Negli ultimi anni il tasso di crescita media del livello del mare è passato da 3,2 a 4,8 mm all’anno

Lanciato il nuovo satellite del programma Copernicus per il monitoraggio dell’innalzamento del livello del mare

[23 Novembre 2020]

Centinaia di milioni di persone che vivono lungo le coste di tutto il mondo sono minacciate dall’innalzamento dcel livello del mare e, con gli effetti del cambiamento climatico che aumentano in modi spesso imprevisti, monitorare l’altezza della superficie del mare è fondamentale per comprendere le variazioni in corso e fornire agli organi decisionali gli elementi per attuare le politiche appropriate per aiutare a frenare il cambiamento climatico, e per le autorità per prendere provvedimenti e proteggere le comunità vulnerabili.

Negli ultimi trent’anni, la serie di missioni franco-statunitensi Topex-Poseidon e Jason sono state le missioni di riferimento e, in combinazione con i precedenti satelliti dell’ESA ERS e Envisat e gli attuali Cryosat e Copernicus Sentinel-3, hanno dimostrato come il livello del mare sia aumentato di circa 3.2 millimetri in media all’anno e che il tasso di aumento sta accelerando e, negli ultimi anni, ha raggiunto in media 4.8 millimetri all’anno.

Il 21 novembre è stato lanciato con successo dalla base aerea Vandenberg Air Force in California il razzo Falcon 9 con a bordo il satellite Sentinel-6 del peso di 1.2 tonnellate e il direttore dei programmi di osservazione della Terra dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Josef Aschbacher, ha commentato: «Sono estremamente orgoglioso di aver visto Copernicus Sentinel-6 lanciato questa sera e sapere che è sulla buona strada per iniziare la sua missione e continuare le misurazioni del livello del mare così importanti per comprendere e monitorare i preoccupanti andamenti dell’innalzamento dei mari».

Eumetsat è responsabile per lo sviluppo del segmento di terra e per le operazioni successive al lancio e fasi iniziali in orbita ed elabora i dati e fornisce i servizi di prodotti dati agli utenti in Europa. Il direttore generale di Eumetsat, Alain Ratier, ha sottolineato che «I dati ottenuti da Copernicus Sentinel-6 Michael Freilich saranno i più accurati a oggi e saranno utilizzati per ottenere una conoscenza più approfondita dell’innalzamento del livello del mare, un indicatore chiave del cambiamento climatico. I dati saranno impiegati inoltre per le previsioni meteorologiche, dal migliorare la precisione delle previsioni stagionali al prevedere i percorsi di uragani e cicloni».

Dall’orbita terrestre, Copernicus Sentinel-6 Michael Freilich raccoglierà il testimone per estendere il dataset  che è considerato “lo standard di riferiment” per gli studi climatici. La missione è composta da due satelliti identici lanciati in sequenza: infatti, tra 5 anni, sarà lanciato Copernicus Sentinel-6B. La missione nel complesso garantirà la continuità di dati fino almeno al 2030.

L’Esa spiega che «Ciascun satellite ha a bordo un altimetro radar, che funziona misurando il tempo impiegato dagli impulsi radar per viaggiare verso la superficie terrestre e tornare al satellite. Combinate con precisi dati sulla posizione del satellite, le misurazioni altimetriche forniscono l’altezza della superficie del mare.Il pacchetto di strumenti dei due satelliti comprende anche un radiometro a microonde avanzato che tiene conto della quantità di vapore acqueo nell’atmosfera, che influenza la velocità degli impulsi radar dell’altimetro. Sebbene il patrimonio ereditato è stato fondamentale nel progettare la missione, Sentinel-6 porta, per la prima volta, il radar ad apertura sintetica nelle serie temporali della missione di riferimento dell’altimetria. Per garantire che nessuna distorsione sia introdotta nelle serie temporali, lo strumento radar opererà in modalità continua, fornendo simultaneamente misurazioni convenzionali in modalità a bassa risoluzione insieme alla migliorata prestazione dell’elaborazione radar ad apertura sintetica».

Anche se Sentinel-6 fa parte della famiglia delle missioni Copernicus dell’Unione Europea, la sua attuazione è frutto di una cooperazione unica tra Commissione Europea, ESA, Eumetsat, NASA e NOAA, con contributi dall’agenzia spaziale francese CNES.

All’Esa spiegano ancora: «Per garantire che la serie temporale di dati sia continua nonostante la diversa tecnologia degli strumenti, Sentinel-6 Michael Freilich passerà il suo primo anno in orbita volando soltanto 30 secondi dietro a Jason-3. Orbitando a un’altezza di oltre 1.300 km e raggiungendo la posizione 66°N and 66°S, Sentinel-6 fornirà sufficienti misurazioni per mappare l’altezza della superficie del mare del 95% degli oceani della Terra liberi da ghiaccio ogni 10 giorni».

L’ESA è responsabile per lo sviluppo dell’altimetro radar Poseidon-4 e per lo sviluppo di Copernicus Sentinel-6 Michael Freilich nell’insieme. È inoltre responsabile per la fornitura di Copernicus Sentinel-6B per conto della Commissione Europea e di Eumetsat.

Il trasferimento di proprietà alla CE avviene al momento del decollo. L’ESA gestirà la fase iniziale di messa in orbita nonché la pianificazione della verifica in orbita, e darà supporto alle operazioni del volo eseguite da Eumetsat.

Il direttore generale per l’industria della difesa e lo spazio della Commissione europea, Timo Pesonen, ha detto: «Siamo molto lieti di accogliere questo nuovo arrivato nella flotta dell’Unione Europea di satelliti Copernicus Sentinel. Copernicus Sentinel-6 Michael Freilich consentirà di fornire prodotti e informazioni potenziati sugli oceani e l’atmosfera per migliorare la vita quotidiana dei nostri cittadini. L’arrivo di questo satellite è un altro successo per Copernicus, per l’Europa, per tutti i partner della missione e nel mondo».

La NASA ha la responsabilità dei servizi di lancio, dello sviluppo del radiometro a microonde, del retroriflettore laser e del ricevitore di occultazione radio GNSS. Inoltre fornisce supporto al segmento di terra e contribuisce alle operazioni e all’elaborazione dati negli Stati Uniti. NASA e NOAA condividono la responsabilità per la distribuzione dei prodotti dati agli utenti negli Stati Uniti.

Thomas Zurbuchen, amministratore associato della NASA a Washington, ha concluso: «Mike Freilich ha contribuito a garantire che la NASA fosse un partner costante con scienziati e agenzie spaziali in tutto il mondo, e il suo amore per l’oceanografia e le scienze della Terra ci ha aiutato a migliorare la comprensione del nostro bellissimo pianeta. Questo satellite, a cui è stato così gentilmente dato il suo nome dai nostri partner europei, svolgerà il lavoro critico in cui Mike credeva fermamente, aggiungendo un’eredità di dati cruciali sui nostri oceani e rappresentando un investimento a beneficio delle generazioni future».