Guido Guidesi, o quel che potrebbe capitarci

Il nuovo assessore della Lombardia chiese di finanziare ricerche sul raffreddamento globale, ora gestirà i soldi del Next Generation Eu

[13 Gennaio 2021]

Mentre questa incredibile crisi di governo non dichiarata ma belligerante sembra avvitarsi in una spirale senza vie di uscita di bizze egocentriche, antipatie personali e avventurismo politico suicida, dalla Lombardia, dove crisi e rimpasto ci sono stati e dove è risorto dalle sue tristi vicende politico-giudiziarie il fantasma di Letizia Moratti – alla quale è stata data subito la carica di vicepresidente (tanto per parlare di non eletti come amano fare Lega, FI e FdI) – arriva l’esempio di quello che potrebbe toccarci fra non molto.

Se ha fatto scalpore che l’assessorato alla Famiglia sia stato affidato alla sceriffa leghista Alessandra Locatelli (ex ministra del governo Conte 1 per qualche mese) che ha costruito la sua carriera sulle battagli contro migranti e senza tetto e alle associazioni, anche cattoliche, che a Como li aiutano, la stessa che durante un blitz a favore di telecamere tolse di dosso una coperta a un clochard steso per terra al freddo, quella che chiese ai sindaci leghisti di togliere dai pubblici uffici la foto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella… la cosa più clamorosa è forse che il nuovo super-assessore della Lombardia allo Sviluppo economico, Recovery fund e ristori sia il leghista Guido Guidesi (già sottosegretario al ministero per i rapporti con il Parlamento nel governo Conte 1), un fan, come Donald Trump e un pugno di scienziati russi, della teoria del “raffreddamento climatico”.

Come ha spiegato al Manifesto Stefano Caserini, del direttivo di Italian climate network, Guidesi «come deputato è diventato famoso per aver proposto quello che è stato definito l’ordine del giorno più assurdo del XXI secolo del nostro Parlamento. Aveva proposto di valutare le cause dell’imminente raffreddamento globale legato alle variazioni delle macchie solari, una tematica fuori dalla storia. Aveva anche proposto di dirottare 25 milioni in ricerche sul raffreddamento globale».

Infatti nel 2016 Guidesi, insieme si deputati leghisti Pini, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busini, Caparini, Castiello, Fedriga, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Molteni, Pagano, Picchi, Rondini, Saltamartini e Simonetti, presentò un emendamento per togliere i 50 milioni di euro di contributo italiano alla prima capitalizzazione del Green Climate Fund, per finanziare con 25 milioni «lo svolgimento di ricerche dedicate alla valutazione del rischio di un raffreddamento globale in conseguenza dell’alterazione dei cicli delle macchie solari».

Non contenti, Guidesi, Pini, Giorgetti, Fedriga, Grimoldi, Molteni e Palese presentarono un ordine del giorno nel quale si chiedeva di impegnare il governo a «prevedere il finanziamento di studi e ricerche ulteriori, dedicati alla valutazione dell’impatto relativo di attività antropiche e fenomeni astronomici sui cambiamenti climatici in atto sulla Terra, che investighino soprattutto sull’ipotesi concernente il possibile, imminente, inizio di un periodo di raffreddamento globale indotto dal rallentamento delle attività solari, evidenziato dalle recenti anomalie emerse nell’osservazione del ciclo delle macchie che appaiono normalmente sulla superficie della stella intorno alla quale ruota il nostro pianeta».

Ecco, uno così, un negazionista climatico anti-europeista che voleva boicottare un’iniziativa climatica dell’Onu, gestirà i soldi del Next Generation Eu in arrivo (forse) dall’Europa che hanno come priorità la lotta al cambiamento climatico e la transizione energetica e la green economy, tutte cose essenziali per una Regione con uno dei più alti livelli di inquinamento atmosferico d’Europa.