Adesso anche Lampedusa ha i suoi primi orti comunitari
Giusi Nicolini: «Da un seme possono nascere grandi cose»
[21 Settembre 2015]
Anche Lampedusa ha i suoi primi orti comunitari. In occasione della Giornata internazionale dell’agricoltura sociale e del microcredito, sono state assegnate le prime particelle di terreno del progetto “Porto l’Orto a Lampedusa” promosso da Terra! Onlus, in collaborazione con il Circolo Legambiente Lampedusa “Esther Ada”, patrocinato dal Comune di Lampedusa e Linosa, in partenariato con l’università di Palermo e con il sostegno della Fondazione Allianz Umana mente.
L’idea nasce nel 2014 per valorizzare la dignità di Lampedusa e della comunità di sei mila persone che la abita. Gli orti che saranno realizzati avranno dunque una doppia valenza: sociale e ambientale. Il progetto si svilupperà principalmente su due terreni pubblici nel centro urbano di Lampedusa. Entrambi i terreni sono adiacenti a Corso Roma, la via pedonale principale; le prime assegnazioni hanno riguardato il terreno confinante con Piazza Brignone, una delle piazze principali dell’isola. Gli orti sono stati assegnati ai lampedusani che ne hanno fatto richiesta nei mesi scorsi e agli ospiti del Centro diurno di Lampedusa. Nei prossimi mesi alcune particelle di terreno verranno assegnate a un gruppo di studenti della scuola superiore alberghiera di Lampedusa e agli alunni delle scuole elementari come orto didattico.
«Un progetto che serve a tutelare il suolo in modo produttivo e a realizzare integrazione, costruire legami tra le persone e tra le persone e la terra. Sono fiera di questo progetto – ha dichiarato Giusi Nicolini, sindaco del Comune di Lampedusa e Linosa – perché da un seme possono nascere grandi cose e Lampedusa ha bisogno di preservarsi riconvertendo il rapporto delle persone con la terra, anche partendo da un singolo seme. La natura ci ha donato una terra meravigliosa di cui dobbiamo prenderci cura, e questo è un modo esemplare per insegnare il valore del rapporto tra persone e natura».
Gli assegnatari avranno la responsabilità di curare il proprio orto, secondo il metodo dell’agricoltura naturale, di partecipare alle attività formative e agli incontri sociali organizzati da Terra! Onlus. «Con questo progetto – ha spiegato Fabio Ciconte, presidente della ong – vogliamo da una parte contribuire a rafforzare il tessuto connettivo della comunità lampedusana, su cui troppo spesso grava il peso dell’emergenza, dall’altro riscoprire il valore della terra e restituire all’isola quella vocazione agricola ormai esaurita».
Oggi il progetto “Porto l’Orto a Lampedusa” sarà inoltre presentato a Expo, in occasione della Giornata internazionale dell’agricoltura sociale e del microcredito, grazie agli interventi di Nicola Corti e Maurizio Devescovi, quest’ultimo presidente della Fondazione Allianz Umana mente.
«L’assegnazione delle prime particelle di terreno agli ortisti lampedusani segnerà il vero inizio di questo bellissimo progetto, e darà vita a spazi di aggregazione e condivisione per la comunità dell’isola, dove poter riscoprire antiche tradizioni agricole e recuperare le specie orticole proprie di Lampedusa», ha proseguito Francesco Sanguedolce, presidente circolo Legambiente Lampedusa “Esther Ada”.
Nei prossimi mesi verranno organizzate diverse attività di cui gli ospiti del Centro diurno saranno protagonisti. Si prevede infatti il recupero di varietà agricole autoctone, la creazione di un semenzaio, l’applicazione di tecniche di recupero dell’acqua piovana, la costruzione di una compostiera, l’organizzazione di un mercato stagionale dei prodotti e incontri formativi rivolti a tutti gli ortisti, legati anche ai temi dell’agricoltura naturale, ciclo dei rifiuti ed educazione alimentare.