Alia approva il primo bilancio Multiutility, +58% investimenti e 33 mln di euro ai Comuni

Perra: «Il progetto è in continua evoluzione, dal futuro ci attendiamo un ulteriore e sensibile miglioramento»

[17 Aprile 2024]

Il cda di Alia ha approvato oggi il progetto di bilancio del gruppo per il 2023, che all’inizio dell’anno ha visto il lancio del progetto Multiutility per ridurre la frammentazione nel mondo dei servizi pubblici regionali, a partire da quelli attivi nella Toscana centrale.

La fusione fra Alia, Acqua Toscana, Consiag e Publiservizi (con effetti dal 1° febbraio 2023) e il consolidamento del gruppo Estra (a partire dal 1° luglio 2023) ha portato a un contesto di grande crescita per ricavi e investimenti sul  territorio.

«I risultati economici – spiega l’ad, Alberto Irace – confermano la validità della strategia perseguita da azionisti e management. La Multiutility è sempre di più un’infrastruttura al servizio della transizione e della circolarità, capace di accompagnare questi rilevanti territori nel percorso verso la sostenibilità».

In particolare, i ricavi 2023 del gruppo salgono a 1.086,3 milioni di euro, in aumento di 610,3 milioni rispetto all’esercizio precedente (+128,2%) grazie al consolidamento del gruppo Estra (+558,7 milioni) e alla crescita del settore ambiente (+51,6 milioni).

L’utile netto consolidato si attesa a 46,6 milioni di euro, mentre a conferma dell’attenzione alla generazione di valore per gli azionisti, la proposta di dividendi ai Comuni soci – Alia Multiutility rappresenta infatti ad oggi un soggetto interamente pubblico – è fissata a 33 milioni di euro (+17,9% rispetto al 2022).

Gli investimenti operativi lordi di periodo ammontano a 162,2 milioni di euro, con un incremento del 58,7% rispetto all’esercizio precedente.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2023 sale a 1.216,7 milioni di euro, in crescita rispetto ai 387,1 milioni del 2022, al contempo, il gruppo chiude l’esercizio 2023 con un indebitamento finanziario netto di 672,4 milioni di euro, in aumento di 507,6 milioni rispetto alla fine del 2022. Di questi, 447,3 milioni sono relativi al consolidamento del gruppo Estra e 60,3 milioni di euro sono conseguenti alla crescita degli investimenti e al maggiore assorbimento di circolante del settore ambiente.

«Tutto questo – argomenta Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility – conferma e rafforza ulteriormente la validità del percorso di aggregazione in cui siamo impegnati con tenacia e grande determinazione. Il progetto è in continua evoluzione e, proprio per questo motivo, dal futuro ci attendiamo un ulteriore e sensibile miglioramento sia sul fronte dei ricavi sia per quanto riguarda l’andamento dei costi, oltre a una crescente capacità di investimento, che rappresenta il vero valore aggiunto dell’intero percorso».

«Faccio i complimenti ad Alberto Irace e Nicola Ciolini per gli ottimi risultati del bilancio di Alia. Con loro condivido, in Estra – dichiara il presidente, Francesco Macrì – un positivo lavoro di gruppo in linea con il percorso avviato con la Multiutility. Sono soddisfatto che il consolidamento del gruppo Estra abbia contribuito a far crescere Alia sia negli investimenti sul territorio che nei ricavi e quindi nell’utile netto consolidato. Estra è parte integrante del progetto Multiutility e tutti i dati dimostrano che stiamo percorrendo una strada che porta a risultati positivi per le amministrazioni pubbliche e quindi per i cittadini. Avanti con aumento dei dividendi, degli investimenti e con l’alleggerimento di bollette e tariffe».

Nel frattempo, il gruppo ha mostrato di saper affrontare anche un evento catastrofico come l’alluvione che ha colpito la Toscana lo scorso 2 novembre, lasciandosi dietro 8 morti, danni per 2,7 miliardi di euro e circa 100mila tonnellate di rifiuti da rimuovere.

«Vorrei inoltre sottolineare come, nell’anno oggetto di questo bilancio – aggiunge Irace nel merito –  l’azienda abbia superato la dura prova dell’emergenza a causa della drammatica alluvione del 2 novembre 2023, anticipando risorse finanziarie per circa 15 milioni di euro senza per questo rallentare in alcun modo il proprio piano di investimenti».