Quasi 50.000 migranti rimpatriati volontariamente nel 2021

Ritorno e reintegrazione basati sui diritti e orientati allo sviluppo sostenibile

[29 Luglio 2022]

Secondo il rapporto “2021 Return and Reintegration Key Highlights” pubblicato dall’International Organization for Migration (IOM), «Nel 2021, quasi 50.000 migranti sono stati aiutati a tornare volontariamente nei loro Paesi di origine con oltre 113.000 attività di reintegrazione sostenute a livello globale».

L’IOM sottolinea che «L’anno scorso ha visto un aumento della mobilità globale. Tuttavia, a causa della pandemia di Covid-19, il numero di ritorni è ancora basso rispetto ai movimenti pre-pandemia. Nel 2021, l’IOM ha aiutato 49.795 migranti a tornare nei loro Paesi di origine, il che rappresenta un aumento del 18% rispetto al 2020. Tra questi, 6.367 migranti sono stati assistiti al ritorno nell’ambito del programma Voluntary Humanitarian Return (VHR) dell’IOM, un tipo di assistenza al rimpatrio applicata in contesti umanitari».

Proprio come nel 2020, nel 2021 lo Spazio economico europeo è stata la principale regione ospitante, con 16.993 migranti assistiti per tornare volontariamente nei loro Paesi di origine. Mentre il poverissimo Niger è rimasto il principale Paese ospitante con un totale di 10.573 migranti assistiti per il rimpatrio, evidenziando la continua tendenza all’aumento dei rimpatri dai Paesi di transito in altre regioni ospitanti al di fuori dello Spazio economico europeo.

Presentando il rapporto, Yitna Getachew, a capo della Protection Division IOM, ha sottolineato che «Questa pubblicazione mette in evidenza la capacità dell’IOM di soddisfare una crescente domanda di ritorni sicuri e dignitosi da parte dei migranti, nonché di sostenere il loro reinserimento nei Paesi di origine in seguito alla revoca di molte restrizioni di viaggio imposte durante la pandemia. Il reinserimento è un aspetto chiave dei programmi di rimpatrio volontario assistito per offrire opportunità ai rimpatriati e promuovere lo sviluppo sostenibile nei loro Paesi di origine».

Nel 2021, gli uffici dell’IOM in 121 Paesi nel mondo hanno sostenuto 113.331 attività di reintegrazione a livello individuale, comunitario e strutturale. Complessivamente (e sorprendentemente), i primi 3 Paesi, inclusi Paesi ospitanti e di origine, che hanno fornito supporto per il reinserimento nel 2021 sono stati Germania (15%), Nigeria (12%) e Guinea (8%). Il sostegno consiste principalmente in assistenza sociale, assistenza economica e consulenza per il reinserimento.

Getachew ha aggiunto che «La pubblicazione fornisce ricchi approfondimenti sulle tendenze globali in termini di assistenza al rimpatrio e al reinserimento fornita dall’IOMin conformità con il suo approccio basato sui diritti e il quadro di protezione. L’IOM sta assistendo i migranti che stanno cercando di tornare nei loro Paesi di origine nel pieno rispetto dei loro diritti umani e sta contribuendo al loro reinserimento sostenibile».

Nel 2021 l’IOM aveva pubblicato il rapporto “Policy on the Full Spectrum of Return, Readmission and Reintegration” che indirizza il lavoro dell’Organizzazione e l’impegno con i partner sul ritorno dei migranti attraverso un approccio olistico, basato sui diritti e orientato allo sviluppo sostenibile che facilita il rimpatrio, la riammissione, e reinserimento sostenibile. Si concentra sul benessere dei singoli rimpatriati e sulla protezione dei loro diritti durante l’intero processo di rimpatrio, riammissione e reinserimento, mettendo le persone al centro di tutti gli sforzi e autorizzando coloro che prendono una decisione informata a partecipare ai programmi di rimpatrio volontario assistito.

Il nuovo rapporto che mette in evidenza i programmi di ritorno e reintegrazione dell’IOM e include trend, cifre e iniziative per assistere i migranti nel loro ritorno sicuro e dignitoso e nel reinserimento sostenibile.