Il restringimento del lago Abert che diventa troppo salato anche per l’Artemia salina

Scompare l’avifauna che lo frequentava. Colpa del riscaldamento globale e dei prelievi idrici

[31 Gennaio 2023]

Ogni anno, decine di migliaia di uccelli affollano il Lake Abert mentre violano dalle aree del Great Basin verso la Pacific flyway, una rotta migratoria che si estende dall’Alaska e dal Canada, attraverso la California, fino al Messico e al Sud America. Il lago poco profondo e salato nel sud dell’Oregon ha rappresentato per lungo tempo una specie di ben rifornito buffet nel quale l’avifauna poteva rimpinzarsi a volontà, ma negli ultimi anni questa fonte di cibo è sempre più minacciata dalla rapida ritirata delle acque del lago Abert.

Come spiegano al NASA Earth Observatory, «In circostanze normali, l’acqua del lago è troppo salata per i pesci. Al contrario, sostiene grandi quantità di mosche alcaline e minuscoli crostacei chiamati Artemia salina, che hanno a lungo fornito un banchetto per diverse specie di uccelli migratori. Ma gli ultimi decenni sono stati tutt’altro che normali per Lake Abert. Il lago si è per lo più prosciugato nel 2014, 2015, 2021 e 2022 a causa dei prelievi idrici e del clima secco, che hanno causato un aumento della salinità dell’acqua rimanente del lago che è diventata a volte troppo elevata anche per l’Artemia salina e le mosche».

Per capire meglio il motivo per cui il Lake Abert si sta prosciugando, lo studio “Intensified Warming and Aridity Accelerate Terminal Lake Desiccation in the Great Basin of the Western United States”, pubblicato su Earth and Space Science da un team di ricercatori guidato da Dorothy Hall  dall’università del Maryland e del Goddard Space Flight Center della NASA,  ha analizzato 20 anni di dati ambientali raccolti dal satellite Terra, scoprendo che «Tra il 2001 e il 2021, meno giorni di copertura nevosa e temperature superficiali più elevate hanno portato a una maggiore evaporazione sul lago Abert».

La Hall spiega che «Il lago Abert è in gran parte alimentato dallo scioglimento della neve che proviene dalle montagne a ovest del lago. “Quello che stiamo vedendo nel Lake Abert è preoccupante ed è coerente con quello che ci si aspetterebbe da questa regione a causa del riscaldamento climatico».

Uno degli autori dello studio, Ron Larson, un biologo in pensione del Fish and Wildlife Service Usa e ora un attiviosta della Oregon Lakes Association. Sottolinea che «Non si era visto il lago Abert così in basso dal Dust Bowl. Negli ultimi due anni c’è stato poco o nessun afflusso dal fiume Chewaucan, all’estremità sud del lago».

Per monitorare i livelli dell’acqua e calcolare il livello e il volume del lago, i ricercatori hanno utilizzato un indicatore sulla sponda orientale, ma nel  2019 i livelli dell’acqua sono scesi al di sotto del livello più basso dell’indicatore. Per colmare il gap negli ultimi anni, alcuni ricercatori si sono basati sulle osservazioni satellitari Landsat dell’estensione dell’area del lago, per fornire stime del volume d’acqua rimanente. Le foto  scattate il 18 ottobre 2022 dall’Operational Land Imager (OLI) su Landsat 8, confrontate con quelle scattate  da Landsat 7 nell’ottobre 2002 dimostrano drammaticamente quanto i livelli del lago fossero più alti 20 anni fa.

Al NASA Earth Observatory spiegano ancora: «La maggior parte dell’acqua ancora presente nel lago nell’ottobre 2022 è probabilmente filtrata da un gruppo di sorgenti alla base delle rocce che compongono l’Abert Rim, una lunga scarpata di faglia appena ad est del lago. Man mano che il volume d’acqua immagazzinato nel lago diminuiva, l’acqua diventava più salata e più ospitale per le fioriture di alcuni tipi di archaea amanti del sale, microbi simili a batteri che colorano l’acqua di rosso». Un’altra foto scattata da Larson il 10 ottobre 2014 mostra l’acqua rossa nel lago riarso.

Prima che l’acqua scendesse sotto il livello minimo dell’indicatore, le misurazioni indicavano che il livello dell’acqua del lago era sceso di circa 5 metri. La poca acqua rimasta è profonda tra i 30 e i 60 centimetri  e i campioni d’acqua raccolti da Larson mostrano che «A partire dal 2020, la salinità dell’acqua è salita oltre i 250 grammi per litro (oltre il 25%), oltre 10 volte superiore alla salinità nei primi anni 2000. L’Artemia salina e le mosche alcaline del lago Abert preferiscono salinità da 30 a 80 grammi per litro e faticano a sopravvivere una volta che la salinità supera i 200 grammi per litro».

Senza più cibo a sufficienza, alcune specie di uccelli se ne stanno alla larga da quel che è rimasto del Lake AlbertI dati ecologici raccolti dai volontari per la East Cascades Audubon Society indicano che «Il numero di uccelli in visita è diminuito di oltre dieci volte, da oltre 250.000 all’anno un decennio fa a 11.000 nel 2021, il numero più basso registrato da decenni».

Tra gli uccelli che hanno visto i cali più elevati ci sono i falaropi. Negli anni precedenti al grande ritiro delle acque, nel Lake Albert arrivavano più di 100.000 falaropi di Wilson (Phalaropus tricolor),  dove si foraggiavano in un modo unico: filtrando in acque libere l’Artemia salina.

Dal 2020 nel Lake Albert sono stati avvistati pochissimi falaropi, mentre gli svassi piccoli (Podiceps nigricollis)  che hanno bisogno di acque relativamente profonde per cibarsi, sono completamente scomparsi. Le avocette americane (Recurvirostra americana)  e i totani semipalmato (Tringa semipalmata), uccelli che possono foraggiare efficacemente in acque molto basse, hanno mostrato una maggiore capacità di recupero e continuano ad arrivare in un certo numero.

Il NASA Earth Observatory  sottolinea che «I dati ambientali indicano che in questa parte dell’Oregon le temperature sono aumentate e che sta cadendo meno neve, probabilmente a causa del cambiamento climatico. Ma le deviazioni idriche sono la ragione principale per la quale il lago si sta prosciugando». Secondo lo studio “Recent desiccation of Western Great Basin Saline Lakes: Lessons from Lake Abert, Oregon, U.S.A.”, pubblicato nel 2016 su
Science of The Total Environment da  Johnnie Moore, professore emerito di geoscienze all’Università del Montana; «Senza prelievi idrici, il lago avrebbe mantenuto la salinità media annuale per lo più all’interno della gamma ottimale di crescita dell’Artemia salina e delle mosche alcaline».

Dati recenti del progetto OpenET della NASA indicano che «Le colture irrigate vicino al lago probabilmente consumano gran parte dell’acqua in entrata dal bacino di Chewaucan». Cosa confermata anche dal rapporto “What is the status and future of Lake Abert?”, pubblicato nel dicembre 2022 dall’Oregon Lakes Association.

Moore conclude: «Sappiamo che nei prossimi anni e decenni le pressioni su questo lago probabilmente diventeranno solo più intense. La cosa fondamentale è sviluppare strumenti di gestione migliori per garantire che questo ecosistema continui a esistere».