Scozia: i Verdi entrano nel governo con gli indipendentisti europeisti
Azione climatica, ambiente e referendum sull’indipendenza al centro dell’accordo Green - SNP
[23 Agosto 2021]
In un comunicato ufficiale i verdi scozzesi spiegano che «L’azione per affrontare l’emergenza climatica è fondamentale per il progetto di accordo di cooperazione concordato tra the Scottish Greens e il governo scozzese».
La bozza del programma politico, prevede che due verdi assumano per la prima volta incarichi ministeriali nel governo autonomo scozzese e anche in qualsiasi nazione del Regno Unito. E gli Scottish Greens assicurano che «Lavoreranno per fornire un’ampia agenda politica condivisa che affronterà la crisi climatica, creerà migliaia di posti di lavoro di qualità e renderà la Scozia più equa. Se l’accordo verrà ratificato dai membri del partito, i Verdi al governo decarbonizzerebbero la rete di trasporti e il modo in cui vengono riscaldati gli edifici, oltre a creare migliaia di posti di lavoro espandendo la capacità di energia rinnovabile della Scozia. Secondo le proposte, le parti lavoreranno insieme a una legislazione per far crescere l’eolico onshore, investire negli spostamenti attivi, nei trasporti pubblici e in un fondo industriale verde e per introdurre nuove protezioni per la natura, compresa l’istituzione di almeno un nuovo Parco Nazionale. Ci sarebbe un cambiamento decisivo dalla spesa per i grandi progetti stradali. I Verdi scozzesi porterebbero anche a un nuovo accordo per gli inquilini, compreso un sistema nazionale di controllo degli affitti e migliori diritti per gli inquilini nel settore degli affitti privati». I due Partito collaboreranno anche per portare avanti la legislazione sulle pari opportunità e sulla riforma agraria e per fornire un servizio di assistenza nazionale e a riforme dell’istruzione.
Ma, insieme al governo finora monocolore degli indipendentisti di sinistra ed europeisti dello Scottish National Party/Pàrtaidh Nàiseanta na h-Alba (SNP/PNA), gli Scottish Greens – che garantiranno la maggioranza parlamentare che finora mancava al SNP per un voto – lavoreranno soprattutto a «Un disegno di legge congiunto su un nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia».
Secondo Euractiv, «Il modello è quello degli accordi di governo in Nuova Zelanda tra i laburisti di Jacinda Ardern e i Verdi, che consentono a questi ultimi di opporsi alle politiche che non condividono, al di fuori di quelle che sono le loro competenze ministeriali».
La co-leader dei Verdi scozzesi Lorna Slater ha ricordato che «Il rapporto dell’IPCC della scorsa settimana ha confermato ciò che già sapevamo: il mondo è in fiamme e dobbiamo agire ora. Questo accordo metterebbe i Verdi al centro del processo decisionale in un momento cruciale per la Scozia, in particolare in aree come i trasporti e il riscaldamento dove le emissioni sono elevate. Per la Scozia è giunto il momento di intensificare gli sforzi per decarbonizzare le case e i trasporti e investire nelle energie rinnovabili».
A quanto pare, la premier scozzese Nicola Sturgeon avrebbe chiesto ai Verdi un atteggiamento meno radicale versola fiorente industria petrolifera e del gas, impegnandosi a rivedere le licenze estrattive e i limiti per le emissioni nocivi, ma non a fissare alcuna scadenza sulla loro cancellazione definitiva.
L’altro co-leader dei verdi, Patrick Harvie, ha precisato che «Questo è un accordo di cooperazione, piuttosto che una coalizione. I Verdi e l’SNP sono partiti molto diversi e manterremmo queste diverse agende politiche, ma se approvato dai nostri membri, questo accordo vedrebbe i ministri verdi assumere la guida di un ampio programma legislativo per la Scozia. Con i Verdi al governo saremmo in grado di fornire investimenti e la legislazione per affrontare le emissioni della Scozia, proteggere la natura, far avanzare i diritti degli inquilini, portare avanti la legislazione scadente sulle pari opportunità e attuare un referendum sull’indipendenza. Attendo con impazienza un’entusiasmante settimana di dibattiti con i membri del partito degli Scottish Green, mentre chiediamo loro di approvare questo storico passo in avanti per la politica dei Verdi».
Il 28 agosto lo Scottish Green Party terrà la riunione definitiva per analizzare il risultato delle consultazioni e decidere se procedere all’accordo con i nazionalisti/europeisti.