Enel lancia un bond sostenibile da 1,5 mld di euro, le richieste arrivano al triplo

De Paoli: «È il primo nel suo genere a istituire un collegamento tra tassonomia dell’Ue e Sdg 13 dell’Onu sulla lotta contro il cambiamento climatico»

[14 Febbraio 2023]

La sostenibilità ambientale è un fattore sempre più critico (anche) per accedere alle risorse dei mercati finanziari, offrendo un metro di misura affidabile sulla resilienza delle imprese alla crisi climatica in corso e sulla loro capacità di continuare a creare valore nel medio-lungo periodo.

Al contempo i bond sostenibili rappresentano una ghiotta opportunità per gli investitori, come mostra il Sustainability-Linked bond in due tranche appena lanciato da Enel sul mercato Eurobond: rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1,5miliardi di euro, ha ricevuto richieste in esubero per quasi 3 volte, totalizzando ordini complessivi per un importo pari a circa 4 miliardi di euro.

La nuova emissione prevede l’utilizzo da parte di Enel di molteplici Key performance indicators (Kpi), come “Intensità delle emissioni di Ggh Scope 1 e 3 relative all’integrated power (gCO2eq/kWh)”, “Emissioni assolute di Ghg Scope 3 relative al gas retail (MtCO2eq)” e “Percentuale di Capex allineata alla tassonomia dell’Ue (%)”.

Se Enel riuscirà a raggiungere gli obiettivi promessi per i suoi Kpi, le due tranche del bond (da 750 mln di euro ciascuna, in scadenza rispettivamente al 2031 e al 2043) manterranno un tasso di interesse invariato fino alla scadenza (ovvero 4% e 4,5%), altrimenti verrà applicato un meccanismo di step-up, aumentando il tasso di 25 bps.

«È con entusiasmo che presentiamo al mercato questo strumento innovativo, il primo nel suo genere a istituire un collegamento tra tassonomia dell’Ue e Sdg 13 delle Nazioni Unite sulla lotta contro il cambiamento climatico», commenta il cfo di Enel, Alberto De Paoli.

Una strategia che sembra funzionare bene sia sotto il profilo finanziario sia sotto quello della sostenibilità ambientale: il successo del prestito obbligazionario è stato infatti interpretato come «un chiaro riconoscimento della strategia sostenibile del gruppo e della sua capacità di generare valore orientando il piano di investimenti in linea con i criteri della tassonomia dell’Ue e al tempo stesso contribuendo al raggiungimento degli Sdg delle Nazioni Unite», individuati all’interno dell’Agenda Onu al 2030 che anche l’Italia si è impegnata a rispettare.