Greenpeace: siccità e ondate di caldo aumentano il rischio di incendi

«Bisogna intervenire prima che diventi l’ennesima emergenza»

[18 Luglio 2022]

Secondo Greenpeace Italia, «La quarta ondata di calore che ha colpito il nostro Paese aumenta le condizioni che predispongono agli incendi in un periodo di siccità eccezionale».

A confermarlo è dichiara Luca Tonarelli, della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (SISEF) e direttore tecnico del Centro di addestramento antincendi boschivi della Regione Toscana: «I cambiamenti climatici contribuiscono al comportamento estremo degli incendi e quando le condizioni sono estreme, con incendi veloci e intensi, i sistemi di risposta attiva non sono più efficienti. Inoltre, le strategie attuali sono basate quasi esclusivamente sulla soppressione degli incendi, mentre agire anche sulle cause e creare consapevolezza su questo problema è fondamentale. Infatti è sempre più importante non trattare il tema incendi solo durante le emergenze, ma gestire il rischio in modo integrato (previsione, prevenzione e lotta) e trattare questo tema durante tutto l’anno, favorendo l’adozione di politiche forestali che dialoghino con il mondo dell’agricoltura, dell’urbanistica, delle aree protette».

Tonarelli è stato ospite del podcast di Greenpeace “GreenPizza”  proprio in una puntata dedicata all’emergenza incendi e diffusa oggi sulle principali piattaforme. Due anni fa Greenpeace Italia e SISEF avevano pubblicato il rapporto Un Paese che brucia. Cambiamenti climatici e incendi boschivi in Italia”, con l’obiettivo di spiegare il legame fra questi due fenomeni, e offrire scenari, raccomandazioni e proposte. Da allora purtroppo poco è cambiato per mitigare il rischio degli incendi in Italia.

Martina Borghi, campagna foreste di Greenpeace Italia, evidenzia che «Eventi meteorologici estremi causati dai cambiamenti climatici come la siccità e le trombe d’aria, che facilitano la diffusione degli incendi, sono sempre più frequenti e intensi», «Per non trovarci in una continua emergenza bisogna lavorare sulla prevenzione e scongiurare la catastrofe climatica riducendo le emissioni di gas serra. Le foreste sono nostre alleate perché assorbono e trattengono carbonio, svolgendo quindi un ruolo determinante nel mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. L’aumento delle temperature medie annuali, l’alterazione delle precipitazioni e il verificarsi di eventi meteorologici estremi (per intensità e frequenza) mettono però a rischio la loro funzionalità e salute, diminuendone la capacità di fornire servizi ecosistemici, ed esponendole ulteriormente a tempeste, siccità e incendi».