La bambina del Ghana e i delegati alla Cop27 sull’orlo del precipizio

Le ONG: i soldi per pagare perdite e danni ci sono. Li si prendano dalle compagnie dei combustibii fossili

[19 Novembre 2022]

Mentre scriviamo, la 27esima Conferenza delle parti Unfccc di Sharm el-Sheik non è ancora riuscita a trovare un accordo sul documento finale e la presidenza egiziana sta dimostrrando tutta la sua pericolosa inadeguatezza e il presidente della COP27, Sameh Shoukry, ha chiesto ai negoziatori di «Cambiare marcia” in modo da poter raggiungere un accordo sui restanti punti critici. Resto preoccupato per il numero di questioni in sospeso, tra cui la mitigazione finanziaria, l’adattamento, le perdite e i danni e le loro interconnessioni. Invito le parti a lavorare urgentemente insieme per risolvere le questioni in sospeso il più rapidamente possibile. Spero di concludere la conferenza entro sabato».

Ieri mattina, nel tentativo di stimolare una ripresa reale dei colloqui, il segretario generale dell’Onu António Guterres ha incontrato separatamente le delegazioni dell’Unione europea e del Gruppo dei 77 + Cina, che comprende quasi tutti i Paesi in via di sviluppo. Guterres ha anche incontrato testa a testa l’inviato speciale cinese per il clima, Xie Zhenhua, e ha proseguito ampie consultazioni con diverse parti».

In una nota il portavoce di Guterres ha sottolineato che «Mentre i negoziati si avvicinano alla conclusione, il Segretario generale esorta le parti a puntare alla massima ambizione in materia di perdite e danni e nella riduzione delle emissioni».

Ma alla COP27 il momento più emozionante e che ha riportato tutti alla più dura realtà è stato quando uno scoinsolato Shoukry ha chiesto: «Ci sono altre delegazioni che desiderano fare una dichiarazione?». Las delegazione del Ghana ha chiesto la parola e ha passato il microfono a Nakeeyat Dramani Sam, 10 anni. E la giovanssima ambientalista ha iniziato a rimproverare i delegati per :La vostra apparente incapacità di prendere sul serio la catastrofe climatica: agireste più velocemente per porre fine al riscaldamento globale se aveste la mia età. Se tutti voi foste giovani come me, non avreste già accettato di fare ciò che è necessario per salvare il nostro pianeta? Dovremmo lasciare che i giovani prendano il sopravvento? Forse alla prossima COP dovrebbe esserci solo la delegazione dei giovani», ha detto, scatenando una standing ovation da parte di tutti i delegati presenti, molti dei qualki sono gli stessi che impediscano che si trovi un accordo.

Dramani Sam ha esortato gli adulti: «Abbiate cuore, fate i conti con la scienza che ci indica la gravità del cambiamento climatico in futuro. La mia vera speranza è che la COP27 agisca per noi. Sono sicura che nessuno vuole tradirci. Chiedo alle nazioni di frugarsi nelle tasche e fornire fondi a coloro che soffrono di più. Alcune delle comunità nel mio Paese stanno pagando prezzi alti da quando il nostro pianeta è stato incendiato da alcune persone. Questo pone una semplice domanda sul tavolo… Quando potete ripagarci? Perché il pagamento è in ritardo».

L’ultima bozza di testo di decisione pubblicata nella notte di giovedì riafferma l’obiettivo degli 1,5° C per frenare il riscaldamento globale, accoglie con favore i rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change e chiede riduzioni profonde e rapide delle emissioni, nonché un’accelerazione delle transizioni di energia pulita entro gli anni 2020. Il testo mantiene l’indicazione della COP26 sulla «Riduzione graduale dell’energia dal carbone» e invita le parti «Razionalizzare i sussidi ai combustibili fossili» e sollecita nuovi climate action national plans entro il 2023.

Il problema. Oltre al fatto che petrolio e gas non vengono citati esplicitamente, è che  la bozza accoglie il punto all’ordine del giorno per perdite e danni, ma non menziona la creazione o uno strumento di finanziamento. Soilo l’Unione Europea ha presentato una proposta ufficiale per la creazione di un fondo sinistri, facendo sperare in quella che alcune delegazioni dei Paesi in via di sviluppo hanno definito una svolta.

Una svolta nella quale credono poco le organizzazioni della società civile che in una conferenza stampa hanno denunciato la lentezza dei negoziati su un accordo inadeguato. «La COP27 si trova davvero sull’orlo del precipizio – ha detto Catherine Abreu di Destination Zero – Questa COP aveva l’opportunità di creare un precedente stabilendo progressi su perdite e danni e una giusta transizione verso le energie rinnovabili e lontano dai combustibili fossili. La presidenza egiziana e gli altri Paesi coinvolti in questi negoziati hanno una scelta. Usciamo da questa COP dicendo che abbiamo qualcosa di tangibile da portare a casa nelle nostre comunità?  Oppure lasciamo questa COP con le stesse promesse a mani vuote con cui abbiamo lasciato la maggior parte delle COP negli ultimi tre decenni. Sollecito con forza un impegno a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi accelerando l’eliminazione graduale di tutti i combustibili fossili e ad affrontare i danni arrecati alle comunità di tutto il mondo».

Riferendosi al tema perdite e danni, Chiara Martinelly, direttrice del Climate Action Network, ha fatto notare che «I soldi ci sono, E’ bello ascoltare la proposta del Segretario generale delle Nazioni Unite, di cercare soluzioni per fonti di finanziamento innovative e che le compagnie dei combustibili fossili potrebbero essere tassate per pagare i Paesi per i danni che il cambiamento climatico sta causando in tutto il mondo».