Luglio 2022 è stato leggermente più fresco di luglio 2019 e leggermente più caldo del luglio 2016

Wmo: il luglio 2022 è stato uno dei tre più caldi mai registrati. Soprattutto in Europa e in Italia

E ad agosto in Europa e in Italia continueranno siccità e carenza di piogge

[10 Agosto 2022]

Secondo la World meteorological organization (Wmo) quello appena finito «E’ stato uno dei tre luglio più caldi».  Un dato confermato dal Copernicus Climate Change Service: «Il mondo ha avuto il terzo luglio più caldo mai registrato, con ondate di caldo intense e prolungate che hanno colpito parti d’Europa. L’estensione del ghiaccio marino antartico è stata la più bassa mai registrata per luglio». Luglio 2022 è stato più secco della media per gran parte dell’Europa , con record del minimo di precipitazioni battuti in diversi Paesi che hanno colpito le economie locali, l’agricoltura e aumentato il rischio di incendi. Temperature superiori ai 40°C sono state osservate in alcune parti di Portogallo, Spagna, Francia e Regno Unito, che hanno superato per la prima volta i 40°C. La penisola iberica ha visto un numero insolitamente elevato di giorni con temperature massime superiori a 35° C, a sottolineare la  durata delle temperature calde in questa regione. Secondo l’’Agencia Estatal de Meteorología della Spagna «Luglio è stato il mese più caldo mai registrato e che l’ondata di caldo è stata la più intensa e di lunga durata (dal 9 al 26 luglio) mai registrata».

La Wmo conferma che «A livello globale, luglio 2022 è stato uno dei tre luglio più caldi mai registrati, quasi 0,4° C al di sopra del periodo di riferimento 1991-2020, leggermente più fresco di luglio 2019 e leggermente più caldo del luglio 2016. Questo nonostante una debole La Niña, che dovrebbe avere un’influenza rinfrescante. Le masse continentali dell’emisfero settentrionale hanno registrato temperature prevalentemente ben al di sopra della media».

Gli Stati Uniti d’America hanno registrato il terzo luglio più caldo di sempre, con temperature generalmente al di sopra della media e/o record in quasi tutti gli Stati Lower 48 (escusi Alaska e Hawaii), con il Texas che ha registrato il luglio più caldo,  e temperature medie record nei periodi maggio-luglio  e  aprile-luglio. Secondo l’  U.S. National Centers for Environmental Information, a luglio, diverse ondate di caldo, con temperature diurne superiori a 37,8° C, si sono verificate in gran parte degli Usa, contribuendo a far registrare il record della domanda di energia e di malattie legate al caldo,

Il 18 luglio, il  segretario generale della Wmo Petteri Taalas, aveva avvertito che «Questo tipo di ondate di caldo è la nuova normalità» e la Wmo conferma che «Le ondate di caldo in Europa diventeranno più frequenti, più intense e dureranno più a lungo». L’Intergovernmental Panel on Climate ChangeEntro ha detto che «Entro il 2050, circa la metà della popolazione europea potrebbe essere esposta a un rischio elevato o molto elevato di stress da caldo durante l’estate».

Nell’emisfero australe le temperature più al di sopra della media sono state registrate nell’America centro-meridionale e nell’Africa meridionale. Il Pacifico settentrionale e l’oceano intorno alla penisola antartica hanno registrato temperature superiori alla media. Il Copernicus Climate Change Service  fa notare che le temperature al di sotto della media si sono verificate nell’’Oceano Indiano occidentale, dal Corno d’Africa all’India meridionale, in gran parte dell’Asia centrale e in gran parte dell’Australia.

Luglio 2022 è stato più secco della media per gran parte dell’Europa, con record locali di basse precipitazioni battuti a ovest e siccità in diverse località del sud-ovest, Italia compresa, e a sud-est. Condizioni hanno influenzato l’economia a livello locale e hanno facilitato la diffusione e l’intensificazione degli incendi. Per Météo France, «La Francia ha avuto il luglio più secco mai registrato, con un deficit di precipitazioni dell’85% a livello nazionale»

, Copernicus ha affermato che «A livello europeo, le precipitazioni, l’umidità del suolo e l’umidità relativa erano tutte costantemente al di sotto della media dalla penisola iberica e attraverso il continente fino al Mar Nero, inclusi Regno Unito e Irlanda e Scandinavia meridionale, e in alcune parti della Russia occidentale e del Caucaso».  In base ai dati sulle precipitazioni locali, la Francia e parti del Regno Unito hanno sperimentato il  luglio più secco e la Wmo aggiunge che «Le continue e  gravi  condizioni di siccità , sostenute dalla mancanza di precipitazioni e  dalle ondate di caldo degli ultimi mesi  , stanno colpendo  l’agricoltura  e la gestione dell’energia in molte aree, compresa la  Pianura Padana , nel nord Italia. In diverse località, tra le quali Spagna ,  Grecia, e  Cechia, le condizioni di siccità hanno facilitato la diffusione e l’intensificazione degli incendi».

