Al via alla Ca’ Foscari di Venezia un corso di laurea magistrale in Environmental Humanities

Un percorso per approfondire il ruolo delle discipline umanistiche nella sfida della crisi ambientale planetaria e nella creazione di una consapevolezza ecologica

[24 Aprile 2020]

Un corso di laurea magistrale per superare la tradizionale dicotomia tra le risposte alle problematiche ambientali delle discipline inerenti alla “natura” e quelle inerenti alla “cultura”. E’ la sfida che si è posta l’Università Ca’ Foscari di Venezia lanciando – in vista del prossimo anno accademico – la laurea in Environmental Humanities, che si inserisce nel paradigma accademico innovativo delle Scienze umane ambientali che si sta rapidamente affermando a livello globale: l’esperienza di Ca’ Foscari è infatti già parte di una rete di 23 programmi di Environmental Humanities sorti in tutto il mondo.

«La sfida globale posta dalla crisi climatica e ambientale, anche con le sue ricadute sanitarie, richiede approcci multidisciplinari e una cooperazione tra saperi senza precedenti – spiega Shaul Bassi, direttore del Centro e coordinatore della nuova laurea in Environmental Humanities – Abbiamo progettato un percorso tra le scienze, le discipline umanistiche e le arti, per formare la prossima generazione di operatori culturali, intellettuali pubblici, formatori e leader capaci di immaginare, raccontare ed educare ad un futuro sostenibile per l’ecosistema terrestre».

La laurea sarà interamente in inglese per «aprire le porte agli studenti stranieri, ma soprattutto per dare a tutti l’opportunità di misurarsi e trovare lavoro in un contesto internazionale», afferma Bassi. I posti disponibili sono 70. Tra gli sbocchi professionali la consulenza, la comunicazione e l’educazione ambientale e la cura di eventi culturali.

I corsi saranno tenuti da docenti di tutti i dipartimenti dell’ateneo, dimostrando il superamento della tradizionale dicotomia tra le risposte alle problematiche ambientali delle discipline inerenti alla “natura” e quelle inerenti alla “cultura”. Accanto a corsi focalizzati sugli aspetti scientifici per comprendere la fisica, la chimica e gli impatti sugli ecosistemi, ci saranno corsi di antropologia, letteratura, storia, filosofia ma anche diritto, economia.

Attingendo alla tradizione cafoscarina di studio e ricerca sulle civiltà asiatiche, inoltre, ci saranno, ad esempio, corsi focalizzati sul panorama della storia ambientale dell’India, sulla governance ambientale della Cina, sulla natura nel mondo persiano o ancora sul rapporto tra Buddhismo, natura e tecnologia nell’estremo Oriente, per sottolineare la necessità di uno sguardo interculturale sulla questione ambientale.