Giorgio Nebbia: un appello per potenziare e valorizzare il suo archivio

Uno dei padri nobili dell'ambientalismo scientifico italiano ci ha lasciati lo scorso luglio, l'obiettivo ora è non disperdere il suo sapere

[11 Novembre 2019]

La scomparsa di Giorgio Nebbia, nello scorso mese di luglio, ha privato l’ambientalismo italiano di un protagonista di primo piano. Il suo lascito però è vivo e importante, anzitutto grazie al suo ricchissimo archivio personale e alla sua biblioteca. La Fondazione Luigi Micheletti di Brescia, con cui Nebbia collaborava dai primi anni Novanta, ospita già dal 2000 gran parte del suo archivio cartaceo e una parte della sua biblioteca.

In queste settimane si sta invece operando il trasferimento dalla sua casa romana a Brescia dell’archivio cartaceo più recente, della parte maggiore dei suoi libri e dell’archivio digitale. Lo scopo di questa operazione è raccogliere in un unico fondo le sue carte, i suoi libri e tutti i suoi ricchi materiali digitali e metterli a disposizione del pubblico nelle forme più accessibili. Un altro obiettivo è raccogliere i materiali suoi e su di lui – soprattutto digitali – posseduti da suoi collaboratori e corrispondenti.

Per far questo la Fondazione Micheletti ha bisogno di collaborazione e di sostegno finanziario. Pubblichiamo quindi volentieri l’appello lanciato nei giorni scorsi da alcuni responsabili e collaboratori della Fondazione Micheletti, rivolto anzitutto alle tante persone che hanno lavorato con Nebbia ma anche a tutte e tutti coloro che lo hanno conosciuto, ne hanno apprezzato l’opera e ne sono stati in un modo o nell’altro influenzati.

Noi pensiamo che l’immenso lavoro di studioso, ricercatore e divulgatore, sviluppato da Giorgio Nebbia (1926-2019) lungo i decenni e sino alla sua recente scomparsa, rappresenti un lascito imprescindibile per affrontare i principali e impellenti problemi che abbiamo di fronte, in primo luogo in campo ambientale, ma anche su molti altri versanti delle società contemporanee.

In ragione di ciò, partendo dall’amplissima base costituita dal fondo “Giorgio e Gabriella Nebbia”, custodito dalla Fondazione Luigi Micheletti di Brescia – oltre 450.000  carte d’archivio di cui 250.000 inventariate, 5.000 volumi, moltissime riviste – riteniamo che sia giusto operare tempestivamente in modo che tutte le carte, la documentazione, gli strumenti di lavoro di Giorgio, compresi libri e riviste, presenti presso la sua abitazione romana, siano riuniti al fondo già esistente, secondo la sua volontà e l’esplicito consenso degli eredi. Oltre a ciò riteniamo auspicabile che pervengano lettere e documenti, anche non in originale, posseduti dai moltissimi suoi interlocutori italiani e stranieri, a cui ci rivolgiamo per avere una segnalazione e l’adesione al progetto di potenziamento del fondo “Giorgio e Gabriella Nebbia”.

Altrettanto importante è che il lavoro di inventariazione e digitalizzazione sulla documentazione disponibile, o che lo sarà a breve, possa proseguire e essere ulteriormente incrementato, utilizzando al meglio, secondo la lezione pragmatica di Giorgio, le potenzialità della “rete”. Ciò significa per noi mettere a disposizione, in modo organizzato e accessibile, tanto il materiale già custodito dalla Fondazione quanto quello che verrà acquisito, grazie alle adesioni che riceveremo.

Per esperienza, e in base ad una valutazione realistica della situazione della Fondazione, riteniamo che per fare tutto ciò, almeno nella prima e decisiva fase, sarà necessario che le persone che gli sono state vicine o ne hanno apprezzato attività e impegno, nei campi molteplici in cui ha riversato le sue energie, sostengano attivamente la proposta che formuliamo, versando quanto nelle loro possibilità e aiutandoci a diffondere il presente appello.

di Alberto Berton, Marinella Correggia, Enzo Ferrara , Luigi Piccioni, Pier Paolo Poggio, Giovanna Ricoveri, Marino Ruzzenenti

Per donazioni:

Banca: Unicredit

Agenzia: Filiale di Brescia Centro

IBAN: IT 10 L 02008 11200 000100331647

Causale Bonifico: donazione per attività istituzionali

Le erogazioni alla Fondazione Micheletti, finalizzate allo svolgimento dei compiti istituzionali e per la realizzazione di programmi nel settore dei beni culturali, sono oneri deducibili dal reddito ai fini IRPEF ai sensi dell’art. 15 del D.P.R. 22.12.86, n.917. Info: micheletti@fondazionemicheletti.it