Jrc: la prolungata siccità estiva ha pesanti conseguenze sui raccolti in Europa
L’Italia tra i Paesi più colpiti. Ma i raccolti invernali dovrebbero andare leggermente meglio
[23 Agosto 2022]
Secondo il nuovo “JRC MARS Bulletin – Crop monitoring in Europe – August 2022”, «Le condizioni climatiche eccezionalmente calde e secche in gran parte dell’Europa hanno continuato a ridurre sostanzialmente le prospettive di rendimento per i raccolti estivi dell’Ue. Le colture più colpite sono il mais da granella (-8,6% a livello Ue), il girasole (-5,5%) e la soia (-9,6%). Le attuali previsioni di resa per queste colture sono comprese tra il 12% (girasoli) e il 16% (mais da granella) al di sotto della media di 5 anni».
Ma il Joint Research Centre (Jrc) della Commissione europea fa notare che «Le condizioni calde e secche hanno invece giovato alla raccolta delle colture invernali, che ha visto un leggero miglioramento delle previsioni di resa».
Condizioni estremamente secche e calde continuano a persistere in gran parte dell’Europa, con Spagna, Francia, Italia centrale e settentrionale, Germania centrale, Ungheria, Romania, Slovenia e Croazia che sono tra le regioni più gravemente colpite. Il JRC MARS Bulletin ricorda che «Queste regioni erano già state colpite da deficit di pioggia a lungo termine. I periodi di stress idrico e termico hanno in parte coinciso con le delicate fasi di fioritura e crescita dei cereali. Questa combinazione ha comportato una perdita irreversibile del potenziale di rendimento».
Diversi Paesi hanno imposto misure per limitare l’uso dell’acqua per l’irrigazione. In alcune regioni europee, come ad esempio l’Italia nord-occidentale e la Spagna meridionale e centrale, «I livelli d’acqua molto bassi nei bacini idrici sono stati insufficienti a soddisfare il fabbisogno idrico delle colture e l’irrigazione di alcuni campi è stata abbandonata».
In Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo (Benelux), nella Germania occidentale, nella Polonia occidentale, nella Slovacchia orientale, in Bulgaria e nell’Ucraina meridionale, la scarsità delle precipitazioni, unita a picchi occasionali di temperatura, ha messo a dura prova anche i raccolti estivi, con effetti negativi sulle prospettive di resa.
Ma il Jrc conclude avvertendo che «Sebbene la mancanza di precipitazioni abbia favorito la raccolta dei raccolti invernali nella maggior parte dei Paesi, un netto eccesso di precipitazioni in Lettonia e Lituania ha influito negativamente sui raccolti invernali durante le ultime fasi di riempimento e maturazione dei cereali e potrebbe aver causato un certo ritardo all’inizio del raccolto».