Laguna di Venezia, la Corte dei conti sbarra la strada alla presidenza dell’Autorità per Rossetto

I sindacati minacciano mobilitazione senza «immediata chiarezza» da parte del ministro Salvini

[22 Aprile 2024]

La Corte dei conti ha sollevato robusti rilievi alla nomina dell’architetto Roberto Rossetto alla presidenza dell’Autorità per la laguna di Venezia, da ormai quattro anni senza guida.

La nomina di Rossetto è stata avanzata dal ministro delle Infrastrutture (Salvini) d’accordo con quello dell’Ambiente (Pichetto), col sostegno di Comune (sindaco Brugnaro) e Regione (presidente Zaia); posta all’attenzione di Camera e Senato ha poi raccolto il sostegno della maggioranza di Governo, nonostante le grandi perplessità nel merito, sollevate anche sulle pagine di greenreport.

In qualità di pensionato, la nomina di Rossetto alla presidenza sembra infatti contrastare quanto previsto dall’art. 5, comma 9, del Dl n. 95 del 2012 (legge Madia), a meno che Rossetto non resti in carica transitoriamente, per appena un anno.

Soprattutto, l’art. 95 del dl 104/2020 che istituisce l’Autorità impone che il presidente debba essere scelto «tra persone che abbiano ricoperto incarichi istituzionali di grande responsabilità e rilievo,e dotate di alta e riconosciuta competenza ed esperienza nei settori nei quali opera l’Autorità».

Tutte caratteristiche in cui Rossetto sembra essere carente: da qui la richiesta di chiarimenti da parte della Corte dei conti, cui dovrà rispondere il Governo, facendo allungare ulteriormente le tempistiche per la nomina di un presidente.

«Chiediamo al ministro delle Infrastrutture Salvini di fare immediata chiarezza sulla nomina del presidente dell’Autorità, o la mobilitazione dei lavoratori sarà inevitabile», dichiarano i sindacati Cgil, Fillea, Filctem e Fiom.

«Rossetto si vedeva già presidente – aggiungono dall’associazione Ambiente Venezia – Il fatto che la Corte dei conti abbia sollevato un rilievo è testimonianza della criticità del nome di Rossetto a presidente dell’Autorità per la laguna. La nomina di una figura incompetente di pubblica amministrazione e delle materie specifiche che sono in capo all’Autorità lagunare fa perdere tempo all’attivazione della struttura».

Eppure, il Governo aveva a portata di mano (e l’avrebbe ancora) una soluzione già pronta al problema. Oltre tre anni fa il ministro delle Infrastrutture aveva infatti emanato un interpello per cercare candidati alla presidenza dell’Autorità, provando così a pescare tra i migliori professionisti disponibili all’interno della Pubblica amministrazione. Forze interne allo Stato, come quelle che servono da sempre il Paese all’interno del Reparto ambientale marino delle Capitanerie di Porto. Finora si sono però percorse scelte più creative, come quella di Rossetto, che ha portato ai rilievi della Corte dei Conti.