Dopo dieci anni nuova veste per Iren, multiutility da 30mila posti di lavoro

L’evoluzione del gruppo passa dai 3,3 miliardi di investimenti previsti al 2024, di cui 2 miliardi in sostenibilità e 350 milioni in digitalizzazione

[1 Luglio 2020]

Nata nel 2010 dalla fusione tra le due multiutility Iride ed Enìa, Iren ha vissuto una crescita sul territorio nazionale – da ultimo aggiudicandosi la gara per Unieco ambiente – che ha portato la partecipata pubblica a diventare una delle prime 25 aziende industriali italiane per ricavi, a generare un contributo al Pil di 2,5 miliardi euro e, grazie alla propria attività, a consentire l’attivazione di quasi 30mila posti di lavoro nel Paese.

«Iren intende porsi come soggetto abilitatore allo sviluppo dei territori serviti – spiega il presidente Renato Boero, presentando il nuovo logo del gruppo – aiutandoli ad affrontare le sfide di sostenibilità economica, energetica e ambientale e i nuovi scenari di innovazione nei servizi. La nuova immagine di Iren vuole unire la consolidata esperienza e il know-how maturati in questi 10 anni con la propensione allo sviluppo, all’innovazione e alla crescita futura del gruppo».

La nuova immagine accompagnerà infatti Iren nei prossimi anni nel suo ruolo di attore protagonista della straordinaria trasformazione che sta vivendo il settore dei servizi pubblici, attraversato dalla transizione energetica, dalla digitalizzazione, dalla liberalizzazione dei servizi e dall’elettrificazione della mobilità, in un’ottica sempre più orientata all’economia circolare.

Finora, in 10 anni di vita il Gruppo ha distribuito un valore aggiunto di 10,3 miliardi di euro, dividendi cumulati per 746,3 milioni di euro e realizzato investimenti operativi per 3,6 miliardi di euro. Dieci anni con ricadute importanti sull’occupazione, sull’indotto economico e sull’impatto ambientale, per un totale di 1.648 assunzioni, 6,1 miliardi di euro ordinati ai fornitori e una media di 2,1 milioni di tonnellate di CO2 evitata e 590.000 Tep risparmiate ogni anno.

Adesso l’evoluzione di Iren sarà concretamente supportata dai 3,3 miliardi di investimenti previsti al 2024, di cui 2 miliardi in sostenibilità e 350 milioni in digitalizzazione, e da una strategia di crescita sull’intero territorio nazionale, confermando al contempo l’attenzione e il radicamento sui territori in cui è tradizionalmente attivo il Gruppo.

«Centralità del cliente, transizione energetica, sostenibilità delle risorse, vicinanza ai territori e rivoluzione tecnologica sono i pilastri sui quali abbiamo costruito il percorso di crescita di Iren in questi anni – conclude l’ad Massimiliano Bianco – Grazie a un costante incremento degli investimenti vogliamo continuare a essere un attore protagonista del settore guidandone il processo di consolidamento e il ruolo di innovatore e interprete dei trend e delle sfide dei prossimi anni».