Cuba ha detto sì al matrimonio gay, alla maternità surrogata e no alla violenza sulle donne

Cuba festeggia il nuovo Código de las Familias mentre affronta l’uragano Ian

[27 Settembre 2022]

In uno storico referendum, il popolo cubano ha detto sì con quasi il 70% al nuovo Código de las Familias  che prevede il matrimonio tra persone dello stesso sesso, la maternità surrogata, l’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali, pone il limite di 18 anni per potersi sposare e sanziona duramente la violenza dimestica e contro le donne.

Se è vero che la partecipazione è stata più bassa che in occasione di altri referendum – anche per il boicottaggio dell’opposizione più conservatrice e della parte machista dei comunisti cubani – il voto che amplia i diritti civili arriva proprio mentre negli Usa viene rimesso in dubbio il diritto all’aborto e un referendum del genere sarebbe impensabile non solo nelle democrazie conservatrici latinoeamericane e caraibiche, ma anche in altri Paesi con un governo “socialista”.

Il referendum conclude un processo di consultazione e revisione convocato dallo Stato cubano dal 2021, per incorporare nella legislazione nazionale questioni come la diversità sessuale e il riconoscimento di pari diritti alle famiglie non tradizionali.

La versione finale del Código de las Familias sottoposta a referendum, che contiene 471 articoli, che regolano i diritti ei doveri nei rapporti interpersonali all’interno del nucleo familiare, è stata approvata dal Parlamento cubano a luglio e, dopo la proclamazione dei risultati finali è stata subito firmata dal presidente della Repubblica e del Partido Comunista de Cuba (PCC) Miguel Díaz-Canel eed è già in vigore.

Come spiega Granma, l’organo ufficiale del PCC, «Oltre al matrimonio tra persone dello stesso sesso e all’adozione per le coppie omosessuali, il nuovo Codice della Famiglia include temi come la maternità o la paternità sentimentale nel concetto di famiglia, che consente a un bambino di avere più di un padre e una madre,  elimina le etichette come matrigna e patrigno  e consente la maternità surrogata o la gestazione di “solidarietà”, riferendosi all’assistenza che una donna può fornire per gestare un bambino nel suo grembo se un partner lo richiede».

Miguel Díaz-Canel Bermúdez  ha commentato: «Oggi abbiamo più diritti a Cuba e, in questo momento, la vittoria del SI al referendum popolare sul Código de las Familias ha un enorme significato per la Rivoluzione. E’ un’altra vittoria del Rivoluzione. E’  un’altra vittoria della costruzione socialista nel nostro Paese, e con l’approvazione di quel Codice, oggi abbiamo più diritti a Cuba. E’ stato un voto per Cuba, è stato un sì per Cuba, è stato un sì per la Rivoluzione».

Díaz-Canel ha evidenziato che «Più di 6 milioni di cubani sono andati a votare alle urne, con il 94,25% di voti validi, più di tre milioni hanno dato il Sì al Código de las Familias, per il 66,8%, quindi, il Código de las Familias a Cuba è già una realtà. E ci siamo riusciti, con la partecipazione raggiunta, nonostante un contesto di difficile situazione economica e sociale, energetica, con movimenti migratori e comprensibili discrepanze in alcune delle tematiche che sono state affrontate per l’ambito di applicazione del Codice».

Cuba ha avuto poco tempo f per festeggiare la fine di un’epoca nella quale l’omosessualità era un reato: l’uragano di Ian avanza verso Cuba la parte occidentale dell’Isola  con «Venti massimi a 120 chilometri orari, con raffiche più elevate e la pressione centrale minima è scesa a 983 hectoPascal», ed è scattato l’oliato meccanismo di prevenzione, il migliore dei Caraibi, che ha risparmiato spesso a Cuba disastri come quello che ha recentemente colpito Puerto Rico.

Venti molto forti hanno già colpito l’Isla de la Juventud, con raffiche fino a 107 km/h nella città di La Fe e venti sostenuti di 90 km/h. In alcuni centri abitati e strutture turistiche dell’Isola sono h già state evacuate molte  persone.

Pinar del Río, una delle province storicamente cubane più colpite da uragani, cicloni e tempeste tropicali, si è preparata per tempo all’impatto di Ian. Il Consiglio provinciale di difesa ha invitato lunedì presto la popolazione del territorio più occidentale del Paese a trasferirsi in luoghi sicurii o nei centri di evacuazione predisposti in ciascuno dei comuni della Vuelta Baja. Gruppi dei consigli di difesa zonale e municipale si accertano che la gente osservi le istruzioni e le norme di sicurezza.  Per quanto riguarda l’agricoltura sono stati presi provvedimenti, legati principalmente alla coltura economicamente più importante: il tabacco con un raccolto anticipato e lo stoccaggio di oltre 33.000 tonnellate di tabacco in luoghi sicuri, il tutto supervisionato da Tabacuba. Sono stati inoltre presi provvedimenti per mettere in sicurezza i semenzai, proteggendo anche quelli che si trovano all’aperto.