I giovani alla Cop26: agire subito per proteggere il nostro futuro
Italia e Regno Unito, Unesco, Youth4Climate e Mock COP insieme per fornire alle generazioni future le conoscenze e le competenze necessarie per creare un mondo net-zero
[5 Novembre 2021]
La COP26 Unfccc fa seguito a diversi eventi e conferenze di giovani in tutto il mondo, tra le quali il Youth4Climate Summit di Milano a settembre e la16esima UN Conference of Youth (COY16) tenutasi a Glasgow la scorsa settimana. Oggi i giovani leader climatici si sono nuovamente riuniti a Glasgow con negoziatori, funzionari e ministri di tutto il mondo, facendo sentire la loro voce e chiedendo loro di intraprendere «L’azione necessaria per prevenire il catastrofico cambiamento climatico nelle nostre vite».
Durante gli eventi alla COP26 Unfccc si è discusso di come utilizzare le competenze dei giovani e s di come poter presentare le loro opinioni direttamente ai negoziatori e ai funzionari che lavorano per concordare un’azione globale sul cambiamento climatico.
La giornata è stata co-presieduta da YOUNGO, l’ Official Children’s and Youth constituency dell’Unfccc che si è aperta con la sessione “Unifying for Change: Global Youth voice at COP26” e YOUNGO ha anche presentato la dichiarazione COY16 Global Youth Position, che rappresenta le opinioni di oltre 40.000 giovani leader climatici di tutto il mondo. La dichiarazione presenta le loro priorità direttamente ai ministri, compresa l’azione per il finanziamento climatico, la mobilità e i trasporti, fino alla protezione della fauna selvatica.
Il presidente della COP26 Alok Sharma ha detto ai giovani attivisti: «Ovunque sia stato nel mondo, sono rimasto colpito dalla passione e dall’impegno dei giovani per l’azione climatica. Le voci dei giovani devono essere ascoltate e riflesse in questi negoziati qui alla COP. Le azioni e il controllo dei giovani sono fondamentali per mantenere in vita gli 1,5° e creare un futuro net zero. Sono anche consapevole della paura e dell’ansia che molti di loro provano per il futuro del pianeta, compresi i miei figli. Ecco perché dobbiamo agire in base alla COY16 Global Youth Position Statement di COY16 e al manifesto del Summit Youth4Climate di Milano».
Le leader di YOUNGO, Heeta Lakhani e Marie-Claire Graf hanno ricordato che «YOUNGO ha lavorato a stretto contatto con la Presidenza britannica e il Segretariato dell’Unfcc per co-progettare il Youth and Public Empowerment Day.Abbiamo profilato con successo le voci globali dei giovani attraverso il COY16 Global Youth Statement e abbiamo riunito quattro generazioni per condividere esempi di buone pratiche per raggiungere collettivamente la giustizia climatica.
A conclusione della giornata, il presidente della COP26, Alok Sharma e il ministro italiano della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani discutono con giovani e ministri il manifesto sviluppato da 400 giovani al Summit Youth4Climate: Driving Ambition tenutosi a Milano a settembre.
Il governo Regno Unito ha anche annunciato la sua bozza di strategia per la sostenibilità e il cambiamento climatico per dotare e responsabilizzare i giovani delle competenze di cui hanno bisogno per guidare il futuro dell’azione per il clima e spiega che «Questo comprende l’introduzione di un modello di curriculum di scienze primarie, per includere un’enfasi sulla natura e il riconoscimento delle specie, supportando gli alunni più giovani nello sviluppo delle capacità di conservazione». Anche i ministri dell’Istruzione di tutto il mondo si sono impegnati a fare lo stesso con Paesi come la Corea del Sud, l’Albania e la Sierra Leone che si sono impegnati a mettere il cambiamento climatico al centro dei loro programmi scolastici.
Italia e Regno Unito, in collaborazione con l’Unesco, Youth4Climate e Mock COP, hanno coordinato una nuova azione globale per fornire alle generazioni future le conoscenze e le competenze necessarie per creare un mondo net-zero e oltre 23 paesi hanno presentato importanti impegni nazionali di educazione climatica che vanno dalla decarbonizzazione del settore scolastico allo sviluppo delle risorse scolastiche.
Gaà il 2 novembre, intervenendo alla COP 26, in il ministro c Cingolani aveva annuinciatio che «Stiamo dando ai giovani la possibilità di passare dalla protesta alla proposta, fermo restando chiaramente il loro ruolo di pungolo e di sollecitazione. Ma quanto è accaduto alla Youth4Climate è stato importantissimo: gli attivisti hanno sperimentato un dialogo costante e sono nate grazie ad esso tante idee, alcune davvero molto interessanti. Per questo come Italia vogliamo rendere permanente il meccanismo della Y4C con un hub, una piattaforma, sulla quale potranno continuare a dialogare. Abbiamo anche preventivato un fondo di circa 4 milioni per realizzare l’evento che avrà cadenza annuale».
L’evento ha anche presentato la nuova dichiarazione “Learn for our planet: act for the climate” che impegna i Paesi a rivedere prima della COP27i progressi compiuti rispetto alle loro promesse.
Il Regno Unito ha anche annunciato una nuova borsa di ricerca di 85.000 sterline per l’Internal Displacement Monitoring Centre e per produrre migliori informazioni sui bisogni educativi dei bambini rifugiati e consentire una risposta internazionale più efficace. L’annuncio è stato dato da Helen Grant, inviata speciale per l’educazione delle ragazze, durante un evento al quale hanno partecipato il ministro dell’Istruzione della Sierra Leone David Sengeh, Education Cannot Wait e l’UNHCR.
Anche società civile, business leaders e ministri si sono riuniti in una sessione speciale per discutere su come tutte le parti della società debbano essere coinvolte nella necessaria azione ul cambiamento climatico. Questo evento ha coinciso con i negoziati sull’Action for Climate Empowerment, un punto dell’agenda dell’Unfccc per stabilire la direzione da dare all’educazione climatyica e l’empowerment pubblico e a facilitare il coordinamento tra i Paesi e gli attori non statali.
Secondo la presidenza britannica della COP, «Gli eventi di oggi hanno mostrato come i giovani leader climatici siano una forza inarrestabile, in grado di riunire giovani esperti di politica delle comunità in prima linea per presentare le loro pressanti priorità climatiche».