Il Po sta patendo la siccità più grave degli ultimi 30 anni
«Ora finalmente è arrivata una perturbazione, ma sono 60 i giorni senza pioggia significativa in molte aree del distretto»
[16 Febbraio 2022]
La situazione siccitosa nel distretto del fiume Po sta gradualmente migliorando, grazie alla prima importante perturbazione atlantica dall’inizio dell’anno, ma è ancora presto – anche perché le piogge si attendono di breve durata – per parlare di allerta rientrata. Anzi.
«Le anomalie sono decisamente marcate per molti indici – spiega il Segretario generale dell’Autorità distrettuale del Fiume Po, Meuccio Berselli – Ora finalmente è arrivata una perturbazione, ma sono 60 i giorni senza pioggia significativa in molte aree del distretto, le temperature massime sono state costantemente superiori i un Pio di gradi alla media ed i venti, che hanno sferzato la pianura, hanno ulteriormente asciugato i terreni, incidendo nel medio lungo periodo».
In altre parole, come osservano dall’Anbi, la crisi idrica manifestata fino ad oggi e l’aridità dei suoli, unite alle temperature decisamente sopra la media ed alla perdurante mancanza di precipitazioni sulle catene montuose (Alpi e Appennini), hanno generato criticità evidenti, che potrebbero comunque manifestarsi nel lungo periodo, incidendo soprattutto sugli equilibri degli habitat e dell’agricoltura.
Ad esempio in Piemonte (come reso noto dall’Ente Parco) si sono già registrate morie di pesci autoctoni, sottoposti a notevole stress di approvvigionamento dei flussi nelle zone umide ed anche numerose tipologie di piante mostrano evidenti segni di difficoltà.
«Questa condizione di “siccità idrologica invernale” è la più grave degli ultimi 30 anni, non solo sul fiume Po, ma anche sui tributari con scarti di portata ridotta anche del 50% – dettagliano dall’Associazione nazionale dei consorzi di bonifica – Considerando l’intero periodo dal 1° ottobre 2021 ad oggi, i valori cumulati medi d pioggia risultano nel complesso sempre inferiori alle attese climatiche, con uno scostamento di 100 millimetri, -25 % rispetto alla media delle precipitazioni 2001-2020, risultando il quarto anno più secco dal 1961, con precipitazioni simili a quelle dei mesi estivi».