Le dighe hanno svolto un forte ruolo nel limitare l’innalzamento del livello del mare

Ma questo effetto si è fermato negli anni ’90 e ora l’innalzamento del livello del mare è troppo rapido per fermarlo con barriere marine e terrestri

[20 Agosto 2020]

Nel mondo attualmente ci sono circa 58.000 grandi dighe, molte delle quali costruite negli ultimi 60 anni. Infatti dagli anni ’50 agli anni ’70 ci fu un vero e proprio boom della costruzione di grandi dighe, come la diga di Kariba nell’attuale Zimbabwe, la diga di Bratsk in Siberia e la diga di Assuan in Egitto. Quando negli anni ’70 queste grandi dighe sono diventate operative, la loro capacità di impedire all’acqua arrivare al mare ha rallentato il continuo aumento del livello globale degli oceani.

E’ quanto emerge dallo studio “The causes of sea-level rise since 1900”, pubblicato su Nature da un team internazionale di ricercatori guidato da Thomas Frederikse del Jet Propulsion Laboratory del California Institute of Technology, secondo il quale, oltre allo scioglimento dei ghiacciai e all’espansione termica dei mari dovuto all’accumulo di calore, le strutture di stoccaggio dell’acqua come dighe e bacini artificiali hanno a lungo avuto un impatto significativo sul livello del mare.

Nel ‘900 lo scioglimento dei ghiacciai e l’espansione termica del mare hanno innalzato il livello degli oceani, ma le nuove dighe hanno quasi bloccato questo innalzamento a causa della quantità di acqua che hanno impedito entrasse negli oceani. Gli scienziati dicono che senza le grandi dighe costruite nella seconda metà del ‘900 , «Il tasso annuo di crescita Del livello del mare sarebbe stato più alto di circa il 12%».

Misurare quanto è aumentato il livello degli oceani negli ultimi 100 anni non è facile, ma i ricercatori hanno scoperto che c’era un gap tra la quantità di acqua che sapevano era finita negli oceani rispetto a quanto il livello degli oceani era effettivamente aumentato nel secolo scorso. Per ottenere una stima nuova e più accurata, lo studio ha rivisto le informazioni sulle fonti e le misurazioni.

Frederikse spiega su BBC News che «Gran parte di questo calo è dovuto al fatto che l’innalzamento del  livello del mare è stato quasi fermato a causa della quantità di acqua immagazzinata nelle dighe. Quindi, costruendo dighe, abbiamo quasi fermato l’innalzamento del livello del mare per circa un decennio».

Secondo lo studio, tra il 1900 e il 2018 il livello complessivo del mare è aumentato di circa 1,56 mm all’anno e, durante la maggior parte del XX secolo, i maggiori contributi all’innalzamento dei mari sono venuti dallo scioglimento dei ghiacciai che hanno risposto più rapidamente al riscaldamento globale.

Ma negli anni ’90 l’effetto mitigatore delle dighe sul livello del mare ha iniziato a svanire, anche perché cominciarono ad aumentare le preoccupazioni sull’impatto ambientale e sociale delle grandi dighe e il numero di progetti idroelettrici iniziò a diminuire. Intanto, gli effetti del cambiamento climatico si facevano sempre più evidenti e l’aumento del livello del mare è stato incrementato da una maggiore perdita di ghiaccio dalla Groenlandia e da una maggiore espansione termica delle acque man mano che gli oceani assorbivano più energia termica. Tutti questi fattori negli ultimi 30 anni hanno fatto accelerare l’innalzamento del livello del mare che ora è di 3,35 mm all’anno.

Quindi un nuovo programma di costruzione di grandi dighe potrebbe aiutare a salvare il mondo dall’innalzamento delle acque?

A marzo Sjoerd Groeskamp, del NIOZ Royal Netherlands Institute for Sea Research e dell’università di Utrech,t e da Joakim Kjellsson del GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research e dell’università Christian-Albrechts-Universitat di Kiel hanno pubblicato lo studio “NEED The Northern European Enclosure Dam for if climate change mitigation fails” dal quale viene fuori che l’Europa potrebbe evitare i peggiori impatti dell’innalzamento dei mari costruendo un’enorme diga attraverso il Mare del Nord. In questi giorni altri hanno lanciato l’idea di una diga sullo Stretto di Gibilterra. Ma Frederikse non pensa che l’aggiunta di altre dighe a terra o in  mare funzionerebbe: «Al culmine della costruzione delle dighe, siamo stati in grado di rallentare l’innalzamento del livello del mare di circa 0,8 mm all’anno. E ora stiamo assistendo a un aumento del livello del mare negli ultimi 10 anni di circa 4 millimetri all’anno. Quindi significa che dovremmo costruire 5 volte la quantità di dighe che abbiamo costruito in quel periodo per fermare l’attuale livello di innalzamento del livello del mare. Penso che sia impossibile. L’opzione migliore e molto più economica è quella di ridurre le emissioni di CO2, più velocemente e più in profondità rispetto a oggi».