Ma le risorse sono insufficienti: su 119 proposte il Governo per ora ne ha finanziate 21
Acquedotti, dal Pnrr ecco 607 mln di euro per ridurre le perdite di rete
«Il potenziamento e il miglioramento della sicurezza nelle infrastrutture idriche, anche alla luce della crisi climatica, sono una priorità per il nostro Paese, per troppo tempo trascurata»
[26 Agosto 2022]
In media, ad oggi gli acquedotti lasciano per strada circa il 40% della risorsa idrica che trasportano, anche a causa di investimenti nel servizio idrico, che sono ancora alla alla metà della media europea.
Ulteriori 293 milioni di euro saranno assegnati al termine della seconda finestra temporale del bando, che si chiuderà il prossimo ottobre. In tutto, il Pnrr mette in campo 900 mln di euro per la riduzione delle perdite nel settore idrico, risorse per progetti che devono essere appaltati entro settembre 2023 e realizzati entro marzo 2026. Per allora, il Mims prevede di estendere gli interventi ad altri 41.700 chilometri di condotte.
Gli interventi Pnrr, si aggiungono a quelli già finanziati attraverso il programma europeo React-Eu, gestito sempre dal Mims e pari a 480 milioni di euro, per l’attuazione di altri 17 interventi sugli acquedotti.
«Il potenziamento e il miglioramento della sicurezza nelle infrastrutture idriche, anche alla luce della crisi climatica, sono una priorità per il nostro Paese, per troppo tempo trascurata – dichiara il ministro Enrico Giovannini – Fin dall’anno scorso il ministero ha messo in campo ingenti investimenti per complessivi 4,3 miliardi di euro, allo scopo di colmare il gap infrastrutturale rispetto alle esigenze del Paese e tra nord e sud. Abbiamo concentrato le risorse su due filoni: la riduzione delle perdite di acqua potabile, indispensabile per assicurare un servizio essenziale per i cittadini, e il miglioramento della sicurezza dell’approvvigionamento idrico, per aumentare la resilienza delle grandi dighe».
In particolare, 2,9 miliardi di euro vengono dal Pnrr, 450 milioni dall’ultima legge di bilancio, i già citati 480 milioni dal fondo React-Eu e 468 milioni dal Fondo sviluppo e coesione 2014-2020.
Guardando però alle sole proposte Pnrr di interventi per ridurre le perdite, è evidente come la necessità manifestate dai territori siano ben più vaste delle risorse economiche rese disponibili.
La Commissione mista composta da Mims e Arera ha esaminato 119 proposte pervenute entro il 31 maggio 2022 e ha stilato la relativa graduatoria, valutando positivamente «un numero di proposte molto superiore rispetto a quelle finanziabili con le risorse a disposizione, che pertanto rappresentano un bacino di progettualità finanziabili auspicabilmente a valere su risorse future», come precisa lo stesso Mims.