Il capo dell’Onu ai ministri delle Finanze: dare una leadership decisiva all’azione climatica
Coalition of Finance Ministers for Climate Action: «Le misure di ripresa devono essere progettate per allinearsi con gli obiettivi della politica climatica»
[13 Ottobre 2020]
Rivolgendosi con un messaggio video al quarto Ministerial Meeting of the Coalition of Finance Ministers for Climate Action – della quale fa parte anche l’Italia – riunita sotto la presidenza di Ignacio Briones, ministro delle finanze del Cile, e Matti Vanhanen, ministro delle finanze della Finlandia, a margine dei meeting annuali 2020 del Fondo Monetario Internazionale e del Gruppo della Banca Mondiale, il segretario generale dell’Onu António Guterres ha ricordato che «La pandemia di Covid-19 ha sconvolto vite ed economie in tutto il mondo. Eppure rappresenta anche un’importante opportunità. La crisi del Covid è una prova generale per un’emergenza ancora più grande, quella climatica, affrontata da tutte le nazioni. La vostra leadership è fondamentale per tracciare una ripresa che accelererà la decarbonizzazione dell’economia globale e costruirà un futuro più inclusivo e resiliente. I vostri recovery plan determineranno il corso dei prossimi 30 anni».
La Coalition of Finance Ministers for Climate Action, riunisce i responsabili delle politiche economiche e fiscali di oltre 50 Paesi per «guidare la risposta climatica globale e garantire una transizione giusta verso uno sviluppo resiliente e low-carbon».
Secondo Guterres il mondo ha bisogno della leadership di ministri e governi in 5 aree importanti: «Primo, dovete servire come modelli e sostenitori per una ripresa verde. I governi devono allineare i piani di recupero e stimolo post-Covid con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Questo significa investire in lavori verdi e dignitosi. Non salvare le industrie inquinanti. Porre fine ai sussidi ai combustibili fossili. E prendere in considerazione i rischi climatici in tutte le decisioni finanziarie e politiche. Sono incoraggiato dalle misure nel vostro Santiago Action Plan per incorporare gli obiettivi climatici, come il prezzo del carbonio e le sovvenzioni per le energie rinnovabili, nelle politiche macroeconomiche e nelle misure di ripresa. Ma serve di più. Le emissioni di gas serra devono diminuire drasticamente e in modo permanente. Il carbone non dovrebbe far parte di alcun piano di recupero. E, prima di fornire sostegno al salvataggio, i governi dovrebbero garantire impegni allineati con Parigi da parte dei settori ad alte emissioni, come la navigazione, l’aviazione e l’industria pesante».
Come secondo punto, Guterres ha esortato tutti i membri della Coalition of Finance Ministers for Climate Action a «impegnarsi a raggiungere la neutralità del carbon nutrality prima del 2050 e a presentare contributi nazIonali determinati (NDC) più ambiziosi prima della COP 26. Molti di voi, inclusi l’Unione Europea e il Cile, hanno annunciato o presentato NDC potenziati. Abbiamo bisogno che tutti voi, attraverso i vostri NDC e i piani Net Zero, inviate un segnale chiaro e inequivocabile ai mercati che la decarbonizzazione dell’economia globale è inevitabile. Terzo, i ministri delle finanze che collaborano con le banche centrali e le autorità di regolamentazione finanziaria devono garantire che ogni decisione finanziaria tenga conto dei rischi e delle opportunità climatiche. Questo include il miglioramento della qualità e della quantità delle informazioni finanziarie relative al clima, garantendo che il settore finanziario possa misurare e gestire i rischi finanziari legati al clima e la creazione di approcci e quadri per misurare l’allineamento dei portafogli con la transizione verso il net zero.
