Più di 7 italiani su 10 non conoscono gli obiettivi
Al via il primo festival dello sviluppo sostenibile: 200 eventi per conoscere l’Agenda Onu 2030
Asvis: «Mobilitare l’Italia per centrare gli obiettivi dello sviluppo sostenibile»
[12 Maggio 2017]
Per centrare i 17 Sustainable development goals (Sdg) dell’Agenda 2030, approvata nel settembre 2015 dall’Assemblea generale dell’Onu e sottoscritta anche dall’Italia, abbiamo a disposizione 13 anni. l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile (Asvis) spiega che «Sono obiettivi che muovono da un sentire comune: l’attuale sistema in cui viviamo non è più sostenibile, urge ripensarlo a 360°, non solo in chiave economica, ma anche ambientale, sociale e culturale» e, proprio per sensibilizzare su questi argomenti, ha organizzato Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2017 che durerà 17 giorni, tanti quanti gli obiettivi.
All’Asvis sottolineano che dal dal 22 Maggio al 7 Giugno «Oltre 200 eventi sono in programma su tutto il territorio nazionale promossi dalle oltre 160 organizzazioni che aderiscono all’Alleanza, dalla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus) e da altri soggetti. Un’unica grande manifestazione, diffusa e inclusiva, con oltre mille speaker, decine di università e 200 scuole coinvolte, attività culturali e format inediti».
Presentando l’iniziativa, il presidente dell’Asvis, Pierluigi Stefanini ha evidenziato che «Una tale mobilitazione è il segnale di una straordinaria vitalità del nostro Paese e dell’interesse per tematiche da cui non dipende solo il nostro futuro, ma anche il presente, così pieno di incertezze, ma anche di opportunità. Il Festival sarà una grande occasione di confronto e di condivisione di pratiche virtuose che possono cambiare il nostro modello di sviluppo e, quindi, le politiche, le strategie aziendali e i comportamenti individuali. Alla fine di questa manifestazione, ci sarà bisogno dell’impegno di tutti per mettere in pratica le buone idee utili per portare l’Italia, e non solo, su un sentiero di sviluppo sostenibile».
L’insostenibilità e l’ingiustizia del nostro sistema sono confermate da numerose ricerche e studi. Secondo il X° Rapporto dell’Osservatorio Europeo sulla sicurezza, realizzato da Demos & Pi e Osservatorio di Pavia per Fondazione Unipolis, le principali paure degli italiani coincidono con i grandi temi al centro dell’Agenda 2030: «Tra le paure generali, il 58% teme “la distruzione dell’ambiente e della natura”, il 55% “l’inquinamento”, mentre tra le insicurezze economiche, la paura di “non avere o perdere la pensione” (38%) e “la perdita del lavoro, la disoccupazione” (37%) risultano essere prioritarie».
Asvis evidenzia ancora che «I 17 Sdg, articolati in 169 traguardi molto concreti, puntano a realizzare un modello nuovo di sviluppo che sia, appunto, equo e sostenibile nel suo complesso. D’altra parte, un sondaggio realizzato per la Fondazione Unipolis segnala come l’84% degli italiani si dice favorevole a politiche per lo sviluppo sostenibile, una percentuale che sale al 93% tra i giovani, i quali vedono come prioritarie le politiche a favore della protezione dell’ambiente molto più degli anziani. Solo pochi però conoscono l’Agenda 2030. Infatti, la percentuale di chi è informato “poco” e “per niente” si attesta al 77%, decisamente più alta di quella di chi si dichiara “abbastanza informato” (17%) e “molto informato” (5%)».
Per l’Asvis il 2017 è un anno cruciale per il cambiamento di paradigma richiesto dall’Agenda 2030: «A marzo si sono tenute le celebrazioni dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma, mentre a maggio si terrà il Summit del G7 con la Presidenza italiana, del quale l’Agenda 2030 rappresenta uno dei pilastri e nelle prossime settimane è prevista la pubblicazione della Strategia italiana per lo sviluppo sostenibile. In questo quadro, le forze politiche stanno preparando i propri programmi di lavoro in vista delle elezioni politiche e la sfida appare complessa visto che l’Italia, per quanto riguarda gli Obiettivi di Sostenibilità, appare ancora indietro rispetto ai target da realizzare».
