Il Portogallo prolunga lo stato di emergenza incendi fino al 17 luglio
Il premier António Costa: gli incendi hanno sempre un’origine umana e sono aiutati da caldo e siccità estremi
[15 Luglio 2022]
Il governo socialista del Portogallo prolungherà, fino al 17 luglio lo stato di emergenza a causa degli incendi. La decisione è stata comunicata durante un briefing tenutosi a Lisbona tra il primo ministro António Costa, il presidente dell’Instituto Português do Mar e da Atmosfera (IPMA) e il ministro dell’amministrazione interna, José Luís Carneiro.
In un comunicato stampa il premier portoghese ha affermato che «Le previsioni meteorologiche indicano che oggi (ieri, ndr) avremo la giornata più grave dal punto di vista dell’aumento delle temperature, con un aumento del vento da levante e livelli bassi di umidità. Oggi è il giorno in cui abbiamo bisogno di più attenzione che mai per prevenire nuovi eventi e mercoledì è stata già una giornata molto dura, con oltre 200 episodi di incendi rurali. i prossimi giorni – e fino a domenica – saranno caratterizzati da temperature estreme e, di conseguenza, ad alto rischio di incendio, ed è vietato accendere fuochi o utilizzare macchinari in un contesto forestale».
Infatti, ieri in Portogallo sono stati toccati 45 gradi di temperatira, il massimo di un’ondata di caldo che ha provocato decine di grandi incendi in tutto il Paese. Da diversi giorni migliaia di vigili del fuoco sono impegnati a combattere incendi da nord a sud del Portogallo, che hanno spinto il governo di Lisbona a chiedere l’attivazione del Meccanismo di protezione civile dell’Ue, nell’ambito del quale sono arrivati anche due Canadair italiani, che il 13 luglio, sono intervenuti nell’incendio della zona boschiva intorno a Palmela, pochi chilometri a sud di Lisbona.
Costa ha anche sottolineato che «Ora più che mai ogni cittadino deve essere estremamente attento a evitare che, per negligenza, si generi un incendio. La maggior parte degli incendi si verificano molto vicino ai paesi, cioè molto vicino a dove si trovano gli esseri umani».
Costa ha avvertito che «La gravità della situazione non finirà la prossima settimana. Possiamo anche smettere di essere in stato di emergenza, ma non possiamo passare allo stato di incuria. Continueremo a registrare temperature molto elevate la prossima settimana. L’accumulo di questo periodo critico, in primis dal punto di vista climatico, aumentando la siccità e riducendo l’umidità a livello del suolo, ha conseguenze sul rischio di incendio».
Il presidente del Consiglio portoghese ha anche evidenziato «Il lavoro dei vigili del fuoco e di altri agenti che sono sul campo e tra i quali è già presente una fatica accumulata»
In occasione della visita dell’Unidade de Emergência da Proteção e Socorro a Coimbra per verificare sul campo quali siano i mezzi e le risorse per prevenire e combattere gli incendi rurali, Costa ha anche detto che «Il Paese è più preparato a combattere gli incendi, ma ciò non diminuisce la responsabilità di ciascuno di evitare comportamenti rischiosi che potrebbero causare incendi. Il Paese può avere tutti i mezzi del mondo, ora, con queste condizioni atmosferiche, con temperature estreme, con un anno di estrema siccità, con combustibile voluminoso e ottime condizioni per bruciare, ogni incuria innesca subito un grande incendio. Sebbene oggi abbiamo una struttura più robusta e più risorse aeree, questo non impedisce gli incendi: questi sono i mezzi per combattere gli incendi. Gli incendi si verificano solo se una mano umana, volontariamente o per distrazione, li ha provocati. Tutti i cittadini devono fare un lavoro fondamentale per prevenire gli incendi».