Quarto, la cooperazione e la solidarietà internazionali devono far parte della ripresa. Le misure di sostenibilità del debito saranno essenziali per riprendersi tutti insieme. Invito i creditori pubblici e privati a esplorare misure di sostenibilità del debito, oltre l’espansione e l’estensione dell’Iniziativa di sospensione del servizio del debito a beneficio dei Paesi che hanno un disperato bisogno di liquidità e sostegno, anche attraverso misure come il debito per gli scambi climatici».
Infine, Guterres ha ricordato ai ministri delle finanze, «in qualità di autorità finanziarie, possedete partecipazioni in istituzioni finanziarie per lo sviluppo nazionali, regionali e multilaterali e contribuite a definire la loro direzione strategica. Vi esorto a usare la vostra voce e il vostro potere di voto per garantire che, entro la COP 26, tutte le banche di sviluppo nazionali, regionali e multilaterali accettino di allineare le loro politiche, portafogli e pipeline con l’obiettivo di 1,5 gradi dell’accordo di Parigi. Questo significherà la fine delle nuove centrali a carbone e la graduale eliminazione degli investimenti sui combustibili fossili; obiettivi e traguardi di finanziamento per il clima più ambiziosi; maggiore sostegno all’adattamento e alla resilienza per i più vulnerabili; rapido aumento degli investimenti nelle energie rinnovabili».
Guterres ha concluso: «Il prossimo Finance in Common Summit fornirà l’opportunità di intraprendere azioni decisive per portare avanti questo programma. Abbiamo bisogno di una leadership veloce, progressiva e decisiva. Conto su questa coalizione per raccogliere la sfida».
Nella dichiarazione ministeriale congiunta finale, la Coalition of Finance Ministers for Climate Action ha riaffermato il suo impegno per l’attuazione dei Principi di Helsinki e, in questo quadro, ha discusso le politiche fiscali, economiche e finanziarie per affrontare il cambiamento climatico tra le sfide poste dalla pandemia Covd-19.
I ministri hanno accolto con favore i tre rapporti prodotti per la Coalizione con il supporto dei loro partner istituzionali, che forniscono analisi utili per supportare la progettazione delle politiche e l’integrazione del clima nelle politiche economiche: Ministries of Finance and Nationally Determined Contributions – Stepping Up for Climate Action; Long-Term Strategies for Climate Change: A Review of Country Cases; Better Recovery, Better World: Resetting Climate Action in the Aftermath of the COVID-19 Pandemic.
Dopo l’ultimo meeting ministeriale del dicembre 2019, la Coalizione ha lavorato in tutte le aree dei Principi di Helsinki. Dopo lo scoppio della crisi del Covid-19 e il passaggio a marzo agli incontri di lavoro virtuali, la Coalizione dice di aver intensificato i suoi sforzi in modo significativo: «E’ stata convocata una serie di riunioni a livello di Sherpa e si sono svolti workshop per aree di lavoro chiave riguardanti il bilancio verde, il prezzo del carbonio, la gestione delle finanze pubbliche, la divulgazione finanziaria, la preparazione finanziaria contro i disastri, le tassonomie verdi e la finanza mista. I ministri hanno approvato il primo Rapporto annuale che segna i passi compiuti durante il primo anno e mezzo della Coalizione».
Briones ha detto che la Coalizione ha anche rafforzato i suoi assetti di governance: «In qualità di copresidente della coalizione, sono incoraggiato nel vedere l’impegno e il livello di impegno di così tanti ministri delle finanze di tutto il mondo. Gli aspetti fiscali e finanziari del cambiamento climatico sono, senza dubbio, aree molto stimolanti e promettenti di discussione per i prossimi anni»
Vanhanen ha concluso: «La Coalizione ha dato un segnale forte per continuare la lotta al cambiamento climatico attraverso misure di politica economica. La crisi del Covid-19 non cambierà questa situazione e le misure di ripresa devono essere progettate per allinearsi con gli obiettivi della politica climatica. La Coalizione dei Ministri delle Finanze sosterrà i suoi membri per raggiungere questo obiettivo».