Proposta di un’alleanza internazionale per contrastare la crisi climatica anche ad alta quota e che veda protagonista anche l’Italia
World social forum in Nepal, Guterres: la crisi climatica si contrasta solo lavorando insieme
Legambiente: l’Italia dia l’esempio trasformando in realtà gli impegni presi all’ultima COP28 di Dubai
[16 Febbraio 2024]
Secondo il segretario generale dell’Onu, António Guterres, «Il World social Forum rappresenta uno spazio importante per far sentire la propria voce, concentrarsi sui più vulnerabili, ripristinare la speranza e trovare soluzioni innovative per le persone e il pianeta».
Nel messsaggio inviato al World social forum che si è aperto in Nepal, Guterres ricorda che «Unirsi per il bene comune è fondamentale poiché i conflitti infuriano e le divisioni geopolitiche crescono. Abbiamo bisogno della solidarietà globale per salvare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e riformare un sistema finanziario globale obsoleto, disfunzionale e ingiusto. Dobbiamo anche unirci per affrontare la crisi climatica. Come ho potuto constatare durante la mia recente visita in Nepal, i Paesi in prima linea nel cambiamento climatico richiedono maggiore sostegno. Il mio Patto di Solidarietà Climatica esorta i grandi emettitori a fare sforzi extra per ridurre» i gas serra e «i Paesi più ricchi a sostenere le economie emergenti. Dobbiamo unirci all’interno delle comunità – con un contratto sociale rinnovato, basato su fiducia, giustizia e inclusione e ancorato ai diritti umani. Donne, giovani ed emarginati devono avere un posto al tavolo decisionale. Un mondo di pace, dignità e sostenibilità non solo è possibile, è necessario. Costruiamolo insieme».
Per Legambiente, che insieme al CAI e ad altre associazioni (collettivo FocusPuller, l’Alleanza Internazionale degli Abitanti, l’Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna e Un Ponte Per ET), fa parte della delegazione italiana presente al World Social Forum, in programma fino al 19 febbraio , il messaggio del segretario dell’Onu «E’ di estrema importanza perché ribadisce quale deve essere la chiave vincente da utilizzare per contrastare la crisi climatica. Ossia unirci insieme per affrontare l’emergenza climatica, coinvolgendo anche le comunità locali».
Proprio mentre il governo Meloni approva un disegno di legge sulla montagna destinato a far discutere, Vanda Bonardo responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presente al World Social Forum, evidenzia che «Cooperazione, solidarietà, azioni concrete e sostenibilità ambientale sono i quattro pilastri sui cui sarà fondamentale lavorare da qui ai prossimi anni su più livelli per contrastare le tre crisi in atto, quella climatica, sociale ed economica. In particolare, l’avanzare dell’emergenza climatica, che non risparmia nessun Paese al mondo, ci impone di velocizzare il tempo dell’azione e della concretezza. Ogni singola Nazione deve dare il suo contribuito a partire dall’Italia tenendo fede agli impegni presi all’ultima COP28 di Dubai anche attraverso quel Patto di solidarietà per il clima, proposto e ricordato oggi al World Social Forum dal segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres, tra Paesi industrializzati, emergenti e in via di sviluppo per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050 a livello globale. Il nostro Paese dia l’esempio e faccia la differenza con politiche climatiche più ambiziose e coraggiose, facendosi al tempo stesso promotrice di nuovi impegni internazionali. Da Kathmandu, dove domani presenteremo le nostre proposte, proporremo la nascita di un’alleanza internazionale per contrastare la crisi climatica anche ad alta quota e che veda protagonista anche l’Italia».
Legambiente oggi e domani interverrà al World Social Forum sul tema emergenza climatica e montagne in crisi e condividerà e racconterà alcune delle sue attività di punta – dalla campagna Carovana dei ghiacciai che da quattro anni monitora lo stato di salute dei ghiacciai alpini al Manifesto per una governance europea dei ghiacciai, dal report Nevediversa al documentario appena realizzato sull’agonia dei ghiacciai alpini – e porterà sul tavolo internazionale quattro proposte: l’importanza di una alleanza internazionale per contrastare crisi climatica e ghiacciai in sofferenza, un turismo più sostenibile e meno di massa ad alta quota, a partire da quello sugli ottomila, il supporto reciproco nella realizzazione di buone pratiche di adattamento più campagne di informazione per sensibilizzare turisti e comunità locali sul tema dell’abbandono dei rifiuti in montagna.