Nei prossimi 5 anni le temperature globali raggiungeranno nuovi record (VIDEO)
El Niño e il cambiamento climatico indotto dall'uomo spingeranno le temperature globali in un territorio inesplorato
[17 Maggio 2023]
Secondo il nuovo rapporto “Global Annual to Decadal Update” pubblicato oggi dalla World meteorological organization (WMO), «E’ probabile che le temperature globali raggiungano livelli record nei prossimi cinque anni, alimentate dai gas serra che intrappolano il calore e da un evento naturale di El Niño».
Il nuovo rapporto è stato pubblicato prima del World Meteorological Congress che si terrà dal 22 maggio al 2 giugno e che discuterà su come rafforzare i servizi meteorologici e climatici per sostenere l’adattamento ai cambiamenti climatici. Le priorità del Congresso includono l’iniziativa Early Warnings for All in corso per proteggere le persone da condizioni meteorologiche sempre più estreme e una nuova infrastruttura di monitoraggio dei gas serra per informare la mitigazione climatica.
Per la WMO, «C’è una probabilità del 66% che tra il 2023 e il 2027 la temperatura globale media annuale vicino alla superficie sarà superiore di oltre 1,5° C rispetto ai livelli preindustriali per almeno un anno. C’è una probabilità del 98% che almeno uno dei prossimi cinque anni, e il quinquennio nel suo insieme, sarà il più caldo mai registrato».
Presentando il “Global Annual to Decadal Update”, il segretario generale della WMO Petteri Taalas ha evidenziato che «Questo rapporto non significa che supereremo permanentemente il livello di 1,5° C specificato nell’Accordo di Parigi che si riferisce al riscaldamento a lungo termine per molti anni. Tuttavia, la WMO sta lanciando l’allarme che supereremo temporaneamente il livello di 1,5° C con frequenza crescente. Si prevede che nei prossimi mesi si svilupperà un riscaldamento di El Niño e questo si combinerà con il cambiamento climatico indotto dall’uomo per spingere le temperature globali in un territorio inesplorato- Questo avrà ripercussioni di vasta portata per la salute, la sicurezza alimentare, la gestione dell’acqua e l’ambiente. Dobbiamo essere preparati».
Secondo il Global Annual to Decadal Climate Update stilato dal Met Office del Regno Unito, il centro principale della WMO per questo tipo di previsioni, «C’è solo una probabilità del 32% che la media quinquennale superi la soglia di più 1,5° C, La possibilità di superare temporaneamente 1,5° C è aumentata costantemente dal 2015, quando era vicina allo zero. Per gli anni tra il 2017 e il 2021, c’era una probabilità del 10% di superamento».
Leon Hermanson, lo scienziato a capo del team del Met Office che ha redatto il rapporto, conferma: «Prevediamo che le temperature medie globali continueranno ad aumentare, allontanandoci sempre di più dal clima a cui siamo abituati».
Ecco i punti chiave del nuovo rapporto WMO:
La temperatura media globale nel 2022 è stata di circa 1,15° C al di sopra della media del periodo 1850-1900. L’influenza del raffreddamento delle condizioni di La Niña per gran parte degli ultimi tre anni ha temporaneamente frenato la tendenza al riscaldamento a lungo termine. Ma La Niña si è conclusa nel marzo 2023 e si prevede che El Niño si svilupperà nei prossimi mesi. In genere, El Niño aumenta le temperature globali nell’anno successivo al suo sviluppo, in questo caso sarebbe il 2024.
Si prevede che la temperatura media annuale globale in prossimità della superficie per ogni anno tra il 2023 e il 2027 sarà tra 1,1° C e 1,8° C superiore alla media del periodo 1850-1900 che è usato come riferimento perché era prima dell’emissione di gas serra provenienti dalle attività umane e industriali.
C’è una probabilità del 98% che almeno uno nei prossimi cinque anni superi il record di temperatura stabilito nel 2016, quando ci fu un El Niño eccezionalmente forte.
E’ anche probabile che la media quinquennale per il periodo 2023-2027 sia superiore a quella degli ultimi cinque anni è del 98%.
Il riscaldamento dell?Artico è sproporzionatamente alto. Rispetto alla media 1991-2020, si prevede che l’anomalia della temperatura sarà più di tre volte più grande dell’anomalia media globale se calcolata in media nei prossimi cinque inverni estesi dell’emisfero settentrionale.
I modelli di precipitazione previsti per la media da maggio a settembre 2023-2027, rispetto alla media 1991-2020, suggeriscono un aumento delle precipitazioni nel Sahel, nell’Europa settentrionale, in Alaska e nella Siberia settentrionale e una riduzione delle precipitazioni per questa stagione sull’Amazzonia e su parti dell’Australia.
Oltre all’aumento delle temperature globali, i gas serra di origine antropica stanno portando a un maggiore riscaldamento e acidificazione degli oceani, allo scioglimento dei ghiacci marini e dei ghiacciai, all’innalzamento del livello del mare e a condizioni meteorologiche più estreme.
L’accordo di Parigi fissa obiettivi a lungo termine per portare tutti i Paesi del mondo a ridurre sostanzialmente le emissioni globali di gas serra per limitare l’aumento della temperatura globale in questo secolo al massimo a 2° C, proseguendo l’obiettivo di limitare ulteriormente l’aumento a 1,5° C, per evitare o ridurre impatti negativi catastrofici e le relative perdite e danni.
Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), i rischi legati al clima per i sistemi naturali e umani saranno più elevati per un riscaldamento globale di +1,5° C rispetto a quello attuale, ma inferiori rispetto a uno di +2° C.