Dal Pnrr 713 mln di euro per installare oltre 21mila colonnine di ricarica per veicoli elettrici
Pichetto: «Dalla decarbonizzazione dei trasporti dipende anche la qualità dell’aria e della vita nei nostri territori»
[13 Gennaio 2023]
Dalla mobilità elettrica passano le chance di sviluppo sostenibile del comparto automotive nazionale – dove i posti di lavoro possono crescere del 6% al 2030, se la transizione sarà ben governata –, anche se le ultime notizie da questo fronte non sono positive: nel 2022 l’Italia è stato l’unico tra i grandi Paesi europei a registrare un calo delle vendite per le auto elettriche.
Tra le lacune da colmare resta l’infrastruttura di ricarica: il ministero dell’Ambiente ha appena pubblicato i decreti per erogare 713 mln di euro di fondi Pnrr, destinati all’installazione di almeno 21.255 punti di ricarica, suddivisi tra 7.500 colonnine super-rapide sulle strade extraurbane (escluse le autostrade) e 13.755 veloci nelle città.
Solo nel primo anno è prevista l’aggiudicazione dei contratti per la realizzazione di 2.500 postazioni di ricarica sulle superstrade e di 4.000 colonnine nelle aree urbane italiane, mentre le altre dovranno comunque essere installate entro la fine del 2025.
Più nel dettaglio, l’investimento del Pnrr è destinato a finanziare fino al 40% dei costi di realizzazione delle stazioni, che dovranno essere distribuite secondo una base uniforme, dunque con un livello minimo di infrastrutture di ricarica per area privilegiando l’utilizzo di stazioni di servizio e aree di sosta esistenti. Sulle superstrade sono previste infrastrutture super veloci (da 175kW), per garantire ricariche in tempi brevi per itinerari di lunga percorrenza, privilegiando l’installazione presso stazioni di servizio esistenti e aree di parcheggio esistenti.
Il decreto riguardante le colonnine nei centri urbani (da almeno 90kW), tiene invece conto nella definizione dei criteri dell’attuale parco circolante, della disponibilità di rimesse, parcheggi, box auto privati, della qualità dell’aria, dell’attuale penetrazione di auto elettriche, della vocazione turistica dei comuni.
«C’era grande attesa per questi provvedimenti – commenta il ministro Gilberto Pichetto – che potranno consentire all’Italia di imprimere una marcia accelerata agli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti, dal cui raggiungimento dipende anche la qualità dell’aria e della vita nei nostri territori».
Tali infrastrutture di ricarica contribuiranno alla riqualificazione dell’attuale rete di distribuzione carburanti adeguandoli alla futura mobilità sostenibile: i provvedimenti firmati dal ministro definiscono le tipologie di progetti e spese ammissibili, le modalità di selezione, come anche le porzioni di territorio nelle quali potrà essere organizzato il servizio, tenendo conto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità, nonché della massima diffusione e capillarità delle infrastrutture: per questo ci si è avvalsi del modello degli Ambiti territoriali ottimali (Ato), per individuare in ogni Regione e Provincia autonoma, fino ad arrivare alle realtà locali, il numero delle infrastrutture di ricarica da realizzare nelle tre annualità.