Guterres: «I cambiamenti climatici stanno rendendo la Terra inabitabile» (VIDEO)
WMO: le risposte che diamo oggi al cambiamento climatico determineranno la vita delle generazioni future
[24 Marzo 2023]
Ieri si è celebrato il World Meteorological Day – la Giornata meteorologica mondiale . che ha coinciso con il 150esimo anniversario della International Meteorological Organization che ha preceduto la World meteorological organization (WMO) il cui segretario generale, Petteri Taalas, ha sottolineato che «La richiesta della nostra esperienza e della nostra scienza non è mai stata così alta. Negli ultimi 150 anni, i Servizi meteorologici e idrologici nazionali hanno raccolto e standardizzato i dati che sono alla base delle previsioni meteorologiche che ora diamo per scontate. La storia dello scambio di dati della WMO una storia di successo della cooperazione scientifica per salvare vite umane e mezzi di sussistenza. Il tempo, il clima e l’acqua non conoscono confini nazionali o politici. La necessità di cooperazione internazionale ha guidato il nostro lavoro dal 1873 e continuerà a farlo in futuro mentre ci battiamo per un mondo più resiliente alle condizioni meteorologiche estreme, clima, acqua e altri eventi ambientali».
L’International Meteorological Organization è stata fondata nel 1873 in un’epoca in cui l’inquinamento da attività industriali e antropiche era agli inizi è l’anniversario è anche un promemoria sul nostro clima che cambia. A causa dei gas serra, la temperatura media globale oggi è più alta di oltre 1,1° Celsius rispetto a 150 anni fa. Il nostro clima è più estremo, il nostro oceano è più caldo e più acido, il livello del mare è aumentato e i ghiacciai e il ghiaccio marino si stanno sciogliendo. Il tasso di cambiamento sta accelerando.
In occasione del World Meteorological Day il segretario generale dell’Onu, António Guterres ha ricordato ai leader mondiali e a tutti noi che «L’umanità deve affrontare una verità difficile: il cambiamento climatico sta rendendo il nostro pianeta inabitabile. Ogni anno di azione insufficiente per mantenere il riscaldamento globale al di sotto degli 1,5 gradi Celsius ci porta sempre più vicini all’orlo del precipizio, aumentando i rischi sistemici e riducendo la nostra capacità di recupero contro la catastrofe climatica. Mentre i Paesi sfrecciano oltre il limite di 1,5 gradi, il cambiamento climatico sta intensificando le ondate di caldo, la siccità, le inondazioni, gli incendi e le carestie, minacciando al contempo di sommergere i Paesi e le città più bassi sul livello del mare e di portare più specie all’estinzione».
Un quadro sinteticamente terribile e, mentre oggi all’Onu si conclude la UN Water Conference, Guterres ha aggiunto che «Il tema di quest’anno – The Future of Weather, Climate and Water Across Generations – ci obbliga tutti ad essere all’altezza delle nostre responsabilità e garantire che le generazioni future ereditino un domani migliore. Questo significa accelerare le azioni per limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi, attraverso misure potenziat di mitigazione e adattamento. Significa trasformare radicalmente i nostri sistemi energetici e di trasporto, rompere la nostra dipendenza dai combustibili fossili e abbracciare una giusta transizione verso l’energia rinnovabile. Significa che i Paesi sviluppati forniscono una rivoluzione nel supporto finanziario e tecnico ai Paesi in via di sviluppo mentre mitigano le emissioni, si adattano a un futuro rinnovabile, costruiscono la resilienza contro eventi meteorologici estremi e affrontano le perdite e i danni derivanti dal cambiamento climatico. E significa mantenere la promessa fatta durante la precedente Giornata meteorologica mondiale di garantire che i sistemi di allerta precoce contro i disastri climatici coprano ogni persona nel mondo. Trenta paesi sono stati ora individuati per un’attuazione accelerata quest’anno».
Guterres ha concluso: «Il 2023 deve essere un anno di trasformazione, non di ritocchi. E’ tempo di porre fine alla guerra implacabile e insensata alla natura e di fornire il futuro sostenibile di cui il nostro clima ha bisogno e che i nostri figli e nipoti meritano».
La buona notizia è che i rapidi progressi scientifici e tecnologici hanno notevolmente migliorato l’accuratezza delle previsioni meteorologiche e degli allarmi precoci salvavita. I big data vengono scambiati più liberamente tra una comunità più ampia che mai e ci sono nuovi strumenti tra cui l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale. Sono stati compiuti progressi significativi per monitorare, simulare e proiettare il clima globale a supporto del processo decisionale.
Inoltre, la WMO sta cercando di sviluppare la Global Greenhouse Gas Monitoring Infrastructure per sostenere l’attuazione dell’Accordo di Parigi e spiega che «Amplierebbe e consoliderebbe le attività di lunga data della WMO nel monitoraggio dei gas serra sotto gli auspici del Global Atmosphere Watch e dell’Integrated Global Greenhouse Gas Information System e coordinerebbe con i satelliti le misurazioni basate sulla superficie».
Taalas ha concluso: «I supercomputer e la tecnologia satellitare stanno aprendo nuovi orizzonti per previsioni meteorologiche e climatiche sempre più affidabili. Stiamo cercando di promuovere modelli climatici su scala chilometrica per simulare meglio la fisica delle nuvole, i futuri rischi di inondazioni e siccità e, ad esempio, la velocità di scioglimento dei ghiacciai antartici. C’è bisogno di un consorzio di Paesi con risorse informatiche ad alte prestazioni per rispondere a questa esigenza nel prossimo futuro. Il World Meteorological Congress, che prende le decisioni, concorderà le priorità strategiche nella sua sessione quadriennale di maggio per promuovere la nostra visione di un mondo più resiliente alle nuove condizioni meteorologiche, climatiche, idriche e ad altri eventi ambientali estremi».