Cinque cose da sapere sullo stato dell’economia: la crisi del Covid-19 pesa sulle spalle di donne e ragazze
L’economia è in ripresa ma non nei Paesi in via di sviluppo, dove la vaccinazione praticamente non è iniziata
[11 Maggio 2021]
Mentre l’United Nations Department of Economic and Social Affairs si prepara a presentare il suo “2021 World Economic Situation and Prospects report” e intanto si chiede se sarà questo l’anno nel quale usciremo dalla crisi economica globale causata dalla pandemia, se il nostro lavoro è in pericolo e chi perso di più nella crisi e cosa si può fare per riprendersi, anticipa le 5 cose che dovremmo sapere sullo stato dell’economia globale:
1 Le prospettive di crescita globale sono migliorate, ma il ritmo della ripresa sarà diverso da paese a paese
Mentre si prevede che la produzione economica negli Stati Uniti e in Cina crescerà vigorosamente e stimolerà la crescita globale, molte economie in via di sviluppo non dovrebbero tornare presto alla produzione pre-pandemica. La pandemia è tutt’altro che finita per la maggior parte dei Paesi in via di sviluppo dove la vaccinazione sta andando avanti lentamente e le pressioni fiscali si sono intensificate.
2 La situazione dei più vulnerabili è diventata ancora più precaria
I lockdown e le misure di allontanamento sociale hanno comportato la perdita di molti posti di lavoro nei settori dei servizi ad alta intensità di contatto e di lavoro, che impiegano prevalentemente donne. La pandemia ha anche messo in luce la vulnerabilità del lavoro informale, che è la principale fonte di posti di lavoro in molti Paesi e che fornisce meno sicurezza del lavoro, protezione sociale e accesso all’assistenza sanitaria.
3 Il commercio globale sta avendo una ripresa forte ma irregolare
Il commercio di merci ha già superato i livelli pre-pandemici, sostenuto dalla forte domanda di apparecchiature elettriche ed elettroniche, dispositivi di protezione individuale (DPI) e altri prodotti manifatturieri. Gli scambi di servizi rimangono vincolati dalle restrizioni sui viaggi internazionali. Mentre le esportazioni dalle economie asiatiche sono aumentate vertiginosamente, le esportazioni dall’Africa, dall’Asia occidentale e dalla Comunità degli Stati Indipendenti (ex Unione sovietica) sono rimaste bloccate.
4 La crisi del Covid-19 ha causato più danni a donne e ragazze
Questa crisi ha colpito in modo sproporzionato le donne, che hanno subito notevoli perdite di lavoro e di reddito, contribuendo all’aggravamento del gap di povertà di genere. Oppresse dall’aumento dei doveri di assistenza domiciliare, molte ragazze e donne hanno abbandonato del tutto le scuole e il lavoro. Il ritorno a scuola e al lavoro potrebbe richiedere più tempo o potrebbe non avvenire affatto per molte di loro, ampliando ulteriormente il divario di genere nell’istruzione, nel reddito e nella ricchezza.
5 I Paesi devono fare di più per affrontare l’impatto diseguale della crisi del Covid-19
È urgente che i paesi formulino politiche più mirate e sensibili al genere. per guidare una ripresa più resiliente e inclusiva dalla crisi Sebbene in prima linea nella pandemia, le donne sono state sottorappresentate nel processo decisionale relativo alla pandemia e nelle risposte di politica economica. L’impatto grave e sproporzionato della pandemia su donne e ragazze richiede politiche più mirate e misure di sostegno per donne e ragazze, non solo per accelerare la ripresa, ma anche per garantire che la ripresa sia inclusiva e resiliente.