Lugli è stato anche più secco della media in gran parte del Nord America. Negli Usa  le eccezionali inondazioni improvvise  che hanno colpito parti del Missouri e del Kentucky fanno da contraltare a un aumento del caldo e all’espansione della siccità. Secondo il  rapporto US Drought Monitor del 2 agosto, «Il 51,4% degli Stati Uniti contigui era in siccità. La siccità da grave a eccezionale era diffusa dal Great Basin alla costa del Pacifico e in porzioni delle pianure centrali e meridionali. La stagione degli incendi sembrava essere in declino in tutta l’Alaska, ma è ancora forte nelle pianure occidentali e meridionali. In tutti i 50 Stati, più di 5,7 milioni di acri sono stati bruciati dal 1 gennaio al 31 luglio, quasi 1,5 volte la media di questo periodo dell’anno».

Invece, il Copernicus Climate Change Service segnala segnala condizioni più umide della media nella Russia orientale, nella Cina settentrionale e in una vasta fascia umida che si estendeva dall’Africa orientale attraverso l’Asia fino all’India nord-occidentale. E’ stato più umido della media anche in gran parte della Scandinavia, dell’Islanda e nelle regioni dell’Europa centrale e orientale. Nonostante le precipitazioni nella media a luglio, la Turchia ha sperimentato suoli più umidi, ‘eredità delle  condizioni molto piovose a giugno .

A luglio, l’ estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto il valore più basso degli ultimi 44 anni, da quando vengono registrati i dati satellitari, con una  media  di 15,3 milioni di km 2,  cioè 1,1 milioni di km2 (7%) al di sotto della media 1991-2020 per luglio e ben al di sotto del precedente minimo di luglio. Il valore minimo di luglio 2022 continua la serie di livelli molto al di sotto della media osservati da febbraio 2022, incluso un minimo storico per il mese di giugno. Ma il Copernicus Climate Change Service  fa notare che «L’estensione del ghiaccio marino antartico era al di sopra della media nel luglio 2021, il che sottolinea la grande variabilità interannuale che ha spesso caratterizzato il ghiaccio marino antartico durante l’era dei satelliti».

L’estensione del ghiaccio marino artico a luglio era del 4% inferiore alla media, classificandosi al 12esimo posto più basso ma al di sopra dei valori minimi record di luglio nel 2019-2021.

La Wmo avverte che «Le tendenze delle temperature e delle precipitazioni di luglio continuano ad agosto, almeno in alcune parti d’Europa, come un forte sistema ad alta pressione vicino al Regno Unito». Il 9 agosto il Met Office del Regno Unito ha emesso un allarme per caldo estremo, con temperature che dovrebbero aumentare durante questa settimana nella parte meridionale dell’Inghilterra. Tuttavia, le temperature non dovrebbero essere così  estreme come quelle registrate a luglio,  quando sono stati stabiliti i nuovi record britannici. Meteo-France afferma che le temperature nel sud della Francia sono 3 – 5° C sopra la norma per questo periodo dell’anno.

I WMO’s regional climate monitoring centres for Europe, gestiti dal Deutscher Wetterdienst, hanno pubblicato un altro monitoraggio climatico aggiornato l’8 agosto che ha lo scopo di indirizzare i servizi meteorologici e idrologici nazionali che sono responsabili dell’emissione di avvisi e allerte e ha affermato che «E’ probabile che ci siano temperature sopra la norma (ondata di caldo) in Iberia, nel Mediterraneo occidentale, in Italia, in Francia, nel Regno Unito meridionale, nell’Europa centrale, nella regione del Mar Nero occidentale entro le prossime quattro settimane. Ondate di caldo si verificheranno temporaneamente con nel mezzo periodi più freddi». Deutscher Wetterdienst ha anche emesso una nota orientativa aggiornata sulla siccità nella quale prevede che «Nelle prossime due settimane ci saranno precipitazioni al di sotto del normale nell’Europa occidentale e centrale, in Italia, nella penisola balcanica e nella Turchia occidentale, con precipitazioni settimanali assolute inferiori a 10 mm nella maggior parte delle parti, salvo brevi temporali. La probabilità di questo sviluppo nell’Europa occidentale e centrale è superiore all’80 – 90% per la prima settimana e al di sopra del 70-80% per la seconda settimana. I deficit delle precipitazioni causeranno o esacerbano le condizioni di siccità con il rischio di bassi livelli dell’acqua e incendi boschivi.