Il portavoce Asvis, Enrico Giovannini, ricorda che «Rispetto ai 17 Sdg, l’Italia compare nella “zona rossa”, cioè in una condizione critica, in sette obiettivi: educazione, occupazione, disuguaglianze, consumo responsabile, lotta contro il cambiamento climatico, pace e giustizia, e partnership e in quella ‘gialla’ nei rimanenti 10, mentre in nessun caso rientra in quella ‘verde’, cioè in linea con gli obiettivi. È proprio per questo che abbiamo deciso di organizzare il Festival, che ha lo scopo di diffondere la cultura della sostenibilità, rendere lo sviluppo sostenibile un tema di attualità e centrale nell’agenda politica, e richiamare l’attenzione nazionale e locale sulle problematiche e le opportunità connesse al raggiungimento degli SDGs. Il 2017 sarà un anno cruciale per la diffusione della cultura dello sviluppo sostenibile in Italia e per decidere se l’Italia intende onorare gli impegni assunti in sede ONU e fare della sostenibilità economica, sociale e ambientale l’obiettivo imprescindibile del proprio futuro».
Fortunatamente ci sono stati anche passi in avanti: «L’Italia è stato il primo Paese dell’Unione Europea e del G7 ad inserire nel Documento di economia e finanza alcuni indicatori del Bes, il Benessere equo e sostenibile, un sistema di misurazione della condizione del paese che guarda a concetti molto vicini a quelli incorporati negli SDGs. Nella definizione della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, inoltre, il Governo italiano ha valutato dettagliatamente il suo “posizionamento” rispetto ai 17 obiettivi (Goal) e ai 169 sotto-obiettivi (Target), individuando un sistema di punti di forza e di debolezza e un sistema di obiettivi strategici organizzati intorno alle aree (5P) – Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership – formulazione che riconosce appieno tutte le dimensioni della sostenibilità dello sviluppo».
La tappe del Festival:
Tra i quasi 200 eventi ve ne sono tre di particolare rilievo, il 22 maggio a Napoli, il 1° giugno a Milano, il 7 giugno a Roma, organizzati direttamente dal Segretariato dell’ASviS. L’evento di Napoli, che apre il Festival, è dedicato alle disuguaglianze e si terrà nel Teatrino di corte di Palazzo Reale. Al convegno parteciperanno, tra gli altri, il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti e il Ministro della Coesione territoriale e del Mezzogiorno Claudio De Vincenti. In ogni sessione (educazione e cultura, sviluppo economico e imprenditorialità, alimentazione e salute, lavoro e welfare) verranno presentati casi emblematici che dimostrano come lo sviluppo sostenibile sia possibile.
Nel corso dell’evento di Milano, che si terrà presso l’UniCredit Pavilion e sarà dedicato al contributo delle imprese e della finanza all’attuazione dell’Agenda 2030, i responsabili delle principali organizzazioni del mondo imprenditoriale si confronteranno con il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti. Interverranno, inoltre, i vertici di alcune aziende italiane leader dello sviluppo sostenibile, mentre i giovani delle business school incontreranno imprenditori all’avanguardia sul piano della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Nel pomeriggio, invece, l’UniCredit Pavilion si aprirà alla città con la proiezione di film e documentari dedicati ai temi dello sviluppo sostenibile.
Infine, all’evento di Roma, che concluderà il Festival e si svolgerà presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati alla presenza delle più alte cariche dello Stato, tra cui il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, il Direttore generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi e il Presidente della Conferenza dei rettori Gaetano Manfredi, l’ASviS consegnerà al Governo e alle altre istituzioni i risultati del Festival e dei 17 giorni di riflessione della società civile. Durante l’evento saranno anche premiate le classi vincitrici del concorso indetto dal Ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca e dall’ASviS (che ha coinvolto le scuole italiane di ogni ordine e grado sui temi dell’Agenda 2030) e i vincitori del concorso “Youth in Action for Sustainable Development Goals” organizzato da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, e rivolto a giovani under 30 chiamati a presentare idee progettuali innovative capaci di favorire il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile in Italia.
I partner del Festival sono l’Enel, l’UniCredit, il Gruppo Unipol e Wind Tre. La RAI e la Repubblica hanno deciso di essere partner dell’ASviS nel diffondere i messaggi del Festival attraverso i loro molteplici canali di comunicazione. Anche Sky Italia darà il suo contributo con Sky Cinema che dedicherà agli obiettivi di sviluppo sostenibile una programmazione speciale nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 giugno. Grazie alla collaborazione con il CONI, invece, ASviS punta a coinvolgere attivamente il mondo dello sport. Alla manifestazione contribuirà anche la casa editrice Laterza, in qualità di partner culturale, e il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, che proprio in queste settimane sta finalizzando la Strategia nazionale di sviluppo sostenibile. Il Festival rappresenterà anche il principale contributo italiano alla Settimana Europea dello Sviluppo Sostenibile, articolato in migliaia di eventi organizzati in tutti i paesi dell’Unione europea.