La crisi climatica grava già sul carrello della spesa, salgono i prezzi della frutta

Coldiretti: «A pesare nelle campagne è stato il clima impazzito con il moltiplicarsi di eventi estremi con gelo, grandine, nubifragi, siccità e caldo torrido»

[3 Agosto 2020]

Secondo le stime preliminari pubblicate da Istat, nel mese di luglio 2020 l’indice nazionale dei prezzi al consumo, registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e dello 0,3% su base annua. Eppure in controtendenza alla deflazione balzano i prezzi al consumo della frutta che fanno segnare «un aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo del scorso anno per effetto del clima pazzo che ha sconvolto i raccolti e ridotto le disponibilità sui mercati».

È quanto afferma la Coldiretti, spiegando che «a pesare nelle campagne è stato il clima impazzito con il moltiplicarsi di eventi estremi con gelo, grandine, nubifragi, siccità e caldo torrido che ha compromesso le fioriture e le produzioni. Il risultato è la perdita a livello nazionale di più un frutto su tre con il crollo dei raccolti, dalle pesche alle nettarine (-28%) alle albicocche (-58%) fino alle ciliegie ma danni sono stati subiti anche da verdure e ortaggi con la perdita del lavoro di un intero anno in molte aziende agricole».

Danni che si presume continueranno ancora, purtroppo: «L’estate 2020 è stata segnata fino ad ora da una media di più di 3 violente grandinate al giorno sul territorio nazionale dove si contano anche nubifragi, trombe d’aria e bombe d’acqua  a conferma dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con il moltiplicarsi degli eventi estremi», concludono gli agricoltori.