Riceviamo e pubblichiamo

Un piccolo vademecum per vacanze rispettose dell’ambiente

Educare i bambini al rispetto degli esseri viventi può contribuire a creare una società armonica e non violenta a vantaggio di tutte le specie, umane e non

[12 Agosto 2021]

La tutela ambientale non va in vacanza! È responsabilità di ogni genitore verso i propri figli cercare di trasmettergli l’importanza della tutela dell’ambiente che ci circonda, della natura con i suoi equilibri che sono indispensabili per la nostra sussistenza. Educare i bambini al rispetto degli esseri viventi può contribuire a creare una società armonica e non violenta a vantaggio di tutte le specie, umane e non.

I comportamenti idonei e sostenibili da attuare in vacanza riguardano la non dispersione dei propri rifiuti, specialmente i prodotti di plastica, nell’ambiente circostante; la tutela della fauna e della flora; il rispetto della gestione degli accessi in spiaggia e dei divieti di balneazione e navigazione; il non posizionamento degli asciugamani direttamente sulla sabbia al fine di evitare l’asportazione, anche minima, di sedimento dall’arenile.

Per realizzare tali comportamenti occorre:

  1. Evitare di catturare nei secchielli o rimuovere dal proprio ambiente o toccare le specie animali quali granchi, molluschi, meduse, pesci o stelle marine in quanto sono esseri viventi senzienti e protetti. L’elevata temperatura raggiunta velocemente dell’acqua presente nel secchiello e la mancanza di ossigeno sottopone gli animali a sevizie insopportabili per le proprie caratteristiche etologiche con conseguenze letali. L’esposizione all’aria provoca alle stelle marine embolie anche a distanza di giorni e anche se vengono immesse di nuovo nell’ambiente marino. Le stelle marine non sono in grado di filtrare le tossine e gli agenti inquinanti. Infatti quando tocchiamo le stelle marine, costringendole anche a continui cambi di condizioni ambientali, possiamo accidentalmente rompere le loro strutture esterne e rimuovere il muco che protegge l’esoscheletro. Il prelievo della fauna marina può incrementare il rischio di estinzione delle specie e influenzare i delicati equilibri degli habitat marini.
  1. Osservare le specie animali nel proprio habitat naturale in maniera sostenibile praticando snorkeling o passeggiando a ridosso degli scogli.
  1. Evitare di raccogliere la posidonia oceanica, le canne, il materiale sminuzzato e le conchiglie in quanto rappresentano un importante elemento di ripascimento naturale dell’arenile e ostacolando l’erosione eolica e marina esercitano un’azione di sostegno per il sedimento.
  1. Evitare di raccogliere, danneggiare o estirpare le specie vegetali ubicate sul sistema dunale come, ad esempio, il giglio di mare. Infatti il giglio di mare, pianta perenne bulbosa della famiglia delle Amaryllidaceae, cresce spontaneamente sui litorali sabbiosi del Mar Mediterraneo e del Mar Nero. I gigli di mare, specie a rischio d’estinzione e protetta in Calabria, Molise, Basilicata e nel Lazio, con il loro profondo apparato radicale  svolgono una duplice azione in quanto consolidano e stabilizzano l’ambiente dunale costiero e, conseguentemente, proteggono le spiagge e contrastano l’erosione costiera.
  1. Evitare di nutrire gli animali selvatici in quanto si altera il loro ambiente e le naturali dinamiche di nutrimento. L’aiuto alimentare può determinare la dipendenza dell’animale all’uomo e, conseguentemente, la loro esposizione a rischi come, ad esempio, l’avvicinamento all’uomo e alle zone urbane.
  1. Evitare di calpestare gli apparati dunali in quanto rappresentano il risultato di lenti processi di accumulo di sedimenti ad opera del vento e costituiscono un serbatoio in grado di rifornire naturalmente le spiagge soggette ad erosione. Occorre, quindi, rispettare la gestione degli accessi nella spiaggia (ad es. le passerelle). Tali opere, costituendo percorsi obbligati per l’attraversamento, impediscono che il calpestio possa creare linee di erosione nel cui ambito l’azione eolica può incidere profondamente i cordoni dunali ed innescare la formazione di blowout.
  1. Avvalersi di sacchetti e di posaceneri portatili per la raccolta dei propri rifiuti.
  1. Posizionare gli asciugamani su stuoie semi rigide.

di Ilaria Falconi*

*Tecnologo di ricerca III liv CREA presso il MIPAAF (Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo), Consigliere Nazionale SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale), Consigliere SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale) Sez. Lazio