Siccità in Somalia: rischio malnutrizione acuta per 1,4 milioni di bambini

Il cambiamento climatico colpisce senza misericordia un Paese fantasma

[15 Febbraio 2022]

Secondo l’ultimo Somalia Food Security and Nutrition Assessment pubblicato la scorsa settimana, «Oltre 1,4 milioni di bambini in Somalia, circa la metà dei  bambini sotto I 5 anni nel Paese, potrebbero soffrire di malnutrizione acuta a causa della siccità in corso che ha lasciato 4,1 milioni di persone a rischio». Oggi l’Unicef avverte che quest’anno circa un quarto di questi bambini, ovvero 329.500 bambini, soffrirà di malnutrizione acuta grave.

Angela Kearney, rappresentante dell’Unicef in Son malia, è molto preoccupata: «Sappiamo che le emergenze umanitarie di questa portata colpiscono soprattutto I bambini. I numeri che stiamo vedendo quest’anno sono piuttosto alti e se non saranno prese misure urgenti, migliaia di bambini rischiano di morire».

Tre stagioni consecutive di scarse piogge e i conflitti in corso in diverse parti della Somalia hanno portato a una situazione – che ormai è diventata così ricorrente da essere endemica – nella quale un quarto della popolazione somala ha bisogno di assistenza alimentare immediata.

L’Unicef sottolinea che «Senza un urgente ampliamento dell’assistenza, la situazione umanitaria tra I poveri urbani e rurali e le popolazioni sfollate dovrebbe peggiorare ulteriormente da qui a giugno 2022.  L’impatto sulle comunità pastorali è terribile. Una critica scarsità d’acqua ha costretto le famiglie a migrare nei centri urbani e periurbani in cerca di acqua per il consumo umano e del bestiame; da novembre circa 500mila persone sono sfollate alla ricerca di cibo, acqua e pascoli, aggiungendosi ai 2,9 milioni di persone già sfollate a causa del conflitto e del cambiamento climatico».

Nello stato plurinazionale e fallito della Somalia – diventato ormai simbolo del fallimento della decolonizzazione italiana e dell’interventismo della comunità internazionale che ha lasciato via libera a signorie claniche e milizie jihadiste e indipendentiste,  2,6 milioni di persone hanno bisogno urgentemente di ricevere rifornimenti di forniture d’acqua d’emergenza e questa umanità dimenticata e sofferente aumenterà ulteriormente con l’aggravarsi della siccità. In alcune zone. Il cambiamento climatico ha colpito duramente la Somalia senza un vero governo da decine di anni: i prezzi dell’acqua sono aumentati fino al 72%. L’Unicef evidenzia che «La mancanza d’acqua accresce il rischio di epidemie:  i casi di morbillo nel 2021 (7.500) sono il doppio dei casi del 2020 e del 2019 messi insieme. Almeno 60.000 persone rischiano di contrarre malattie diarroiche, compreso il colera».

E la siccità portata da un cambiamento climatico tanto rapido quanto devastante ha peggiorato i rischi per la protezione dei bambini. L’Unicef «E’ preoccupata per lo sfruttamento, l’abuso sessuale e per i matrimoni precoci» e anche per «La violenza di genere che aveva già avuto una crescita del 35% tra il 2020 e il 2021. Nel 2021, 1.200 bambini (comprese 45 ragazze) sono stati reclutati e utilizzati da gruppi armati. 1.000 bambini sono stati rapiti. In molti casi, questi bambini sono stati vittime di violazioni multiple».

Dal luglio 2021 in poi, i sostegni internazionali distribuiti dal fragile e delegittimato governo federale di Mogadiscio e da agenzie Onu e ONG ha ampiamente mitigato l’entità della crisi ma, ammonisce l’Unicef, «Le precipitazioni moderate previste durante la prossima stagione delle piogge (aprile-giugno 2022) probabilmente aggraveranno la situazione alimentare e nutrizionale».

Per questo l’Unicef ha lanciato un appello urgente per raccogliere 7 milioni di dollari entro la fine di marzo 2022, per fornire 104.000 confezioni di Alimenti terapeutici pronti all’uso per curare I bambini con malnutrizione acuta grave e conclude: «Una potenziale interruzione nella catena di approvvigionamento potrebbe provocare una grave carenza di Alimenti terapeutici pronti all’uso a partire da giugno 2022 e mettere in pericolo la vita di oltre 100.000 bambini».