla Meloni e a Salvini (per i quali è pronto a votare quasi il 50%) Eurobarometro evidenzia anche un forte sostegno dell’opinione pubblica italiana ed europea alle politiche di vaccinazione messe in atto dagli Stati membri, anche grazie al ruolo chiave della Ue, valutato positivamente dal 64% degli europei e dal 69% degli italiani. Per quanto riguarda la sicurezza dei vaccini, il 72% degli europei e il 77% degli italiani sono completamente d’accordo o tendenzialmente d’accordo sul fatto che i benefici superino i potenziali rischi, mentre la stessa vaccinazione è considerata un “dovere civico” dal 67% degli europei e dal 76% degli italiani.

Percentuali molto simili a quelle per il Green Pass, indicato come il sistema più sicuro per viaggiare, rispettivamente dal 65% degli europei e dal 75% degli italiani.