Siccità, inondazioni, epidemie guerre minacciano la vita dei bambini in Etiopia. Gravissima situazione nel Tigray
Unicef: nel 2024 quasi 1 milione di bambini soffrirà di malnutrizione acuta 350.000 donne in gravidanza e in allattamento saranno malnutrite
[4 Marzo 2024]
Durante una missione di cinque giorni in Etiopia, il vicedirettore generale dell’Unicef, Ted Chaiban, ha esortato la comunità internazionale a «Incrementare immediatamente il sostegno per i bambini e le famiglie, per evitare una catastrofe umanitaria sempre più grave in tutto il Paese. L’Etiopia sta affrontando crisi multiple e i bisogni superano la nostra risposta. La siccità causata da El Niño, che ha colpito l’Etiopia settentrionale, centrale e meridionale, sta avendo un impatto devastante su milioni di bambini. Per il 2024, si prevede che quasi 1 milione di bambini soffrirà di malnutrizione acuta e circa 350.000 donne in gravidanza e in allattamento saranno malnutrite».
Chaiban ha visitato una delle aree più colpite dalla siccità. la regione/Stato del Tigray, devastata dalla recente guerra tra gli indipendentisti e le truppe di Etiopia ed Eritrea, dove i tassi di malnutrizione hanno superato la soglia di emergenza e ha evidenziato che «Questa è una regione in cui i meccanismi di adattamento delle famiglie si sono esauriti. Ho incontrato una madre, di nome Lemlem, e mi ha detto che proprio quando pensava che le cose stessero migliorando, è arrivata la siccità. Aveva uno sguardo di vera disperazione».
A complicare ulteriormente la situazione, in tutta l’Etiopia è in corso un’emergenza sanitaria con focolai di colera, morbillo, dengue e malaria. Chaiban evidenzia che «Queste sono malattie mortali per i bambini e sono facilmente prevenibili. Inoltre, il Paese sta affrontando l’impatto del conflitto che sta aggravando la situazione per le comunità vulnerabili».
L’Unicef, in stretta collaborazione con il governo centrale etiope e altri partner, sta lavorando instancabilmente per rispondere alle crisi, fornendo supporto nutrizionale, accesso all’acqua potabile, vaccinazioni di routine, istruzione e servizi di protezione dell’infanzia. Le Nazioni Unite in Etiopia chiedono 3,24 miliardi di dollari e l’Unicef ha lanciato un appello di 535 milioni di dollari per garantire ai bambini l’aiuto di cui hanno così disperatamente bisogno.
Ma c’è ancora molto da fare. Chaiban conclude con un nuovo accorato appello: «Se agiamo ora, possiamo salvare la vita di milioni di bambini. Ma abbiamo bisogno di risorse per aumentare la nostra risposta umanitaria. Speriamo anche in un modo pacifico per affrontare le dispute irrisolte, in modo da poter raggiungere tutti i bambini bisognosi, indipendentemente da dove si trovino».